di Daniela Pestarino*
Questa volta a intervenire nel dibattito che si è generato a causa del rinvio di un anno della completa applicazione del Decreto Legislativo 62/2024, attuativo della Legge Delega 227/2021 in materia di disabilità, è Daniela Pestarino, insegnante del liceo “Umberto Eco” di Alessandria e docente a contratto nel corso di specializzazione per le attività di sostegno presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

In un libro recente Gherardo Colombo [ex magistrato e giurista, N.d.R.] mette in luce una realtà scomoda e drammaticamente attuale: l’articolo 2 della nostra Costituzione, che dovrebbe sancire il riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo, di fatto non trova applicazione per alcune persone. Tra queste: “gli immigrati irregolari o in attesa di regolarizzazione, i poveri, i detenuti e le persone con disabilità”. (Gherardo Colombo, Anticostituzione, Garzanti, 2023).
Il diritto, dunque, sembra essere riconosciuto in modo selettivo, con una frattura evidente tra il principio costituzionale e la realtà delle politiche attuate.
Un caso emblematico di questa “discriminazione istituzionalizzata” è il rinvio di un anno dell’applicazione, su tutto il territorio nazionale, del Decreto Legislativo 62/2024, attuativo della Legge Delega 227/2021 in materia di disabilità.
Ma perché emblematico?
Come tutti, le persone con disabilità si aspettano che la loro vita sia il più possibile interessante, divertente e serena.
Come tutti, le persone con disabilità hanno sogni e desideri.
Come tutti, le persone con disabilità hanno bisogno di sostegni.
E per partecipare al mondo di tutti, indipendentemente dalle caratteristiche, le persone con disabilità hanno il diritto di pretendere un progetto di vita, personalizzato e partecipato
Ecco, l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 62/2024, se non fosse stata rimandata, avrebbe potuto rappresentare l’esigibilità di questo progetto di vita, che non si può rinchiudere – così com’è adesso – dentro un esperimento, per alcuni sì e per altri no, perché altrimenti diventa appunto una “discriminazione istituzionalizzata” e smette di far parte dei diritti inviolabili riconosciuti – non concessi – dalla Costituzione e richiamati dalla Legge 18/2009 (la Legge con cui il nostro Stato ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità).
L’articolo 2 della Costituzione non si ferma ai diritti, ma richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà e proprio a questi vorrei fare appello, rilanciando il comunicato congiunto di PERSONE (Coordinamento nazionale contro la discriminazione delle persone con disabilità), del Movimento antiabilista e dell’UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) [si riferisce al testo “Adesso basta! Senza Riforma sulla disabilità non c’è futuro”, pubblicato al 20 febbraio 2025, e disponibile a questo link, N.d.R.]. Diffondiamolo quanto più possibile per dire che non è più tempo di allargare o restringere i diritti delle persone in relazione alle caratteristiche personali; il diritto ad un progetto di vita deve diventare universale. “Adesso basta!”
* Insegnante del liceo “Umberto Eco” di Alessandria e docente a contratto nel corso di specializzazione per le attività di sostegno presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.
Di seguito i testi pubblicati dal Centro Informare un’h sul rinvio dell’applicazione della Riforma sulla disabilità.
- Ciro Tarantino, Il gioco del silenzio, 19 febbraio 2025.
- Comunicato congiunto di PERSONE (Coordinamento nazionale contro la discriminazione delle persone con disabilità), Movimento antiabilista e UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale), Adesso basta! Senza Riforma sulla disabilità non c’è futuro, 20 febbraio 2025.
- Cecilia Marchisio, Chi ha paura dei progetti personalizzati?, 20 febbraio 2025.
- Giampiero Griffo, Le voci dei diritti, 21 febbraio 2025.
- Simona Lancioni, Il rinvio dell’attuazione della Riforma sulla disabilità e il conflitto di interessi, 23 febbraio 2025.
- Natascia Curto, Il rinvio della Riforma sulla disabilità e l’esistente da salvaguardare, 24 febbraio 2025.
- Il comunicato “Adesso basta! Senza Riforma sulla disabilità non c’è futuro” ora in linguaggio facile da leggere, 26 febbraio 2025.
- PERSONE (Coordinamento nazionale contro la discriminazione delle persone con disabilità), Il rinvio dell’attuazione della Riforma della disabilità e il “nuovo stabilizzatore d’umore”, 26 febbraio 2025.
- Salvatore Nocera, «Non ho parlato a nome della FISH», Nocera risponde al Coordinamento PERSONE, 27 febbraio 2025.
- Samuele Pigoni, L’elefante nella stanza: il Terzo Settore interviene sul rinvio della Riforma della disabilità, 28 febbraio 2025.
- Il comunicato “Adesso basta!” è ora disponibile in comunicazione aumentativa alternativa (CAA), 1° marzo 2025.
- Non è più tempo di allargare o restringere i diritti in base alle caratteristiche personali, 3 marzo 2025.
Ultimo aggiornamento il 3 Marzo 2025 da Simona