La FIRST riflette sulle modifiche apportate dal Governo al Decreto Legislativo 66/2017, in tema inclusione scolastica degli studenti con disabilità, e, pur riconoscendo che qualche passo avanti è stato fatto, deve constatare che, purtroppo, molte sono ancora le ombre e gli ostacoli che si frappongono nel cammino dell’effettiva inclusione degli alunni con disabilità. L’auspicio delle Federazione è che le criticità segnalate possano essere superate nella stesura dei decreti attuativi.
Il Governo ha approvato la nuova stesura del Decreto Legislativo 66/2017, in tema inclusione scolastica degli studenti con disabilità, presentandola con affermazioni impegnative, e parlando di “rivoluzioni copernicane”. La FIRST – Federazione italiana rete sostegno e tutela dei diritti delle persone con disabilità, pur riconoscendo che qualche passo avanti è stato fatto, deve constatare, purtroppo, che molte sono ancora le ombre e gli ostacoli che si frappongono nel cammino dell’effettiva inclusione degli alunni con disabilità.
In una dettagliata relazione, pubblicata sul proprio sito, analizza il provvedimento e mette in luce le criticità riscontrate.
Molti, infatti, sono ancora i punti critici che concernono aspetti rilevanti quali: 1) la compatibilità costituzionale di talune disposizioni; 2) il rischio concreto della riduzione dei sostegni necessari posti a carico dell’Ente locale; 3) il vistoso conflitto di interesse degli Enti locali chiamati a presiedere organismi delicati come la commissione che redigerà il profilo di funzionamento e il gruppo PEI (piano educativo individualizzato), con potenziale contrapposizione con le famiglie; 4) le famiglie lasciate sole nei momenti decisivi di confronto dentro i predetti organismi; 5) lo svuotamento di fatto dell’effetto del PEI in merito alle proposte delle ore necessarie per il sostegno didattico; 5) la riviviscenza modificata del GIT (Gruppo di inclusione territoriale, incaricato di quantificare le ore di sostegno necessario per lo studente), con riserva di intercessione in ordine alle proposte formulate dal dirigente scolastico sulla richiesta delle ore del sostegno, con il concreto rischio di riduzione delle ore necessarie; 6) l’assenza di valutazione delle risultanze del PEI nel processo di assegnazione delle risorse sul sostegno didattico e la farraginosità voluta della procedura; 7) l’attribuzione normativa al personale ATA (il personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria) della funzione delicatissima dell’assistenza igienico – personale, in carenza strutturale di adeguamento degli organici di diritto e in presenza di clausole di impossibilità di modificare la consistenza numerica di tale personale, allo stesso modo dei docenti di sostegno, pur in presenza di bisogni effettivi maggiori, con i rischi che tutto ciò comporterà; 8) la limitazione del principio della continuità didattica solo ai docenti precari specializzati e non a quelli di diritto specializzati che hanno diritto alle assegnazioni provvisorie, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista dell’ interruzione della continuità didattica e del contenzioso che ne potrebbe derivare.
I citati punti, riassunti sommariamente, costituiscono la principale ragione delle motivate critiche della FIRST al testo normativo, la quale, pur riconoscendo che qualche passo avanti è stato fatto rispetto alla stesura originale, ritiene che ci sia ancora molta strada da fare.
La Federazione auspica che le camere possano apportare rilevanti modifiche al testo in accoglimento delle proposte avanzate, e che altre criticità segnalate possano essere superate nella stesura dei decreti attuativi.
Per approfondire:
FIRST – Federazione italiana rete sostegno e tutela dei diritti delle persone con disabilità
Testo della relazione redata da FIRST sulle modifiche apportate dal Governo al Decreto Legislativo 66/2017, in tema inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Ultimo aggiornamento: 5 giugno 2019