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Lombardia: rientrati i tagli ai caregivers per il 2024

Con una Delibera approvata lo scorso 29 luglio, la Giunta della Regione Lombardia ha confermato – nelle more dell’assestamento di bilancio 2024-2026 approvato nei giorni scorsi – lo stanziamento di 8,5 milioni di euro per evitare la formazione di liste d’attesa per accedere alla cosiddetta “misura B1”, destinata ai/alle caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità. Apprezzabile è anche l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, di un ordine del giorno che impegna la Giunta a prevedere le risorse necessarie sul Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza per il 2025 già nel bilancio di previsione.

Un momento della manifestazione “Difendiamo tutti insieme il diritto di esistere”, tenutasi a Milano il 16 aprile 2024, a cui hanno partecipato un migliaio di persone.

Con una Delibera approvata lo scorso 29 luglio, la Giunta della Regione Lombardia ha confermato – nelle more dell’assestamento di bilancio 2024-2026 approvato nei giorni scorsi – lo stanziamento di 8,5 milioni di euro per evitare la formazione di liste d’attesa per accedere alla cosiddetta “misura B1”, destinata ai/alle caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità. Apprezzabile è anche l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, di un ordine del giorno che impegna la Giunta a prevedere le risorse necessarie sul Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza per il 2025 già nel bilancio di previsione.

Sono questi gli ultimi sviluppi di una vicenda iniziata il 28 dicembre 2023, con l’approvazione della Delibera della Regione Lombardia n. 1669 , e successivamente, dopo la protesta delle Associazioni, della Delibera Regionale n. 2033 del 18 marzo 2024, atti che prevedevano il taglio dei contributi ai caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità. Una vicenda che ha trovato un momento di grande visibilità lo scorso 16 aprile, in occasione delle manifestazione “Difendiamo tutti insieme il diritto di esistere”, organizzata a Milano, davanti alla sede della Regione, su impulso della LEDHA Lombardia (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e della FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), alla quale hanno partecipato un migliaio di persone provenienti da tutta la Regione e aderenti ad oltre 200 Associazioni (se ne legga a questo link). Un ulteriore impulso evolutivo è giunto poi dalla decisione del “Comitato Caregiver familiari B1 B2 affondate” (in rappresentanza di ventotto Associazioni nazionali e lombarde) di impugnare le Delibere in questione davanti al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), riuscendo ad ottenere che la Regione Lombardia autorizzasse le ATS (Agenzie di Tutela della Salute) a utilizzare le «risorse relative ad assegnazioni di anni precedenti non ancora impegnate e disponibili nei bilanci», per fissare al 31 luglio 2024, anziché al 31 maggio, «la rimodulazione (o meglio i tagli) prevista almeno per la “misura B1” destinata alle persone con disabilità gravissime» (se ne legga a questo link).

Le disposizioni Regionali contestate, se applicate, avrebbero determinato un taglio del contributo per l’assistenza domiciliare da 650 a 400 euro mensili a più di settemila beneficiari a partire dal 1° giugno 2024. Nella sostanza la Regione, in recepimento di una disposizione contenuta nel Piano nazionale per la non autosufficienza, intendeva convertire i sostegni per le persone con grave disabilità attualmente offerti in forma di contributi, in servizi erogati in forma diretta.

«Oggi [29 luglio 2024, N.d.R.] si sono materializzati i fondi che chiediamo da 7 mesi –così Fortunato Nicoletti, vicepresidente di Nessuno è escluso, una delle Associazioni aderenti del “Comitato Caregiver Familiari B1 B2 affondate”, ha commentato su «Vita» l’approvazione della Delibera che ha stanziato le risorse aggiuntive per scongiurare i tagli –. Il “miracolo” non è avvenuto per caso ma solo dopo le durissime proteste delle famiglie e delle Associazioni che le rappresentano e subito dopo la notifica del ricorso al TAR. Oggi più che mai abbiamo dimostrato che la scelta onerosissima, sotto tutti i punti di vista, di ricorrere al TAR non solo è stata quella più giusta ma anche necessaria altrimenti poco o nulla sarebbe mutato. Oggi per l’ennesima volta abbiamo ribadito che è finito il tempo di giocare con la vita delle famiglie e che queste risorse devono diventare strutturali e proporzionali all’aumento degli aventi diritto alle misure afferenti al Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza».

La «Regione Lombardia aveva assunto [questo impegno] lo scorso 29 maggio, al termine di un incontro con i presidenti di LEDHA e FAND Lombardia, la portavoce del Forum del Terzo Settore, Anffas Lombardia [Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo, N.d.R.] e Anmic [Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, N.d.R.]», si legge nel sito della LEDHA.

«Eravamo in attesa di questa Delibera che finalmente dà una risposta certa alle tante persone con gravissima disabilità e ai loro caregiver che temevano di restare escluse dalla “misura B1” – ha commentato Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA –. Questa Delibera è il risultato dell’impegno costante delle Associazioni di persone con disabilità che per più di sei mesi hanno interloquito con le Istituzioni e le parti politiche per scongiurare i tagli inizialmente previsti dal Piano regionale per la non autosufficienza. Ed è il risultato della manifestazione del 16 aprile cui hanno partecipato più di mille persone con disabilità che sono scese in piazza per tutelare i propri diritti». Manfredi ha anche osservato che la Delibera approvata dalla Giunta il 29 luglio si applica solo all’anno in corso, mentre l’ordine del giorno approvato dal Consiglio «ci dà la possibilità di iniziare a ragionare e confrontarci sulle soluzioni da mettere in atto il prossimo anno. Per evitare che le persone con disabilità e i loro caregiver debbano vivere la stessa situazione di incertezza». (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Stefano Borgato, Lombardia: primo risultato di quel ricorso al TAR, ma permangono alcune criticità, «Informare un’h», 9 luglio 2024.

Comitato Caregiver Familiari B1 B2 affondate, Disabilità e non autosufficienza: 26 associazioni ricorrono al TAR contro Regione Lombardia, «Informare un’h», 28 maggio 2024.

Lombardia, non vadano disperse le importanti rivendicazioni delle persone con disabilità, «Informare un’h», 13 maggio 2024.

Lombardia, una manifestazione di piazza per difendere il diritto di esistere!, «Informare un’h», 15 aprile 2024.

Stefano Borgato, Lombardia e Fondo Non Autosufficienza: le Associazioni scendono in piazza, «Informare un’h», 21 marzo 2024.

 

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 da Simona