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Toscana, i (lunghi) tempi dei rimborsi dei contributi per la Vita Indipendente

La nuova disciplina della Regione Toscana per l’accesso ai contributi individuali per i progetti di Vita Indipendente, cofinanziati attraverso il bando FSE+, è divenuta concretamente attuativa il 1° marzo 2025, con l’avvio dei nuovi progetti. Essa, a differenza della disciplina precedente, prevede che i contributi vengano erogati “a rimborso”, la qual cosa comporta che le persone con disabilità devono anticipare l’intero stipendio al proprio assistente personale. Ora lo Staff della Società della Salute della Zona Pisana ha reso noto che i rimborsi avverranno a distanza di due mesi (la prima mensilità, ossia marzo, arriverà a maggio), il che, per le persone con disabilità, significa che i mesi di stipendio da anticipare sono due.  

Una barchetta di carta naviga su uno specchio d’acqua increspato.

«La prima mensilità, ossia Marzo, arriverà a Maggio. Dal quel momento il contributo arriverà mensilmente, ciò significa che riceverà la mensilità di Aprile a Giugno, la mensilità di Maggio a Luglio e così via, fino al termine del progetto», è questa la risposta che è stata inviata – via mail – dallo Staff della Società della Salute della Zona Pisana ad una persona con disabilità destinataria di un contributo per un progetto di Vita Indipendente che chiedeva ragguagli sulle procedure di rimborso introdotte dalla nuova disciplina di accesso ai contributi stessi. Disciplina adottata dalla Regione Toscana in relazione alla scelta di cofinanziare il servizio attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+). Questa scelta ha portato ad un significativo incremento del fondo, che è passato dai 12,8 milioni di euro delle annualità precedenti, ad una programmazione triennale del periodo 2025-2027 con uno stanziamento complessivo di 71,7 milioni di euro (pari a 23,9 milioni per le singole annualità), ed anche ad un aumento del numero dei progetti finanziati (che attualmente sono 1.807, oltre 650 in più rispetto al passato) – cosa di cui va dato atto alla Regione Toscana –, ma sta anche presentando una serie di risvolti che risultano penalizzanti rispetto alla precedente disciplina di accesso ai contributi, risvolti che stanno creando problemi alle persone con disabilità, ed in particolare a quelle con necessità di sostegno intensivo molto elevato. Sono le stesse persone con disabilità a rivolgersi al Centro Informare un’h per segnalare le difficoltà che stanno riscontrando.

Tenendo presente che l’attuazione dei progetti finanziati con le nuove procedure del bando FSE+ ha preso il via il 1° marzo 2025, tra le altre cose, abbiamo rilevato che, rispetto alla disciplina precedente, i contributi non vengono più anticipati dalla Regione (con eventuali conguagli sulla base della rendicontazione presentata), ma vengono erogati “a rimborso”,  il che significa che le persone con disabilità devono anticipare l’intero stipendio al proprio assistente personale (o ai propri assistenti personali, qualora fossero più di uno). In specifico stiamo parlando di anticipare somme che vanno dagli 800 ai 2000 euro mensili, e poiché è verosimile ritenere che gli importi maggiori siano stati riconosciuti alle persone con necessità di sostegno intensivo molto elevato, saranno queste a dover anticipare le somme più significative.

Nei vari atti che si sono susseguiti a partire dalla Delibera di Giunta 753/2024 (con la quale sono state approvate le nuove “Linee di indirizzo” regionali per la presentazione dei progetti in questione, contenute nell’Allegato A, e gli “Elementi essenziali” per l’adozione di un avviso pubblico per la presentazione dei progetti stessi, contenuti nell’Allegato B) i tempi del rimborso non risultano definiti. Ora però la risposta dello Staff della Società della Salute della Zona Pisana mette in luce le che persone con disabilità dovranno anticipare non una, ma due mensilità, ed alcune di esse si dicono costrette a richiedere un prestito.

