Donne e ragazze con disabilità, femminile plurale
Prende spunto dai concetti di “Empowerment e Leadership”, i due temi al centro del “Terzo Manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione Europea”, l’ampia riflessione sulla disabilità al femminile proposta da Stefania Delendati, direttrice responsabile del portale «Superando.it», spesso ospitata anche dal nostro Centro. «Dobbiamo [noi donne con disabilità] per prime rimboccarci le maniche, imparare a chiedere e a spiegare il nostro punto di vista, dobbiamo essere intransigenti verso gli atteggiamenti che ci sottostimano per la nostra condizione, dobbiamo raccontarci e non lasciare che siano altri a farlo per noi», osserva, riflettendo sul concetto di rappresentanza, in uno dei passaggi del suo prezioso scritto.
Luci ed ombre del Terzo Manifesto sulle donne e le ragazze con disabilità
Quella proposta da Asya Bellia e Marta Migliosi, due attiviste con disabilità particolarmente attente alla prospettiva di genere, è una lettura politica e critica del “Terzo Manifesto sui Diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”. Il quadro che ne emerge presenta delle luci (per la prima volta in esso si parla di abilismo), ma anche delle ombre (ad esempio, le autrici avrebbero preferito che proprio l’abilismo, inteso come sistema di rapporti di potere, venisse utilizzato quale chiave interpretativa privilegiata nell’analisi della condizione di svantaggio delle donne e delle ragazze con disabilità). Il testo offre tanti spunti di riflessione interessanti e certamente non banali.
Che fine fanno le donne con disabilità vittime di violenza?
Prendendo spunto dal fatto due recenti rapporti di ricerca in materia di violenza di genere non contengono dati disaggregati sulle donne disabili, Marta Migliosi, un’attivista disabile, ha sviluppato un’interessante e articolata analisi, nella quale, tra le altre cose, prova ad immaginare «uno spazio interlocutorio e di scambio nel quale noi donne disabili veniamo percepite nella nostra unità/unicità, senza dover rinunciare o omettere parti delle nostre identità».
Le donne con disabilità nel “Report annuale” D.i.Re. – Donne in Rete contro la violenza
Giusto qualche giorno fa abbiamo osservato come, nel recente rapporto di ricerca dell’Istat dedicato al Sistema per la Protezione delle donne vittime di violenza in Italia, le donne con disabilità siano state quasi completamente ignorate. Ora, analizzando il “Report annuale” di D.i.Re., non possiamo certo dire che siano protagoniste. Ma non è il protagonismo quello che le donne con disabilità vanno cercando, si accontenterebbero di esserci con le loro specificità, al pari delle altre donne, perché una cosa è abbastanza chiara: quando le loro specificità non sono considerate esplicitamente, il Sistema antiviolenza – tutto, non solo D.i.Re. – non è capace di farsi carico delle loro esigenze, e questo fatalmente si traduce in discriminazione.
Quando i dati discriminano
“Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi” (Il Margine/Erickson, 2024), della giornalista, divulgatrice e scrittrice Donata Columbro, è un prezioso e agile “volumetto” che, con stile divulgativo, mostra come i dati statistici, ai quali spesso attribuiamo un carattere di oggettività, in realtà non siano mai neutri né oggettivi. I dati, argomenta Columbro, sono «situati», ossia sono inevitabilmente condizionati dall’intervento umano e dal contesto storico, geografico ed economico nel quale vengono prodotti. La consapevolezza che i dati non sono neutri, e che considerarli tali ha finito per rinforzare gli assetti di potere delle diverse società, è fondamentale per disporsi a contrastare i meccanismi di esclusione sociale e l’accrescimento delle disuguaglianze.
L’amministrazione di sostegno e il «delitto di umanità»
Dopo vari slittamenti, lo scorso 29 maggio ha preso il via, presso la Corte di Appello di Lecce, il processo contro l’avvocata Gabriella Cassano, il suo compagno Fabio Degli Angeli, e altri due imputati accusati di reati penali pesantissimi per aver accolto Marta Garofalo Spagnolo, nel 2018, in occasione di una delle sue tante fughe dalle “Case famiglia” in cui era stata rinchiusa, contro la sua volontà, su indicazione della sua amministratrice di sostegno. Riferiamo gli esiti della quarta udienza segnalando che essa è stata aggiornata al prossimo 26 giugno.
Storia di un padre e di un portamonete
«È questa la storia – scrive Gianfranco Vitale – di uno che si sta spegnendo lentamente, dopo innumerevoli battaglie combattute per sostenere i diritti del figlio e di Quelli come lui. Uno che alla fine di questa vita tormentata vede, impotente, che l’esito delle sue battaglie è avere un figlio ricoverato in un reparto psichiatrico. Quel padre sono io, che ho 75 anni e sono solo. E l’autistico, dimenticato su una barella, legato e sedato in psichiatria “per non nuocere a se stesso e agli altri”, è mio figlio. Che di anni ne ha 43».
