Si chiama “Divine Creature”, la mostra itinerante ideata e curata dal regista Adamo Antonacci volta a tenere insieme pittura, fotografia e disabilità, che è stata inaugurata lo scorso 29 aprile e rimarrà esposta fino a martedì 30 maggio presso la Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, a Pisa. Oltre ad una selezione di 10 opere pittoriche di arte sacra sulla vita di Gesù, verranno proposti altrettanti “tableaux vivants” (quadri viventi) interpretati da giovani con disabilità, vale a dire fotografie del fotografo Leonardo Baldini che immortalano i ragazzi e le ragazze a cui è stato chiesto di interpretare la scena riprodotta nell’opera pittorica, e non semplicemente di ripetere i movimenti e le espressioni dei soggetti dei quadri.
Si chiama “Divine Creature” la mostra itinerante ideata e curata dal regista Adamo Antonacci volta a tenere insieme pittura, fotografia e disabilità, che è stata inaugurata lo scorso 29 aprile e rimarrà esposta fino a martedì 30 maggio presso la Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, a Pisa, ulteriore tappa dopo le esposizioni ospitate nel Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, ai Musei Vaticani a Città del Vaticano, presso le Sale Affrescate del Comune di Pistoia e presso la Chiesa dei Servi a Rimini.
L’esposizione, realizzata con il patrocinio del Comune di Pisa e il contributo della Fondazione Pisa, sarà visitabile fino al 30 maggio nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19 e la domenica dalle ore 11 alle ore 13.
La mostra non consiste nella sola esposizione di opere pittoriche, infatti oltre ad una selezione di dieci celebri opere d’arte sacra che illustrano la vicenda umana di Gesù, dall’Incarnazione nel grembo di Maria fino alla cena in Emmaus, prevede anche la messa in scena di altrettanti “tableaux vivants” interpretati da giovani con disabilità.
«Questi quadri viventi – si legge nel sito del Comune di Pisa –, realizzati con un’attenzione particolare ai singoli attori e alle loro specifiche esigenze, sono stati immortalati dall’obiettivo del fotografo Leonardo Baldini per essere poi affiancati al modello originale. Per la realizzazione delle opere fotografiche sono occorsi sei mesi di tempo e sono state coinvolte 45 persone, tra staff tecnico, ragazze e ragazzi disabili e i loro familiari. La cura delle immagini ha richiesto molte ore di lavoro e tecniche particolari, ma la decisione è stata quella di non ritoccare gli interpreti disabili a cui è stato chiesto di interpretare la scena e non semplicemente di ripetere i movimenti e le espressioni dei soggetti dei quadri». A questo link la pagina del progetto con i “tableaux vivants”, ma anche molte fotografie, anch’esse di una bellezza disarmante, relative alle fasi preparatorie delle rivisitazioni.
Questi i dieci capolavori rivisitati: Annunciata di Palermo di Antonello da Messina (1476), Annunciazione del Caravaggio (1609), Adorazione del Bambino di Gherardo delle Notti (1620), Angiolino musicante del Rosso Fiorentino (1521), Il bacio di Giuda di Giuseppe Montanari (1918), Ecce Homo di Lodovico Cardi detto il Cigoli (1607), Cristo e il Cireneo di Tiziano (1560 circa), Lamento sul Cristo morto di Mantegna (1475-80), Trasporto di Cristo al sepolcro di Antonio Ciseri (1870) e Cena in Emmaus del Caravaggio (1606). (Simona Lancioni)
Vedi anche:
Pagina del progetto “Divine Creature”.
Ultimo aggiornamento il 5 Maggio 2023 da Simona