Giovedì 20 febbraio 2025 il Tribunale di Cagliari ha assolto con formula piena Gigi Monello, un ex-insegnante di filosofia cagliaritano, falsamente accusato di maltrattamenti e stalking ai danni della sua anziana madre, dall’allora amministratrice di sostegno della genitrice. Sorride Gigi Monello dopo aver ascoltato la sentenza di assoluzione. Sorride, ma in realtà dovremmo sorridere tutti e tutte, perché quell’assoluzione ci riguarda più di quanto siamo disponibili ad ammettere.
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Giovedì 20 febbraio 2025 il Tribunale di Cagliari ha assolto con formula piena – «il fatto non sussiste», questa la dicitura impiegata nella Sentenza di assoluzione – Gigi Monello, un ex-insegnante di filosofia cagliaritano che, dopo quarant’anni passati nella Scuola Pubblica, ora si dedica a fare lo scrittore e l’editore, due attività che prima svolgeva solo nel tempo libero. Il professor Monello venne falsamente accusato di maltrattamenti e stalking ai danni della sua anziana madre, Concetta Meli, la persona con cui da sempre conviveva, e di cui si prendeva cura. A denunciarlo è stata l’amministratrice di sostegno della genitrice, l’avvocata Debora Amarugi, con l’avallo di Maria Laura e Sebastiano Monello, rispettivamente sorella e fratello del professore. Concetta Meli è morta il 1° agosto 2021, prima dell’inizio del processo che vedeva suo figlio imputato, ma la quella querela basata su «un apparato di fatti distorti o semplicemente inventati» – come evidenziava lo stesso Monello, sin dall’inizio di questa assurda vicenda –, ha comunque comportato che il 21 luglio 2020 egli venisse allontanato da sua madre nella parte terminale della vita di quest’ultima. «La misura cautelare applicatami (pari a quella inflitta al marito violento giunto al terzo episodio di percosse alla moglie) ha crudelmente stroncato un rapporto affettivo durato un’intera vita (ero figlio celibe convivente), privando mia Madre della mia presenza proprio nell’ultimo anno della sua vita; cioè quando massimo era il bisogno di avere accanto un familiare (ho potuto incontrarla per 3 h e sotto vigilanza). Mia madre ha passato l’ultimo anno della sua esistenza in compagnia di due estranee, una delle quali da Lei detestata. Una memorabile brutalità», racconta, amaro, Monello in un post pubblicato sul suo blog “Picciokkumalu” (in sardo “Cattivo Ragazzo”) lo stesso giorno dell’ultima udienza del processo. Un processo è durato oltre tre anni (chi volesse conoscere i dettagli dell’intera vicenda può farlo attraverso i testi segnalati in calce).
Capita che coloro che tengono ad una persona cara muovano critiche all’operato di amministratori o amministratrici di sostegno che svolgono il proprio ruolo con superficialità (o, peggio, con negligenza, o, peggio ancora, truffando le persone che dovrebbero supportare). Capita anche che la risposta a queste critiche sia far allontanare il disturbatore o la disturbatrice di turno con querele per reati infamanti basate su fatti inventati, confidando nell’indifferenza generale con la quale spesso la collettività reagisce a queste vicende.
Spiega infatti lo stesso Monello che quando si è trovato intrappolato nei perversi meccanismi che si possono riscontrare nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno ha bussato a tante porte – si è rivolto ad enti di tutela, ad associazioni di persone con disabilità e ai media –, trovandole tutte chiuse (sic!), tranne una. L’unica porta aperta è stata quella dell’Associazione Diritti alla Follia, uno delle realtà più attive nel denunciare gli aspetti problematici dell’amministrazione di sostegno (e degli altri istituti di tutela giuridici), che a quei tempi lanciava la campagna di sensibilizzazione “Se la tutela diventa ragnatela”, incentrata proprio su tali argomenti, ed oggi è promotrice di due importanti Proposte di Legge di iniziativa popolare: una per l’abolizione dell’interdizione e dell’inabilitazione e, appunto, per la riforma dell’amministrazione di sostegno, mentre l’altra è finalizzata ad adeguare l’attuale normativa sul trattamento sanitario obbligatorio (TSO) alla Costituzione italiana e agli obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese. Le due Proposte di Legge sono sottoscrivibili gratuitamente online, tutti i dettagli sui loro contenuti e sulle modalità di adesione sono disponibili a questo link.
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L’Associazione Diritti alla Follia ha supportato Gigi Monello sin da subito, ha creduto al suo racconto (cosa affatto scontata) e si è schierata pubblicamente dalla sua parte; non ha temuto di scontrarsi con un sistema che penalizza il singolo quando deve interfacciarsi con strutture di potere consolidate (e, in effetti, una cosa del genere può farla solo chi è sufficientemente folle da credere che qualcosa si possa cambiare, e dunque ci prova a cambiare le cose, ci prova in tutti i modi); ha allestito un presidio per ciascuna delle otto udienze che si sono succedute nei tre anni di decorso processuale per sensibilizzare la popolazione su questi temi; e infine, ma non per importanza, nelle ultime udienze l’avvocato Michele Capano, presidente dell’Associazione, ha assunto personalmente la tutela legale del professore contribuendo in modo determinante all’esito del processo.
