In vista della Giornata mondiale della Sindrome di Down, che ricorre il 21 marzo, l’Associazione Italiana Persone Down ha inaugurato una campagna social nella quale, ogni giorno, viene presentato un volto e la sua storia d’inclusione per mostrare che in ciò non vi è «Niente di straordinario, l’inclusione si può vivere ogni giorno».
In vista della Giornata mondiale della sindrome di Down, che ricorre il 21 marzo, l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) ha inaugurato una campagna social nella quale, ogni giorno, viene presentato un volto e la sua storia d’inclusione per mostrare che in ciò non vi è «Niente di straordinario, l’inclusione si può vivere ogni giorno».
«L’inclusione è quella che si vive ogni giorno», spiegano dall’Associazione nel rilanciare «Inclusion means…» (Inclusione significa…) il tema scelto per la Giornata mondiale della Sindrome di Down 2022. E proprio perché l’inclusione non sia un evento, ma la quotidianità, dall’11 marzo e per dieci giorni l’Associazione presenterà volti e storie di ragazzi e ragazze, uomini e donne che raccontano e testimoniano cosa sia per loro l’inclusione. Ogni giorno, sui canali Facebook, Instagram e Twitter, oltre che sul sito, si apre una “finestra” sulla vita di un ragazzo o di una ragazza, di un uomo o di una donna: una fotografia, una frase e poi, sul sito, il racconto completo dell’inclusione vissuta nel quotidiano.
A inaugurare la “galleria di storie” è stata Marilenia, che sente l’inclusione nelle note cantate insieme al suo coro Manos Blancas di Bari, con il quale ha cantato anche a Montecitorio (qui il filmato del coro che canta Blowin’ in the Wind). Poi c’è stato Diego, “zio Poldo” per i suoi nipotini, di cui si prende cura e con cui ama trascorrere il tempo. Quindi è stata la volta di Chiara, campionessa di pallacanestro della Nazionale Italiana di atleti con sindrome di Down, nota per aver cantato l’inno di Mameli in LIS (lingua dei segni italiana) e aver ricevuto per questo una laurea honoris causa in Economia e Tecnica della Comunicazione. Ci sono poi Mariopio, che con gli scout ha imparato a cavarsela in ogni circostanza. E Mattia, che a dicembre ha firmato il suo contratto a tempo indeterminato come cuoco per Lagardère.
E conosceremo, ancora, Flavia, Lucrezia,Veronica, i ragazzi de “I Circoli” di Roma e la coppia di fidanzati, Emanuele e Moira, tra i protagonisti del recente docufilm di Christian Angeli “Come una vera coppia”.
Insomma, queste 10 persone con sindrome di Down, attraverso le loro storie permetteranno di conoscere qualcosa delle loro vite, per scoprire come si realizza, quotidianamente, l’inclusione e che significato ha, concretamente, per loro. «Non vogliamo che il 21 marzo sia solo una ricorrenza o che si parli di inclusione solo per un giorno – chiariscono dall’Associazione – L’inclusione è quella che si può realizzare nel quotidiano: in famiglia, a scuola, con gli amici e naturalmente sul luogo di lavoro. In Italia ci siamo lasciati alle spalle le scuole speciali ed è stato un grande traguardo: ci ha insegnato a convivere partendo dai banchi di scuola. Ora, iniziamo a vedere lavoratori con sindrome di Down in diversi settori. Non è sempre tutto facile, bisogna volerlo e lavorare per questo, ma si può fare! Da oltre 40 anni ci impegniamo perché questi obiettivi diventino conquista della nostra società: continuiamo a farlo, ogni giorno, nelle nostre 56 sezioni in tutta Italia. L’inclusione si fa così, giorno dopo giorno, nei diversi luoghi e contesti che abitiamo». (S.L.)
La campagna di comunicazione è stata realizzata con il sostegno di Lagardère Travel Retail e la collaborazione di Agesci e dell’Accademia Italiana Arte Moda e Design.
Fonte: comunicato AIPD.
Per informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.
Vedi anche:
AIPD – Associazione Italiana Persone Down.
Ultimo aggiornamento il 15 Marzo 2022 da Simona