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Firenze, presidio di protesta sotto la pioggia per le persone con disabilità

Nella giornata di ieri, 5 maggio, a Firenze, nonostante la pioggia e l’allerta meteo arancione, le persone con disabilità hanno scelto comunque di prendere parte al presidio di protesta per rivendicare la Vita Indipendente promosso dall’AVI Toscana. Ma solo nel primo pomeriggio una delegazione è riuscita a parlare con il presidente della Regione e l’assessora alle Politiche Sociali. La delegazione ha accolto la richiesta del presidente Giani di inviare direttamente a lui le proprie richieste e le proprie osservazioni sia sull’attuale situazione dei finanziamenti per la Vita Indipendente in Toscana e sia sulla recente Proposta di Legge regionale sulla Vita indipendente presentata dalla stessa Regione, che attualmente è all’esame del Consiglio Regionale.

Alcune delle persone, disabili e non, che hanno partecipato al presidio di protesta promosso dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) sotto la pioggia, davanti all’ingresso palazzo della Presidenza della Regione, a Firenze, il 5 maggio 2025.

Nella giornata di ieri, 5 maggio, nonostante la pioggia e l’allerta meteo arancione, le persone con disabilità hanno scelto comunque di prendere parte al presidio di protesta per rivendicare la Vita Indipendente promosso dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana), a Firenze, in Piazza del Duomo, davanti al palazzo della Presidenza della Regione (se ne legga a questo link). I/le partecipanti hanno valutato di non poter rimandare l’iniziativa perché ritengono che la situazione di molte persone con disabilità fruitrici dei progetti di Vita Indipendente sia drammatica, perché ormai avevano organizzato tutto, ed anche Eugenio Giani, il presidente della Regione Toscana, era già stato avvertito dell’iniziativa. Hanno ritenuto che sarebbe stato ragionevole che il Presidente della Regione le incontrasse, anche in considerazione del fatto che proprio ieri ricorreva anche la Giornata Europea della Vita Indipendente.

«Nonostante diluviasse hanno schierato due file di Carabinieri per impedire che le persone disabili potessero entrare nel palazzo della Presidenza a ripararsi dalla pioggia», raccontano sgomenti dall’organizzazione. Raffaello Belli, esponente dell’Associazione organizzatrice, ha fatto più volte presente ai Carabinieri, attraverso l’uso di un megafono, che così facendo stavano violando i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. In primo luogo l’articolo 2, che definisce la solidarietà come dovere inderogabile; ma anche l’articolo 3, che richiede che si debba tenere conto del fatto che la particolare situazione delle persone con disabilità, alcune delle quali in sedia a rotelle, sotto la pioggia, è ben diversa di quella delle persone senza disabilità. Ha anche sottolineato che prima di essere Carabinieri loro sono persone. Ma loro non hanno accolto la richiesta di aiuto, ed hanno ubbidito sino in fondo all’ordine di presidiare il palazzo. «È stato molto grave – commentano dall’AVI Toscana –, da parte dei Carabinieri, lasciarci sotto la pioggia. Anche perché il diritto di manifestare è garantito anch’esso dalla nostra Costituzione, e loro non possono non considerare la nostra diversa situazione».

«È stato molto grave che anche la Regione ci abbia lasciato impassibilmente sotto la pioggia, anche perché il Presidente era stato avvertito della richiesta di incontrarlo proprio in questa Giornata Europea della Vita Indipendente e quindi, come minimo, avrebbe dovuto farci scrivere che quel giorno non era disponibile ad incontrarci e darci un altro appuntamento», ma non è arrivata alcuna comunicazione in tal senso. Alla fine però, verso le ore 15, il presidente Giani e l’assessora regionale alle Politiche Sociali, Serena Spinelli, hanno ricevuto alcuni dei manifestanti. Volevano interloquire con una sola persona in rappresentanza del gruppo, ma si sono presentati in due, Raffaello Belli e Patrizia Pepe. All’inizio il Presidente si è mostrato molto risentito perché ha detto che aveva pochissimo tempo, ma in realtà l’incontro è durato più di un’ora. In questo tempo la delegazione ha avuto modo di esporre le ragioni della protesta. L’assessora Spinelli ha dichiarato di essere stata offesa pesantemente in modo personale in un messaggio e-mail inviato dall’AVI Toscana ai consiglieri regionali, a quel punto, ci riferisce Belli, egli stesso ha chiesto all’assessora di leggere il testo del messaggio. Per Belli era evidente che in esso «non c’era alcuna offesa personale, ma che semplicemente avevamo scritto che la Regione ha gestito tutta questa vicenda senza tenere conto delle nostre richieste [si riferisce alla recente modifica della disciplina per l’accesso ai contributi individuali per i progetti di Vita Indipendente, N.d.R.], e questo sarebbe come se la Regione facesse scrivere solo a degli uomini una legge per tutelare le donne vittime di violenza senza tenere conto di quello che dicono queste donne». Col Presidente Giani la delegazione dell’AVI Toscana ha parlato anche della recente Proposta di Legge regionale sulla Vita indipendente presentata dalla stessa Regione, che attualmente è all’esame del Consiglio Regionale (su questo tema si segnala il seguente approfondimento). Quindi il presidente ha chiesto loro di scrivere direttamente a lui sia le cose che non vanno ora, sia le loro osservazioni sulla citata Proposta di Legge regionale. Dunque, appena possibile, l’AVI Toscana provvederà a inviare la documentazione.

