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Nuova Commissione Europea: colmare subito quelle lacune sulla disabilità

di Yannis Varadakastanis*

«Siamo preoccupati per la mancata menzione delle persone con disabilità, dell’accessibilità e delle questioni relative ai diritti delle persone con disabilità nel documento che espone le priorità politiche della nuova Commissione Europea. Chiediamo dunque come la Commissione Europea garantirà che i diritti delle persone con disabilità rimangano una priorità politica nei prossimi anni»: lo scrive Yannis Vardakastanis, presidente del Forum Europeo sulla Disabilità, in una lettera inviata a Ursula von der Leyen, subito dopo la riconferma di quest’ultima alla Presidenza della Commissione Europea.

I loghi che rappresentano varie forme di disabilità, con la bandiera dell’Unione Europea al centro.

Proponiamo oggi la traduzione italiana della lettera inviata da Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, a Ursula von der Leyen, subito dopo la riconferma di quest’ultima alla Presidenza della Commissione Europea.

Alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.
Congratulazioni per la sua riconferma alla Presidenza della Commissione Europea. Le scrivo a nome dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, per esprimere la nostra preoccupazione per la mancata menzione delle persone con disabilità, dell’accessibilità e delle questioni relative ai diritti delle persone con disabilità nel documento pubblicato in questi giorni, intitolato La scelta dell’Europa. Orientamenti politici della prossima Commissione Europea 2024-2029 che delinea le priorità politiche della nuova Commissione Europea.

Accogliamo con favore l’inclusione dell’“Unione dell’Uguaglianza”, la nomina di un Commissario per l’Uguaglianza e le relative iniziative su tale tema, ma restiamo sconcertati e preoccupati dalla mancanza di menzione della disabilità o dell’accessibilità in questo documento.
Giudichiamo inoltre positivamente i riferimenti all’aggiornamento e al rinnovamento delle strategie sull’uguaglianza di genere, sull’antirazzismo e sull’uguaglianza LGBTIQ, ma dal nostro punto di vista è fondamentale impegnarsi anche per l’aggiornamento della Strategia Europea sui Diritti delle Persone con Disabilità, con una nuova serie di azioni per il prossimo mandato della Commissione, poiché la Strategia attuale include solo iniziative fino al 2024.
Siamo inoltre preoccupati per il mancato riferimento alle questioni relative all’accessibilità e alla disabilità nelle sezioni relative ai diritti sociali e all’equità sociale. Ad esempio, la carenza di alloggi accessibili è una delle ragioni principali che impediscono alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente nella comunità. Pertanto, ci auguriamo che il piano d’azione dell’Unione Europea e gli investimenti nell’edilizia abitativa non affrontino solo l’accessibilità economica e la sostenibilità, ma anche l’accessibilità per le persone con disabilità.

Il precedente mandato della Commissione ha coinciso con importanti progressi per i diritti delle persone con disabilità, tra cui, ad esempio, l’istituzione della Carta Europea della Disabilità (European Disability Card).
Nel suo discorso di insediamento al Parlamento Europeo ha affermato: «Se è importante per gli europei, è importante per l’Europa!». Pertanto, in qualità di principale organizzazione che difende gli interessi di 100 milioni di persone con disabilità europee, le scrivo oggi per chiedere chiarimenti su come la Commissione Europea garantirà che i diritti di tali persone rimangano una priorità politica nei prossimi anni.

 

* Presidente dell’EDF (European Disability Forum). Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2024 da Simona