Le possibilità della realtà virtuale
Da diversi mesi alla Sezione UILDM di Sassari (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) si sta svolgendo “Vivo il presente e affronto il futuro”, un progetto sulla realtà virtuale applicata alla gestione emotiva della disabilità. L’attività di formazione per la realizzazione i laboratori con i visori di realtà virtuale è stata affidata allo psicologo e psicoterapeuta Gabriele Gramaglia, responsabile della didattica di Become, una società che sviluppa psicotecnologie. Nell’intervista che segue, tra le altre cose, approfondisce il tema dell’impiego della realtà virtuale nei percorsi terapeutici.
Vita Indipendente e inclusione sociale: secondo noi si fanno così!
È particolarmente utile la disponibilità nel web delle registrazioni e dei vari materiali prodotti nel corso del recente ciclo di incontri “Secondo noi si fa così”, dedicato dalla Federazione lombarda LEDHA all’approfondimento di alcuni elementi innovativi previsti dalla Legge Regionale della Lombardia 25/2022, che promuove il riconoscimento e il rispetto del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. Centri per la vita indipendente, assistenza personale autogestita, Progetto di vita e Unità d’offerta i temi trattati durante i quattro incontri.
Le Linee Guida per l’integrazione del genere in tutte le politiche dell’EDF, e non solo
«Genere e disabilità sono due questioni chiave che per un lungo periodo sono state promosse separatamente dai sostenitori della disabilità e da quelli femministi – scrivono dal Forum Europeo sulla Disabilità nel presentare le nuove Linee Guida per l’integrazione del genere in tutte le politiche del Forum stesso. Un prezioso strumento che, appunto, mette insieme genere e disabilità allo scopo di rafforzare la capacità di contrastare la discriminazione intersezionale che colpisce le donne e dalle ragazze con disabilità.
Diritto di voto delle persone con disabilità: ancora (molte) ombre, ma anche luci
«Si stima che circa 400.000 persone con disabilità non abbiano potuto votare»: lo dicono dal Forum Europeo sulla Disabilità, che ha dedicato un attento monitoraggio al diritto di voto delle persone con disabilità in occasione delle elezioni europee, ricordando da una parte i Paesi che limitano o impediscono il voto alle persone sotto tutela, dall’altra la quasi totale inaccessibilità dei siti web dei partiti politici, oltre a raccogliere segnalazioni di problemi vari da parte di persone con disabilità fisica, visiva o uditiva. Fortunatamente, tuttavia, vi sono state anche testimonianze positive.
È tutto pronto per la Giornata Mondiale sulla SLA, che prevede tante iniziative
Tradizionalmente celebrata il 21 giugno, la “Giornata Mondiale sulla SLA” (sclerosi laterale amiotrofica) è un evento molto sentito e partecipato anche in Italia. In particolare l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) rende noto un fitto calendario di iniziative che si svolgeranno già a partire dal 16 giugno in tante Regioni di tutta la Penisola, ed invita tutti e tutte a partecipare.
Piattaforma Nazionale di Telemedicina. Avvio della popolazione dati con Regioni pilota
La Pnt “garantirà l’interoperabilità con l’architettura applicativa del Fse 2.0 e con l’Ecosistema dei Dati Sanitari nell’intento di consentire l’implementazione omogenea dei percorsi di telemedicina su tutto il territorio.
Progetti di Vita, a Bologna un prototipo
Bologna non ha atteso la sperimentazione nazionale che partirà nel 2025 e ha già messo a punto un format prototipale per redigere progetti di vita personalizzati e partecipati. Il primo è stato sottoscritto a marzo da una trentenne con autismo. Le sfide e le prospettive nel racconto del responsabile del Servizio Sociale per la Disabilità cittadino.
Inps, nel 2023 emessi più di 1,5 milioni di verbali di invalidità civile
Nel 2023 sono stati emessi 1.538.590 verbali di invalidità civile, 28.524 verbali di cecità e 4.407 verbali di sordità. Lo fa sapere l’Inps presentando il nuovo servizio di video-audioguida personalizzato per gli invalidi. Dal 22 dicembre dello scorso anno al 31 maggio 2024 l’Inps ha già comunicato mediante questo servizio personalizzato l’emissione del verbale di invalidità civile e sordità a circa 591.974 richiedenti con 100.201 visualizzazioni uniche (17%), 54.767 interazioni (55%), una media di 3,4 visualizzazioni per utente e una valutazione di utilità pari a 4,3/5.
Il centro Informare un’h promuove la lettura, l’adozione e l’applicazione dei Manifesti delle Donne e delle Ragazze con disabilità del Forum Europeo sulla Disabilità.
Un cordiale saluto e buona lettura
Il Centro Informare un’h
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Ultimo aggiornamento il 20 Giugno 2024 da Simona