Le richieste avanzate dall’AVI Toscana sono le seguenti:

  1. Eliminare le differenze di trattamento fra le varie zone della Toscana.
  2. Adeguamento dell’importo dei contributi per la Vita Indipendente alle necessità di assistenza personale di ogni singola persona con disabilità e all’aumento, avvenuto in questi anni, del costo dell’assistenza personale.
  3. Eliminare l’incapacità di fare Vita Indipendente che contrasta anche con la Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità.
  4. Tenere ben presenti le maggiori esigenze dei disabili con necessità di assistenza intensiva molto elevata.
  5. Anticipo del contributo entro il giorno 25 del mese di riferimento.
  6. Inclusione degli accantonamenti della tredicesima e del trattamento di fine rapporto (TFR) nella rendicontazione.
  7. Conguaglio della rendicontazione a fine anno.
  8. Rendicontazione almeno trimestrale entro tempi più lunghi dei 5 giorni richiesti, ad esempio, da Firenze.
  9. Ammettere che il contributo Vita Indipendente possa coesistere con altri contributi.

Mentre, per quel che riguarda le osservazioni sulla Proposta di Legge regionale sulla Vita indipendente, elaborate da Raffaello Belli, esse sono liberamente fruibili da questo link (a quest’altro link è invece disponibile una sintesi delle stesse).

«Il problema centrale che è emerso è che l’assessora Spinelli si è ripetutamente impegnata a risolvere i singoli casi [qualora si fossero presentate delle difficoltà], mentre noi abbiamo sottolineato più volte che la via non deve essere questa – spiegano ancora dall’AVI Toscana –, bensì quella di stabilire delle regole appositamente studiate per evitare che si creino situazioni che possano mettere in difficoltà le persone». Dunque, come accennato, l’accordo finale è stato che l’AVI Toscana scriverà direttamente al presidente della Regione le richieste più urgenti e le osservazioni sulla Proposta di Legge regionale. Va peraltro segnalato che la stessa Spinelli ha detto a Giani che sarebbe importante che il presidente intervenisse personalmente sulla questione.

Sebbene abbia considerato gravissimo che le persone con disabilità intervenute al presidio di protesta siano state lasciate sotto la pioggia, l’AVI Toscana ritiene che un impegno personale da parte del presidente della Regione, se attuato in maniera concretamente efficace, sarebbe un segnale importante per la Vita Indipendente delle persone con disabilità. (Simona Lancioni)

 

Per maggiori informazioni: avitoscana@avitoscana.org e sito dell’AVI Toscana – Associazione Vita Indipendente della Toscana.

 

Vedi anche:

Cecina: promuovere la Vita Indipendente attraverso la partecipazione e la condivisione, «Informare un’h», 6 maggio 2025.
Persone con gravi disabilità e Vita Indipendente: un paradosso?, «Informare un’h», 30 aprile 2025.
Toscana, i (lunghi) tempi dei rimborsi dei contributi per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 30 aprile 2025.
Vita Indipendente: l’AVI Toscana commenta la Proposta di Legge regionale, «Informare un’h», 29 aprile 2025.
AVI Toscana: le richieste sulla Vita Indipendente e un presidio di protesta, «Informare un’h», 22 aprile 2025.
Toscana, la Giunta Regionale sottopone al Consiglio una Proposta di Legge sulla Vita Indipendente, «Informare un’h», 10 aprile 2025.
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Toscana, un’indagine per monitorare l’andamento della nuova disciplina dei progetti per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 11 febbraio 2025.
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Toscana: prosegue la modifica della disciplina dei progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 7 agosto 2024.
Toscana, nuova disciplina per i progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità, «Informare un’h», 3 luglio 2024.

 

Ultimo aggiornamento il 7 Maggio 2025 da Simona