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Newsletter del centro Informare un’h, 13 novembre 2025

La guerra e le persone con disabilità
Un incontro online degno della maggior partecipazione possibile, per approfondire il tema delle conseguenze provocate dai conflitti armati sulle persone con disabilità, tra le più vulnerabili e spesso dimenticate nelle situazioni di emergenza, il tutto con testimonianze dirette sull’Ucraina e sulla Striscia di Gaza: sarà questo, il 17 novembre, il webinar “La guerra e le persone con disabilità”, promosso dall’AIFO, insieme alla RIDS, con la collaborazione del Forum Europeo sulla Disabilità.

Sentenza per i maltrattamenti alla Stella Maris: la delusione delle famiglie. «Perché continuiamo a costruire istituti?»
10 condanne, 5 assoluzioni. Condannati gli operatori ripresi dalle telecamere, assolti i vertici della struttura: è questo, in estrema sintesi, il contenuto della sentenza di primo grado del processo per i maltrattamenti nei confronti di persone autistiche avvenuti, nel 2016, nella struttura di Montalto di Fauglia (Pisa), gestita dalla Fondazione Stella Maris. La sentenza è stata letta a porte chiuse il 4 novembre 2025. Palpabile ed esplicita la delusione delle famiglie delle vittime. Le sentenze vanno rispettate, ma è «difficile davvero accettare che i responsabili della struttura non abbiano responsabilità», scrive, tra le altre cose, Marino Lupi, presidente dell’Associazione Autismo Toscana e del Coordinamento Toscano Autismo, da sempre critico verso ogni forma di istituzionalizzazione. «Perché continuiamo a costruire istituti?», si chiede.

C’è chi sceglie da che parte stare!
Le violenze in tre strutture residenziali per persone con disabilità a Cuneo; la sentenza di primo grado per i maltrattamenti in una struttura gestita dalla Fondazione Stella Maris nel pisano; le dimissioni del vicepresidente della Consulta per la disabilità del Comune di Milano; il conflitto di interessi che si riscontra nell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità: sono questi i fatti di cronaca che inducono il Coordinamento PERSONE a chiedere, ancora una volta, un Piano per la deistituzionalizzazione delle persone con disabilità.

Pisa: maltrattamenti su persone autistiche. Le considerazioni del Collettivo Artaud dopo la sentenza
Lo scorso 4 novembre si è concluso a Pisa il processo di primo grado per i maltrattamenti subiti, nel 2016, da persone autistiche ospitate all’interno della struttura di Montalto di Fauglia (Pisa), gestita dalla Fondazione Stella Maris. La sentenza, che ha condannato 10 tra operatori e operatrici, ma ha assolto i vertici della Fondazione, ha deluso i familiari delle persone autistiche. Oggi diamo spazio al Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud, che in occasione dell’udienza ha organizzato il 22esimo presidio in solidarietà delle vittime, e nei giorni scorsi, in un’intervista rilasciata alla Radio Onda d’Urto, ha espresso delle considerazioni l’orizzonte e il significato sociale di una sentenza del genere.

I maltrattamenti attuati nelle strutture per persone disabili non sono qualcosa che riguarda solo le vittime e le loro famiglie
Dopo un primo commento “a caldo”, espresso in seguito alla pronuncia della sentenza di primo grado del processo per i maltrattamenti, avvenuti nel 2016, nei confronti di persone autistiche ospitate in una struttura gestita dalla Fondazione Stella Maris**, torna a prendere la parola Marino Lupi, presidente dell’Associazione Autismo Toscana e del Coordinamento Toscano Autismo, per esprimere il senso di abbandono da parte delle Istituzioni, ma anche della comunità, che i familiari delle vittime stanno sperimentando. «La vicenda non riguarda solo i maltrattati e le loro famiglie – sottolinea –. Assolutamente no. Riguarda la comunità o, se volete, riguarda tutti noi».

La Nuova Zelanda ha posto fine all’istituzionalizzazione delle persone con disabilità già nel 2006
In Italia è ancora molto diffusa la convinzione che l’istituzionalizzazione delle persone con disabilità non si possa eliminare e sia necessaria quantomeno per rispondere a situazioni di particolare complessità. Tale convinzione diffusa anche tra esponenti dell’associazionismo. È interessante scoprire che la Nuova Zelanda ha posto fine all’istituzionalizzazione delle persone con disabilità già nel 2006, quasi vent’anni fa. Pubblichiamo di seguito gli appunti per il discorso pronunciato presso il Parlamento neozelandese, il 15 novembre 2006, dall’allora ministro della Salute, Peter Colin Hodgson, in occasione della fine dell’istituzionalizzazione delle persone con disabilità in Nuova Zelanda. L’esistenza di esperienze come questa mostra come la deistituzionalizzazione non sia un’idea fantasiosa di qualche illuso/a, ma possa divenire una solida realtà per chi sceglie di investirci.

