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Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace, e la protezione delle persone con disabilità in guerra

Il prossimo 11 agosto si terrà ad Ascea, in provincia di Salerno, un importante incontro dal titolo “Il volto della pace – La protezione delle persone con disabilità in guerra”, a cui prenderà parte Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018. Ginecologo da anni al fianco delle vittime di stupro, Mukwege nel corso della sua carriera ha curato più di 50mila donne e bambine nella Repubblica Democratica del Congo. L’evento è organizzato dall’Associazione DPI Italia, il Movimento per la Vita Indipendente delle persone con disabilità Campania e l’Associazione Radici Eleatiche. Saranno coinvolte figure istituzionali e dell’associazionismo.

Il banner dell’incontro “Il volto della pace – La protezione delle persone con disabilità in guerra”, a cui prenderà parte Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018.

DPI Italia (Disabled People’s International), il MO.VI.CA APS (Movimento per la Vita Indipendente delle persone con disabilità Campania) e l’Associazione Culturale Radici Eleatiche, in collaborazione con il Comune di Ascea (in provincia di Salerno), e con il patrocinio della Diocesi di Vallo della Lucania, accoglieranno, domenica 11 agosto 2024, ad Ascea, presso la Fondazione Alario – per Elea-Velia (Viale Parmenide – frazione Marina), Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018, in un incontro dal titolo “Il volto della pace – La protezione delle persone con disabilità in guerra”.

Ginecologo da anni al fianco delle vittime di stupro, Mukwege nel corso della sua carriera ha curato più di 50mila donne e bambine nella Repubblica Democratica del Congo, un Paese martoriato dalla guerra in cui la violenza sessuale è utilizzata come “arma”. Mukwege ha anche fondato il Panzi Hospital di Bukavu, una struttura che soccorre donne che quotidianamente subiscono violenze sessuali. Nonostante le minacce subite dai gruppi armati del Paese, il Premio Nobel continua instancabilmente a impegnarsi nell’assistenza di queste persone che vivono un trauma fisico, morale e psicologico. Mukwege, però, non si limita solo alle cure e al supporto medico, ma ha avviato un vero e proprio dibattito – nel suo Paese e all’estero – per porre fine alle violenze che ormai da 30 interessano il Congo, un territorio ricco di risorse primarie contese dalle potenze mondiali.

Nel 2018 Denis Mukwege ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace insieme a Nadia Murad con la seguente motivazione: «per i loro sforzi volti a porre fine all’uso della violenza sessuale come arma di guerra e conflitto armato». «La sua presenza nella nostra comunità ci riempie d’orgoglio, perché è un uomo straordinario che ha dedicato la sua vita alla giustizia e alla dignità umana», commentano dall’Organizzazione dell’evento.

L’incontro, che sarà moderato da Maria Teresa Scarpa (sindaca del Comune di Gioi, nel Cilento), inizierà alle ore 19 con i saluti istituzionali di Stefano Sansone, sindaco di Ascea, Marcello D’Aiuto, presidente della Fondazione Alario, Adriano Giuda, referente dell’équipe Pastorale Sociale – Settore Giustizia e Pace, e Tommaso di Napoli, governatore Lions International – Distretto 108 Ya. A seguire interverranno: Giampiero Griffo, membro del consiglio mondiale di DPI (Disabled People’s International), Maria Rosaria Duraccio, presidente di DPI Italia, Mario D’Angiolillo, presidente dell’Associazione Radici Eleatiche, Vincenzo Pizza, delegato alla Cultura del Comune di Ascea, Dino Angelaccio, presidente di ITRIA (Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili), e Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. (S.L.)

 

 

Ringraziamo Giampiero Griffo per la segnalazione.

 

 

Ultimo aggiornamento il 9 Agosto 2024 da Simona