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L’autismo, il metodo ABA e quel Decreto del Ministero della Salute

«Gli interventi basati sull’ABA (Analisi Applicata del Comportamento) riescono spesso a cambiare i comportamenti autistici più problematici»: una puntualizzazione, questa, ritenuta doverosa da Carlo Hanau, presidente dell’Associazione APRI, nel replicare alle argomentazioni critiche recentemente espresse da Paola Binetti, componente della Cabina di Regia Autismo presso il Ministero della Salute, nei confronti di un Decreto del Ministero stesso, che, come sottolinea Hanau, «ha di fatto conferito all’ABA una posizione privilegiata».*

Un’operatrice lavora con un bambino con autismo utilizzando la terapia ABA (Analisi Applicata del Comportamento).

«Gli interventi basati sull’ABA (Analisi Applicata del Comportamento) riescono spesso a cambiare i comportamenti autistici più problematici, un fatto che anche gli psicoterapeuti e psicanalisti più ostili a questa metodica hanno dovuto ammettere»: una puntualizzazione, questa, ritenuta doverosa da Carlo Hanau, presidente dell’APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale), dopo che la recente Linea Guida per la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico, prodotta dall’Istituto Superiore di Sanità, aveva eliminato la raccomandazione della precedente Linea Guida n. 21 del 2011 (confermata nel 2015) nella quale, invece, si privilegiava appunto il trattamento ABA.
«Successivamente – scrive Hanau – il Ministero della Salute ha pubblicato il mese scorso un Decreto con il quale ha incaricato alcuni grandi istituti di ricerca italiani di nominare un gruppo di esperti che entro tre mesi dovrà rispondere a quesiti essenziali per l’applicazione dell’ABA all’autismo, conferendo di fatto ad essa una posizione privilegiata che la maggioranza delle famiglie desidera, poiché ne conosce l’efficacia, il tutto ascoltando l’esperienza di altri familiari riuniti nelle Associazioni».
Donde l’intervento del Presidente dell’APRI in risposta alle critiche sollevate in un recente articolo di giornale da Paola Binetti, neuropsichiatra infantile, già senatrice e deputata e oggi componente della Cabina di Regia Autismo presso il Ministero della Salute, che in linea con quanto sostenuto dalla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), si era espressa mettendo in discussione quella stessa iniziativa del Ministero della Salute. (Stefano Borgato)

 

questo link è disponibile il testo integrale dell’intervento di Carlo Hanau, presidente dell’APRI. Per ulteriori informazioni: apri.associazione.cimadori@gmail.com.

 

* Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Vedi anche:

APRI – Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale.

 

Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2024 da Simona