“Violenza di genere e disabilità: riconoscimento e interventi”, due seminari online
Sensibilizzare sulla dimensione intersezionale della violenza contro le donne è uno degli aspetti fondamentali della prevenzione e del contrasto alla violenza stessa. Mira proprio a questo “Violenza di genere e disabilità: riconoscimento e interventi”, un corso di formazione gratuito, promosso dalla UILDM di Pavia (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), dal Centro Antiviolenza LiberaMente e dal Comune di Pavia. Esso è strutturato in due seminari online che si terranno il 19 e il 26 novembre 2025.

La Pubblica Assistenza di Càscina cerca operatori e operatrici e promuove in corso sull’autismo
Sono due le iniziative promosse dalla Pubblica Assistenza di Càscina (Pisa): la ricerca di operatori e operatrici da coinvolgere in attività sportive con bambini e bambine, ragazzi e ragazze autistici, ed un corso di formazione di introduzione all’autismo. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono.

Le autonomie dei giovani con disabilità: una mostra fotografica multisensoriale
Il 20 novembre il Centro Documentazione Handicap di Bologna ospiterà la mostra fotografica multisensoriale “PoV – Point of View”, dedicata alle autonomie e all’inserimento lavorativo dei giovani con disabilità, iniziativa promossa dalla Cooperativa Sociale IT2, con la collaborazione dei partner del progetto del Comune di Bologna “Periferie Inclusive”, realizzato da una rete di Enti del Terzo Settore.

Più di un insegnante su quattro vorrebbe classi e scuole speciali: un dato su cui riflettere
«Il 27% del campione interpellato (833 insegnanti da tutta Italia) è favorevole a classi e scuole speciali»: lo dicono da Erickson a proposito di uno dei dati che fanno più riflettere, emersi dalla propria indagine sul tema “Le voci dell’inclusione”, che verrà tra l’altro presentata a Rimini nel corso del 15° Convegno Internazionale Erickson sulla “Qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, in programma dal 14 al 16 novembre.

L’Associazione APRI cambia nome e diventa Associazione per la ricerca sull’autismo Cimadori
La storica Associazione impegnata nel campo dell’autismo dal 1991 annuncia con orgoglio la sua nuova denominazione: “Associazione per la ricerca sull’autismo Cimadori – APRI ODV ETS”. Questa scelta nasce dalla volontà di rendere ancora più chiara e immediata la missione che, da sempre, guida le sue iniziative: sostenere la ricerca scientifica e promuovere interventi concreti a beneficio delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) e correlati e anche delle loro famiglie.

Il tempismo dei terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
«La difesa della professionalità del TNPEE prevale sul “diritto di ogni bambino a ricevere interventi tempestivi, appropriati e di qualità”», osserva Carlo Hanau, presidente dell’Associazione APRI, commentando il recente documento di posizionamento elaborato dei Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva in riferimento alla Linea Guida sull’autismo. Il testo è anche l’occasione per chiedere, ancora una volta, alle Istituzioni l’attuazione delle raccomandazioni su questa materia approvate dalla Camera dei deputati con una mozione del 2022.

Otto anni di Dopo di noi: bilancio e prospettive
La legge n. 112 del 22 giugno 2016, nota come legge sul “Dopo di noi”, ha rappresentato un punto di svolta nelle politiche italiane per la disabilità. Prima della sua introduzione, le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare si trovavano spesso ad affrontare un futuro incerto, con servizi frammentati e privi di coordinamento.

L’accessibilità digitale non è un’esigenza di nicchia, ma un valore comune (e per molti anche un obbligo di legge)
Specie dopo l’entrata in vigore della Direttiva Europea sull’Accessibilità, l’accessibilità va considerata come un nuovo standard del digitale, non un’opzione, né un intervento una tantum, ma una pratica da integrare stabilmente, supportata da formazione continua e da una cultura inclusiva diffusa in tutta l’organizzazione. Grazie a Eye Able, diamo spazio ad alcuni falsi miti a causa dei quali sin troppo spesso accade che i siti e i servizi digitali non siano ancora accessibili a tutti e tutte.

Basilicata, integrato il fondo Sla, revocata la manifestazione a Potenza
Solo pochi giorni fa l’associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica denunciava la situazione che si è venuta a creare per le famiglie lucane dei malati di Sla dando appuntamento per un presidio sabato 7 novembre. Dopo la denuncia però qualcosa si è mosso e lunedì 3 novembre si è tenuto un incontro con l’assessore alla sanità che ha portato al reintegro dell’assegno di cura.

 

Il centro Informare un’h promuove la lettura, l’adozione e l’applicazione dei Manifesti delle Donne e delle Ragazze con disabilità del Forum Europeo sulla Disabilità.

Un cordiale saluto e buona lettura
Il Centro Informare un’h

 

Questa newsletter è un servizio offerto da Informare un’h – Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli della UILDM sezione di Pisa (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).
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Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2025 da Simona