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Con una Sentenza “abnorme” il TAR del Lazio rigetta un ricorso sulla nuova Linea Guida sui minori con autismo

di Carlo Hanau*

Lo scorso settembre il TAR del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall’Associazione APRI assieme ad altri Enti per l’annullamento della nuova Linea Guida “Raccomandazioni della Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico” emessa dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2023. E tuttavia i ricorrenti definiscono tale Sentenza “abnorme” giacché, nel redigerla, il TAR Lazio ha copiato integralmente un Parere del Consiglio di Stato su argomento diverso! Ora i ricorrenti si rivolgono direttamente al Consiglio di Stato.

Una realizzazione grafica raffigura un puzzle composto con tessere colorate sulle quali risalta la parola autismo.

Lo scorso 26 settembre 2024 il TAR del Lazio [Tribulane Amministrativo Regionale, N.d.R.], con la Sentenza n. 16719/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall’APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale) assieme ad altri Enti per l’annullamento della nuova Linea Guida “Raccomandazioni della Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico” emessa dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il 9 ottobre 2023 (e disponibile a questo link).

Chiamato a pronunziarsi su ben otto articolati motivi di impugnazione, il TAR Lazio ha incredibilmente omesso di analizzarli e, utilizzando un inaccettabile “copia e incolla” integrale (ben 275 righe!!!) e nulla più, di un precedente Parere del Consiglio di Stato sui farmaci antipsicotici, ha dichiarato inammissibile il ricorso che si estende alle terapie psicoeducative che sono attualmente l’intervento principale per l’autismo. Si tratta, in specifico, del Parere espresso nella “Adunanza di Sezione del 7 dicembre 2022” del Consiglio di Stato Sezione Prima del 17 gennaio 2023 sul ricorso presentato da un diverso gruppo di ricorrenti avverso le prime quattro raccomandazioni pubblicate dall’ISS il 25 febbraio 2021 che concernevano una materia molto più limitata: i farmaci antipsicotici (il Parere è disponibile a questo link).

Contro questa sentenza del TAR Lazio, che potrebbe definirsi “abnorme”, ma sicuramente illegittima perché carente dei requisiti di legge, i ricorrenti hanno proposto appello al Consiglio di Stato per l’annullamento della nuova Linea Guida su diagnosi e trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico che ha sostituito e annullato, senza nessun motivo scientifico e ben oltre il mandato del Governo, la precedente Linea Guida del 2011, confermata tale e quale nel 2015.

Il ricorso al TAR del Lazio era stato proposto dalla già menzionata Associazione APRI, assieme all’AGSAS (Associazione Genitori Soggetti Autistici Solidale), all’Associazione l’Aliante e dal Professor Carlo Hanau per richiedere l’annullamento della Linea Guida dell’ISS del 9 ottobre 2023

Incredibilmente il TAR Lazio ha omesso di analizzare gli otto motivi di impugnazione partendo dall’erronea assunzione che entrambi i ricorsi siano avversi allo stesso documento, cosa impossibile perché le raccomandazioni del 2021 erano solo quattro per un totale di 75 pagine, mentre la nuova Linea Guida del 2023 conta 253 pagine per 27 raccomandazioni e 1 indicazione di buona pratica clinica. Senza neanche leggere il ricorso i giudici amministrativi, tratti in inganno dallo stesso titolo utilizzato dall’ISS, hanno teorizzato l’equivalenza: stesso titolo del documento = stessi motivi di impugnazione! Probabilmente questo abbaglio è stato favorito dal fatto che il sito dell’ISS, nonostante sia per legge la fonte ufficiale delle linee guida sanitarie, cancella scorrettamente le precedenti versioni dei documenti, impedendo di prenderne visione e procedere alla comparazione.

Con l’appello al Consiglio di Stato i ricorrenti auspicano che i suoi giudici entrino nel merito del ricorso annullando la nuova Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico che, a giudizio degli appellanti, ha sostituito e annullato irregolarmente, senza nessun motivo scientifico e ben oltre il mandato del Governo, la precedente Linea Guida del 2011, confermata tale e quale nel 2015 non essendoci state innovazioni in materia.

L’auspicato annullamento della nuova Linea Guida andrà a cancellare due delle irregolarità denunciate pub-blicamente dagli appellanti (se ne legga a questo link) e in particolare:

  1. le raccomandazioni sui farmaci antipsicotici (chiamati artatamente con un termine inusuale nelle trattazioni mediche D2 bloccanti) che possono essere somministrati “off-label” ai bambini anche se non presentano patologie psichiatriche concomitanti e,
  2. aver dichiarato che tutte le terapie psicoeducative sono egualmente prive di prove di efficacia, senza una scala di preferenza, con la conseguenza che essendo tutte sullo stesso piano molto basso “floor effect”, vengono tutte raccomandate senza distinzione.

Confidando nel buon esito dell’appello i ricorrenti si augurano che oltre ai giudici anche la comunità scientifica si pronunci sulle aberrazioni introdotte dalla nuova linea guida dei bambini e adolescenti che sono in contrasto con la letteratura internazionale e persino con la più recente Linea Guida degli adulti dello stesso ISS, aggiornata lo scorso 23 dicembre 2024.

 

Per informazioniapri.associazione.cimadori@gmail.com e hanau.carlo@gmail.com

 

Presidente APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale), già docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari nelle Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna, firma il presente testo in nome e per conto degli Enti appellanti.

 

 

Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2025 da Simona