Legata alla procedura del rimborso c’è anche la questione della rendicontazione che, rispetto a quella richiesta negli anni precedenti, è molto più dettagliata e frequente (essendo divenuta mensile, mentre negli altri anni in molte Zone Distretto era trimestrale). Questo ha comportato che molte persone che prima si occupavano di questi aspetti in autonomia, ora devono rivolgersi ad un commercialista o ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), con una voce di spesa in più rispetto al passato che però non figura tra quelle rimborsabili attraverso il contributo individuale riconosciuto.

C’è poi un ulteriore aspetto: in diverse occasioni di incontro con la Dirigenza della Regione Toscana era stato assicurato che con l’avvio dei nuovi progetti – dunque il 1° marzo 2025 – sarebbe stato costituito anche uno specifico Osservatorio Regionale, il cui compito sarebbe stato proprio quello di monitorare questa fase di transizione e di intervenire tempestivamente in caso di problemi. Poiché il 1° marzo 2025 è passato, abbiamo chiesto alla Regione informazioni a riguardo, ottenendo dal Settore “Investimenti per l’inclusione e l’accessibilità” della Regione la seguente risposta: «in merito all’istituendo Osservatorio, non abbiamo ad oggi ed anche correttamente, alcuna indicazione in merito alla sua nomina, possiamo tuttavia informarla che è stato avviato e promosso l’iter legislativo in Giunta “Proposta di Legge regionale 411 del 31_03_2025 per l’istituzione dell’Osservatorio assieme al varo della nuova Legge Regionale sulla Vita Indipendente”. Occorre tuttavia recepire le osservazioni del Consiglio e completare l’iter legislativo» (grassetti nostri nella citazione). Dunque, al momento, l’Osservatorio non è stato costituito, e le persone con disabilità non sanno a chi rivolgersi visto che le Società della Salute/Zone Distretto si limitano ad applicare alla lettera le nuove procedure, senza occuparsi, almeno in apparenza, dell’impatto che queste stanno avendo sulla vita delle persone con disabilità. Più persone con disabilità ci hanno detto di sentirsi trattate, non come persone, ma “come aziende”. Si chiama spersonalizzazione dei servizi e non è compatibile né con i principi della Vita Indipendente, né con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Non sarebbe il caso di iniziare ad occuparsene/preoccuparsene? (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Vita Indipendente: l’AVI Toscana commenta la Proposta di Legge regionale, «Informare un’h», 29 aprile 2025.
AVI Toscana: le richieste sulla Vita Indipendente e un presidio di protesta, «Informare un’h», 22 aprile 2025.
Toscana, la Giunta Regionale sottopone al Consiglio una Proposta di Legge sulla Vita Indipendente, «Informare un’h», 10 aprile 2025.
Toscana, persone con disabilità ancora in piazza per problemi con i progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 19 marzo 2025.
Toscana, un’indagine per monitorare l’andamento della nuova disciplina dei progetti per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 11 febbraio 2025.
Toscana: la Regione integra le risorse per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 30 gennaio 2025.
Toscana, le persone con disabilità ancora in piazza per chiedere garanzie sulla Vita Indipendente, «Informare un’h», 30 gennaio 2025.
Toscana, nessun esito per il presidio di protesta per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 9 dicembre 2024.
Toscana: un presidio per chiedere che i contributi per la Vita Indipendente vengano erogati in anticipo, «Informare un’h», 4 dicembre 2024.
Toscana, la questione degli anticipi dei contributi per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 4 novembre 2024.
Toscana: aperti i nuovi bandi per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 14 ottobre 2024.
Toscana, uscirà a metà ottobre il bando per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 7 ottobre 2024.
Toscana: prosegue la modifica della disciplina dei progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 7 agosto 2024.
Toscana, nuova disciplina per i progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità, «Informare un’h», 3 luglio 2024.

 

Ultimo aggiornamento il 30 Aprile 2025 da Simona