È online sui canali social dedicati “@scATTIdicura”, una campagna di sensibilizzazione che si colloca nell’àmbito dell’iniziativa “La cura non è un affare di famiglia” promossa ogni anno, nel mese di maggio, da Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, in collaborazione con il Coordinamento regionale delle Associazioni di Malati Cronici e Rari–CrAMC, per celebrare il Caregiver Day. L’edizione 2024 ha affidato la narrazione alle fotografie. Al momento ne sono state raccolte quasi un centinaio, ma la raccolta non è ancora conclusa. Chi vuole può ancora contribuire a delineare ulteriormente un’idea condivisa di cura che non può e non deve essere “un affare di famiglia“.
Lo scorso marzo abbiamo presentato “@scATTIdicura”, la campagna di sensibilizzazione che si colloca nell’àmbito dell’iniziativa “La cura non è un affare di famiglia” promossa ogni anno, nel mese di maggio, da Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, in collaborazione con il Coordinamento regionale delle Associazioni di Malati Cronici e Rari–CrAMC, per invitare coloro che fossero statз* interessatз a inviare fotografie per mostrare/raccontare la cura nelle sue molteplici declinazioni (se ne legga a questo link). In Emilia Romagna, va ricordato, il mese di maggio è dedicato alla celebrazione del Caregiver Day.
«E costruire è bellissimo / Il gioco più bello / Cominciamo…»: ebbene, introdotta da questo significativo pensiero di Ezio Bosso, nella giornata di oggi, 15 maggio, la campagna “@scATTIdicura” è stata messa online, e si può seguire sul canale Instagram dedicato (a questo link), ma anche sulla pagina Facebook (nell’album pubblicato a quest’altro link) e sul sito di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna (nell’apposita sezione dedicata aз caregiver). Curatrici dell’iniziativa sono state Anna Baldini, Rossana Di Renzo e Marilena Vimercati, ma hanno collaborato anche Martina Belluto (Città metropolitana di Bologna), Giovanna Cosenza (Dipartimento delle Arti, Università di Bologna), Fulvio Lonati (Presidente di APRIRE – Assistenza Primaria in Rete – Salute a Km0), Elisabetta Mandrioli (Istituzione G.F. Minguzzi), e Luca Negrogno (Istituzione G.F. Minguzzi).
Associazioni, professionistз, cittadinз hanno narrato le attività, i gesti e i luoghi della cura attraverso un diverso strumento di comunicazione, la fotografia, che offre un punto di vista inedito e nuovo rispetto ai contesti in cui la cura si esplica.
Quasi un centinaio le fotografie inviate, in bianco e nero e a colori, tutte accolte non tanto per la tecnica di esecuzione quanto per i messaggi che propongono narrando una quotidianità caratterizzata da pratiche di cura, gesti, relazioni, socialità e creatività.
Le foto ci ricordano però che la cura è fatica, preoccupazione ma anche coraggio e gioia.
Il gruppo di espertз, composto da professionistз di più provenienze culturali (comunicazione, antropologia, psicologia, sociologia…) e quindi portatorз di sguardi diversi ha condiviso una metodologia di lavoro e assemblato le foto dando origine a un racconto corale che sarà raccolto in un book.
Con le foto, organizzate in sequenze, sono stati realizzati strumenti da trasmettere sui social più diffusi.
I Soggetti promotori invitano a seguire lo svolgimento dell’iniziativa per conoscere le pratiche di cura quotidiane che le foto protagoniste della campagna raccontano.
La campagna non è conclusa: chi vuole può ancora partecipare inviando esperienze, riflessioni, emozioni e parole all’indirizzo e-mail scattidicura@cittadinanzattiva-er.it, contribuendo così a delineare ulteriormente un’idea condivisa di cura che non può e non deve essere “un affare di famiglia“.
«Insieme, come sempre, si crea “valore aggiunto” ma soprattutto solidarietà e vicinanza a chi sta lottando per ottenere una legge per essere riconosciutз», è il messaggio conclusivo. (S.L.)
Per informazioni: scattidicura@cittadinanzattiva-er.it
* In questo testo si fa uso dello schwa (ə) per il singolare e dello schwa lungo (з) per il plurale in luogo delle desinenze femminili e maschili comunemente utilizzate quando ci si riferisce alle persone. Si tratta di un tentativo sperimentale finalizzato a promuovere l’impiego di un linguaggio inclusivo dei generi femminile, maschile e non binario (per approfondire si veda: Un linguaggio accessibile e inclusivo delle differenze tra i generi).
Vedi anche:
Cittadinanzattiva Emilia-Romagna.
CrAMC – Coordinamento regionale delle Associazioni di Malati Cronici e Rari.
Sezione dedicata aз caregiver nel sito di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna.
La cura non è un affare di famiglia, pagina del sito di Cittadinanzattiva.
“@scATTIdicura”, una bella campagna per promuovere una nuova idea di caregiving, «Informare un’h», 26 marzo 2024.
Ultimo aggiornamento il 16 Maggio 2024 da Simona