Al via oggi, 26 luglio, per la sesta volta sul Danubio, la regata inclusiva 2024 del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, un’Associazione affiliata alla Federazione Italiana Canottaggio. L’iniziata ha ottenuto il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. Sulle imbarcazioni, oltre alle atlete e agli atleti Master dell’Associazione, anche atlete e atleti con disabilità italiani, austriaci e tedeschi, con i loro accompagnatori.
Come anticipato nei giorni scorsi (se ne legga a questo link), da oggi, venerdì 26 luglio, barche in acqua per le sei tappe in sei giorni della “Discesa a remi del Danubio da Schlögen a Vienna”, con partenza da Schlögen per toccare poi uno dopo l’altro i traguardi di Linz, Grein, Melk, Dürnstein, Tülln e infine Vienna, per un tratto lungo 254 chilometri, da percorrere vogando. All’iniziativa, che ha ottenuto il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, parteciperanno le atlete e gli atleti Master del CC3Ponti, ma anche atlete e atleti con disabilità italiani, austriaci e tedeschi, con i rispettivi accompagnatori, e con il supporto dei tecnici dello staff.
A questa sesta edizione atleti e atlete con cecità o ipovisione e un’atleta che ha perso l’uso delle gambe concorrono a comporre i 4 equipaggi in barche da 8 con (imbarcazioni con otto atleti a bordo, più un timoniere). Solidarietà reciproca e sano agonismo stanno determinando una crescita delle adesioni a questo sport, che a Federazione Italiana Canottaggio (FIC) quantifica 55.000 tesserati per il canottaggio e in 1.000 per il pararowing.
A prendere parte alla sesta edizione della “Discesa” come membri dello staff saranno Riccardo Dezi, Giulia Benigni, Antonio Schettino e Catalin Blaj. Tra gli atleti con disabilità che andranno ad affiancare a bordo la compagine Master del CC3Ponti, ci sono Nathalie Podda e Gerarld Ziniel con i loro accompagnatori dal Donauhort Ruderverein di Vienna, Ramona Gelber dalla Germania, Marco Carapacchio e Daniela De Blasis, timoniera, dal Pararowing del circolo romano.
L’arrivo a Vienna sancirà, se tutto andrà come deve andare, l’esito positivo della sfida che anche quest’anno queste atlete e questi atleti hanno voluto affrontare, e che si sostanzia non solo dell’eterogeneità degli equipaggi, ma anche della difficoltà di navigazione di un grande fiume come il Danubio, per dimostrare, una volta di più, la forza del loro assieme. Che si è costruito nel tempo certamente, negli allenamenti quotidiani, ma che poi nella “Discesa a remi del Danubio” si riveste, edizione dopo edizione, di quel qualcosa in più che tutte le sfide portano con sé. (S.L.)
Per informazioni: Ufficio stampa CC3Ponti e-mail: dianadaneluz410@gmail.com
Vedi anche:
Sul Danubio una regata inclusiva delle persone con disabilità, «Informare un’h», 22 luglio 2024.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2024 da Simona