In sostanza Diritti alla Follia ha dato (e continua a dare) voce a quelle persone di cui nessuno sembra volersi occupare, mettendo tutti gli strumenti e le competenze di cui dispone al servizio dei/delle malcapitati/e. Purtroppo sono decine di migliaia “i Monelli e le Monelle” intrappolati, in vario modo, nella ragnatela della tutela.
Intanto noi, persone comuni, presi dalle nostre faccende, continuiamo a raccontarci che possiamo non occuparci di tali questioni, che ci dispiace tanto per loro, ma alla fine queste vicende riguardano al massimo una minoranza di persone con disabilità e chi sta loro intorno. Tuttavia quest’illusione regge solo sino a quando gli intrappolati non diventiamo noi o le persone a noi care, allora diventa chiaro che l’indifferenza generale è uno degli elementi che permette alla ragnatela di intrappolare le persone e di determinarne, in casi estremi, persino alla morte (a tal proposito segnaliamo, solo a titolo esemplificativo, la storia di Marta Garofalo Spagnolo e quella di Oriana Granatelli).
Sorride Gigi Monello, nel fotogramma tratto dalla diretta trasmessa sulla pagina Facebook di Diritti alla Follia dai giardini antistanti il palazzo del Tribunale di Cagliari (il video è disponibile a questo link), subito dopo aver ascoltato i contenuti della Sentenza di assoluzione letta dalla Giudice del Dibattimento Antonella Useli Bacchitta. Mancano ancora le motivazioni del pronunciamento (che in genere arrivano dopo qualche mese dalla Sentenza), e si tratta del primo grado di giudizio, in teoria potrebbero esserci altri due gradi. Speriamo che il professore non si trovi a dover affrontare questa ulteriore mortificazione. Speriamo anche che chi ha calunniato ne risponda, perché anche questo è un elemento integrante della giustizia. Scrive a tal proposito “Picciokkumalu”: «Ho dato mandato all’Avvocato Michele Capano di presentare denuncia contro Debora Amarugi per il reato di calunnia e di avviare una causa civile per il risarcimento del danno. Per la seconda volta mi metto nelle mani della Magistratura cagliaritana. Per la seconda volta chiedo Verità e Giustizia»
Sorride Gigi Monello, finalmente restituito a sé stesso.
Sorride Gigi Monello, ma in realtà dovremmo sorridere tutti e tutte, perché quell’assoluzione ci riguarda più di quanto siamo disponibili ad ammettere, e sarebbe meglio capirlo prima di ritrovarci anche noi ad aver a che fare con la ragnatela. (Simona Lancioni)
Per ulteriori informazioni: dirittiallafollia@gmail.com
Per approfondire:
Associazione Diritti alla Follia.
Il blog di Gigi Monello “Picciokkumalu” (in sardo “Cattivo Ragazzo”).
Amministrazione di sostegno, attesa per il 20 febbraio la Sentenza del “Caso Monello”, «Informare un’h», 13 febbraio 2025.
Amministrazione di sostegno: rinviata a febbraio 2025 la Sentenza del processo a Gigi Monello, «Informare un’h», 19 dicembre 2024.
Amministrazione di sostegno: si avvia a conclusione il processo di Gigi Monello, «Informare un’h», 13 dicembre 2024.
Amministrazione di sostegno, gli esiti della sesta udienza del processo al professor Monello, «Informare un’h», 5 luglio 2024.
Associazione Diritti alla Follia, Amministrazione di sostegno, l’esito della quinta udienza del processo al professor Monello, «Informare un’h», 16 marzo 2024.
Associazione Diritti alla Follia, Amministrazione di sostegno, quinta udienza per il professor Monello, «Informare un’h», 7 marzo 2024.
Amministrazione di sostegno, quarta udienza per il professor Gigi Monello, «Informare un’h», 14 novembre 2023.
Amministrazione di sostegno, terza udienza per il professor Gigi Monello, «Informare un’h», 4 maggio 2023.
Gigi Monello, Sostegno all’Italiana, «Informare un’h», 4 febbraio 2023.
Amministrazione di sostegno, ancora irrisolta la vicenda di Monello, «Informare un’h», 11 novembre 2022.
Amministrazione di sostegno, seconda udienza per il professor Gigi Monello, «Informare un’h», 31 ottobre 2022.
A Cagliari è andata in scena la “banalità del male”, «Informare un’h», 11 maggio 2022.
Amministrazione di sostegno, un caso di interesse pubblico, «Informare un’h», 2 maggio 2022.
Simona Lancioni, Amministrazione di sostegno, doveva essere un abito su misura… invece, «Informare un’h», 18 febbraio 2022.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema della “Tutela giuridica”.
Ultimo aggiornamento il 21 Febbraio 2025 da Simona