Lo scorso 14 luglio l’UDI Nazionale (Unione Donne in Italia) ha deliberato la propria adesione al “Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità”, si tratta senza dubbio di un fatto di grande rilevanza politica e di un passaggio necessario affinché la variabile della disabilità venga integrata con quella del genere nelle rivendicazioni portate avanti da tutte le donne.
Ricordiamo con piacere quando, nel novembre 2017, rendemmo noto come l’UDI Catania (Unione Donne in Italia) fosse una dei primi enti ad aderire al Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Fu un’adesione convinta che è diventata parte integrante del lavoro politico della sezione catanese, come ben dimostra l’azione di “Sostegno al 2° Manifesto delle Donne e delle Ragazze disabili” inserita nell’ambito di “8 mesi stop femminicidio”, una manifestazione contro la violenza di genere promossa proprio dall’UDI Catania, che quest’anno ha come filo conduttore l’importante tema de “La dimensione del rischio nella vita delle donne” (chi vuole approfondire, può farlo a questo link).
Oggi, con altrettanto piacere, comunichiamo che «il Coordinamento Nazionale, organo direttivo dell’UDI-Unione Donne in Italia, in occasione della riunione del 14 luglio 2018 ha deliberato la propria adesione al Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità, condividendone appieno i contenuti che si conciliano interamente con gli obiettivi del nostro statuto nazionale», ce ne dà notizia Giulia Potenza, responsabile nazionale UDI.
Costituitasi nel 1944-45 dai gruppi di difesa delle donne, l’UDI è una delle più importanti associazioni di riferimento per il movimento femminile e femminista italiano, e la sua adesione al Secondo Manifesto costituisce senza dubbio un fatto di grande rilevanza politica ed un passaggio necessario affinché la variabile della disabilità venga integrata con quella del genere nelle rivendicazioni portate avanti da tutte le donne. Ci sarà da lavorare e da inventare percorsi, perché qui in Italia non esiste un movimento delle donne con disabilità, nel senso proprio del termine. Ma le donne (tutte) sono abituate alle sfide, e costruire una società inclusiva è un obiettivo condiviso sia dai movimenti delle donne, sia da quelli delle persone con disabilità.
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Estremi della pubblicazione:
Forum Europeo sulla Disabilità, Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Uno strumento per attivisti e politici, adottato a Budapest il 28-29 maggio 2011 dall’Assemblea Generale del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF) in seguito ad una proposta del Comitato delle Donne dell’EDF, approvato dalla Lobby Europea delle Donne, revisione realizzata alla luce della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità, versione in lingua italiana approvata dal Forum Europeo sulla Disabilità, traduzione a cura di Simona Lancioni e Mara Ruele, Peccioli (PI), Informare un’h, 2017, p. 70, in formato pdf.
Esso è disponibile che in versione facile da leggere (qui la presentazione).
Per approfondire:
La dimensione del rischio nella vita delle donne con disabilità, «Informare un’h», 25 settembre 2018.
L’UDI Catania aderisce al Secondo Manifesto europeo delle donne con disabilità, «Informare un’h», 7 novembre 2017.
Simona Lancioni, Come e perché ratificare il Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità, «Informare un’h», 27 novembre 2017.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Tutto sul Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Ultimo aggiornamento: 22 ottobre 2018
Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2018 da Simona