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Amministrazione di sostegno: rinviata a febbraio 2025 la sentenza del processo a Gigi Monello

L’ex professore di filosofia Gigi Monello dovrà aspettare ancora per conoscere gli esiti del processo che lo vede imputato per maltrattamenti e stalking ai danni della sua anziana madre, Concetta Meli, dall’allora amministratrice di sostegno di quest’ultima. Infatti la settima udienza di detto processo, che si è tenuta nella mattinata di oggi, 19 dicembre, presso il Tribunale di Cagliari, e che avrebbe dovuto essere l’ultima, si è conclusa con un rinvio al prossimo 20 febbraio per la pronuncia della sentenza.

Particolare di una scultura in bronzo che raffigura la Giustizia come una dea bendata che tiene in mano una bilancia.

Gigi Monello, ex professore di filosofia, nonché scrittore ed editore, dovrà aspettare ancora per conoscere gli esiti del processo che lo vede imputato per maltrattamenti e stalking ai danni della sua anziana madre, Concetta Meli, dall’allora amministratrice di sostegno di quest’ultima. Infatti la settima udienza di detto processo, che si è tenuta nella mattinata di oggi, 19 dicembre, presso il Tribunale di Cagliari, e che avrebbe dovuto essere l’ultima, si è conclusa con un rinvio al 20 febbraio 2025 (ore 9) per la pronuncia della sentenza.

«È forse il caso più emblematico dei paradossi insiti nella Legge 6/2004 sull’amministrazione di sostegno», avevano dichiarato in merito dall’Associazione Diritti alla Follia, che anche questa volta, come in tutte le udienze precedenti, era presente con un proprio presidio, davanti al Tribunale di Cagliari, per sostenere Monello, ma anche per sensibilizzare sui tanti abusi che si riscontrano nell’applicazione di questa norma. Associazione che era presente anche con un ruolo ulteriore, visto che l’avvocato Michele Capano, presidente della stessa, già dalla sesta udienza ha assunto la difesa legale di Monello.

Quella dell’ex professore è una vicenda di cui anche il Centro Informare un’h si occupa da qualche anno (si vedano i testi riportati in calce) perché Monello ha sempre rigettato con decisione le infamanti accuse che gli sono state rivolte. Accuse per le quali non sono state esibite prove convincenti e che confliggono col fatto che, anche dopo la denuncia, l’amministratrice di sostegno ha ripetutamente coinvolto Monello nell’attività di cura di sua madre per coprire alcune ore di assistenza che rimanevano scoperte dall’avvicendarsi delle badanti assunte per provvedere all’assistenza di Meli. Ore nelle quali al “presunto maltrattante” era richiesto di stare da solo con la “presunta maltrattata”.

In occasione della settima udienza il Pubblico Ministero ha chiesto per Monello una pena di due anni di reclusione, senza tuttavia dilungarsi ad illustrarne le motivazioni, mentre Capano ha pronunciato un’argomentata (e accorata) arringa difensiva conclusiva. Considerando che questo processo va avanti da circa tre anni, probabilmente sarebbe stato meglio non rimandarne ulteriormente la fine, ma, come ben sappiamo, la definizione dei tempi processuali compete ai Giudici. Tuttavia, ciò che è certo, qualunque sarà l’esito di questa vicenda, è che la denuncia ha avuto come conseguenza la disposizione di un provvedimento cautelare di allontanamento che ha impedito a Monello di frequentare sua madre negli ultimi anni della sua vita (Concetta Meli è deceduta nel 2021), e ha comportato che sua madre sia morta nel dubbio che il figlio, con cui aveva convissuto per 67 anni, e che nell’anzianità si prendeva cura di lei, avesse improvvisamente smesso di volerle bene e fosse sparito senza motivo. Un danno che nessun Tribunale potrà mai risarcire.

