Realizzato per iniziativa del Comune, lo scorso 31 agosto è stato presentato nella città di Prato “Autism friendly”, un progetto volto a favorire l’inclusione nel contesto sociale delle persone con autismo attraverso la creazione di una rete di strutture, negozi, servizi e luoghi pubblici con soggetti appositamente formati ad accoglierle.
Favorire l’inclusione nel contesto sociale delle persone con autismo attraverso la creazione di una rete di strutture, negozi, servizi e luoghi pubblici con soggetti appositamente formati ad accoglierle, è questo l’obiettivo del progetto “Autism friendly” presentato a Prato lo scorso 31 agosto, alla presenza di un cospicuo numero di autorità pubbliche e private. Ideato dal Comune di Prato, il progetto è stato realizzato con la collaborazione dell’Ausl Toscana Centro, del Centro Regionale per l’Accessibilità della Toscana, della Fondazione Opera Santa Rita e dell’Associazione Orizzonte Autismo.
Entrando nel dettaglio, il progetto si articola in quattro fasi. La prima consiste nella creazione di una rete di esercizi commerciali e luoghi privati o pubblici disponibili a mettere in atto modalità e forme di accoglienza utili a facilitare la fruizione di attività e servizi da parte delle persone con autismo; la seconda fase, realizzata dalla Fondazione Opera Santa Rita, prevede la formazione dei soggetti aderenti sul comportamento da adottare nell’accoglienza delle persone con autismo, e sulle misure di adeguamento degli ambienti fisici; la terza fase concerne la creazione di un kit (da consegnare a tutte le attività aderenti al progetto) che comprende il logo Prato Autism Friendly da esporre fuori dall’attività, un cartello con adesivo da esporre dentro all’attività, ed un vademecum formativo sui comportamenti corretti da seguire in caso di accoglienza di una persona con autismo; l’ultima fase consiste nella creazione di una mappa della città di Prato in cui siano indicati, e dunque facilmente individuabili, gli esercizi Autism Friendly.
«Nella Ausl Toscana Centro sono più di mille i minorenni con disturbi autistici in carico ai Servizi – ha precisato Marco Armellini, direttore Area Salute Mentale infanzia e adolescenza, in occasione della presentazione pubblica del progetto – e nella popolazione generale una persona su cento presenta questo tipo di problema. L’Azienda ha un impegno speciale nei confronti dei disturbi autistici e oggi è una grande soddisfazione vedere l’adesione straordinaria della città di Prato a Autism Friendly».
Ed, in effetti, la risposta della comunità pratese è stata significativa: al primo intervento di formazione hanno aderito 47 esercizi privati, mentre il secondo, che partirà a breve, sarà rivolto agli albergatori, ad alcuni uffici pubblici (Urp e Anagrafe) e ai musei cittadini.
Prato, sottolineano gli esponenti del Comune, è la prima città della Toscana e la seconda città in Italia, dopo Milano, ad aver realizzato un progetto simile. Progetto che, essendo stato attivato tramite l’adesione ad una piattaforma europea, permetterà a Prato di essere ufficialmente riconosciuta come città “Autism Friendly” a livello internazionale.
«Ci tengo a fare un ringraziamento sentito a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto che consente a Prato di fare un ulteriore passo in avanti per diventare una città accogliente a tutto tondo» ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni nella sua esposizione, «l’accessibilità è un tema su cui tutte le amministrazioni pubbliche stanno lavorando. Gli interventi di adeguamento per le esigenze dei soggetti con disabilità evidenti li stiamo affrontando nel corso del tempo, ma questa è una disabilità diversa, tante volte quasi invisibile, che però c’è, esiste, ed è quindi giunta ora di prenderla in considerazione e attivarci di conseguenza. Dobbiamo essere preparati a capire le situazioni che ci si potrebbero presentare di fronte, e la nostra città è pronta ad essere accogliente anche in questo tipo di situazione». (Simona Lancioni)
Ultimo aggiornamento: 4 ottobre 2018