Ora le sorti di Monello sono nelle mani dei Giudici, ma la prevenzione degli abusi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno è qualcosa sulla quale possiamo provare ad incidere sottoscrivendo la Proposta di Legge di iniziativa popolare per la riforma dell’amministrazione di sostegno elaborata dalla stessa Associazione Diritti alla Follia (il cui testo integrale è disponibile a questo link). La Proposta è già stata depositata presso la Corte Suprema di Cassazione ed è aperta alla sottoscrizione online attraverso il seguente link alla piattaforma pubblica*. Ulteriori informazioni su questa Proposta di Legge, ma anche su quella, altrettanto importante, finalizzata ad adeguare l’attuale normativa sul trattamento sanitario obbligatorio (TSO) alla Costituzione italiana e agli obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese, sono disponibili a quest’altro link. Non lasciare sole le vittime degli abusi, supportarle ed empatizzare con loro è fondamentale, ma lo è ancora di più intervenire prima per evitare che anche altre persone diventino vittime di quelli stessi abusi. (Simona Lancioni)

 

Per ulteriori informazioni: dirittiallafollia@gmail.com

 

* Avvertenza: da qualche giorno il link diretto alle singole Proposte di Legge di cui si tratta nel presente testo viene automaticamente reindirizzato alla pagina iniziale della piattaforma pubblica. Pertanto per sottoscrivere le due Proposte è necessario individuare le stesse nell’”Elenco iniziative”. Nei filtri rapidi attivi è necessario selezionare “Legge di iniziativa popolare”, mentre nel campo “Ricerca testuale” basta digitare “Amministrazione di sostegno” per individuare la Proposta di Legge di riforma degli istituti di tutela giuridica, e “TSO” per individuare la Proposta di Legge di riforma del trattamento sanitario obbligatorio. In entrambi i casi sarà il sistema a visualizzare le Proposte come risultato della ricerca. Ad ogni modo le denominazioni precise delle stesse sono: “Abolizione degli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione. Riforma dell’amministrazione di sostegno” (id iniziativa: 1800001) e “Adeguamento della procedura e dell’esecuzione del TSO psichiatrico alla Costituzione ed agli obblighi internazionali dell’Italia” (id iniziativa: 1800000). La sottoscrizione online è gratuita e può essere fatta in pochi clic utilizzando lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), o la CIE (Carta di Identità Elettronica), o la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

 

Per approfondire:

Associazione Diritti alla Follia.
Il blog di Gigi Monello “Picciokkumalu” (in sardo “cattivo ragazzo”).
Amministrazione di sostegno: si avvia a conclusione il processo di Gigi Monello, «Informare un’h», 13 dicembre 2024.
Amministrazione di sostegno, gli esiti della sesta udienza del processo al professor Monello, «Informare un’h», 5 luglio 2024.
Associazione Diritti alla Follia, Amministrazione di sostegno, l’esito della quinta udienza del processo al professor Monello, «Informare un’h», 16 marzo 2024.
Associazione Diritti alla Follia, Amministrazione di sostegno, quinta udienza per il professor Monello, «Informare un’h», 7 marzo 2024.
Amministrazione di sostegno, quarta udienza per il professor Gigi Monello, «Informare un’h», 14 novembre 2023.
Amministrazione di sostegno, terza udienza per il professor Gigi Monello, «Informare un’h», 4 maggio 2023.
Gigi Monello, Sostegno all’Italiana, «Informare un’h», 4 febbraio 2023.
Amministrazione di sostegno, ancora irrisolta la vicenda di Monello, «Informare un’h», 11 novembre 2022.
Amministrazione di sostegno, seconda udienza per il professor Gigi Monello, «Informare un’h», 31 ottobre 2022.
A Cagliari è andata in scena la “banalità del male”, «Informare un’h», 11 maggio 2022.
Amministrazione di sostegno, un caso di interesse pubblico, «Informare un’h», 2 maggio 2022.
Simona Lancioni, Amministrazione di sostegno, doveva essere un abito su misura… invece, «Informare un’h», 18 febbraio 2022.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema della “Tutela giuridica”.

 

Data di creazione: 19 Dicembre 2024

Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Simona