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Come far crescere in modo intelligente una nuova cultura sulla disabilità

“La cultura della disabilità nel mondo giovanile”: bello il titolo, bella e utile l’iniziativa promossa dalla UILDM di Sassari “Andrea Cau” (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), sotto forma di un premio destinato agli studenti e alle studentesse delle penultime classi di due Istituti Superiori della città sarda, il Liceo Scientifico Giovanni Spano e il Polo Tecnico DeVilla, per i loro elaborati dedicati ai temi della disabilità e dell’inclusione sociale.*

Foto di gruppo per “premiati e premiatori” dell’iniziativa promossa dalla UILDM di Sassari.

La cultura della disabilità nel mondo giovanile: bello il titolo, bella e utile l’iniziativa promossa dalla UILDM di Sassari “Andrea Cau” (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), sotto forma di un premio destinato agli studenti e alle studentesse delle penultime classi di due Istituti Superiori della città sarda, il Liceo Scientifico Giovanni Spano e il Polo Tecnico DeVilla.
«Obiettivo primario dell’iniziativa – si era scritto in fase di presentazione – è coinvolgere attivamente gli studenti e le studentesse nella promozione di cambiamenti significativi all’interno della società, al fine di diffondere una maggiore comprensione del concetto di vita con disabilità. Si mira in sostanza a creare un effetto positivo che influenzi non solo i coetanei, ma l’intera comunità, seguendo un approccio di circolarità virtuosa. Si intende inoltre sviluppare anche le capacità analitiche di studenti e studentesse riguardo alla questione della vivibilità inclusiva all’interno della città, comprendendo le sfide e le barriere che le persone con disabilità affrontano quotidianamente nel loro percorso di vita. Il tutto tramite la rappresentazione di lavori letterari, pittorici, grafici o fotografica, ruotanti segnatamente intorno ai temi della disabilità e/o dell’inclusione sociale».

Il percorso dell’iniziativa è stato articolato: dalla scelta delle scuole in base alla loro disponibilità, agli incontri con gli insegnanti indicati dalle dirigenti, fino quindi alla scelta delle classi. I volontari della UILDM di Sassari hanno quindi convolto studenti e studentesse in un percorso educativo con la collaborazione dei docenti referenti, attraverso la condivisione di esperienze dirette e filmati, oltreché con un incontro preparatorio tenuto da Francesca Arcadu, vicepresidente dell’Associazione, insieme ad Alberto Merler, sociologo dell’Università di Sassari e alla presidente dell’Associazione stessa Gigliola Serra. Quindi, il 10 maggio scorso, l’evento di premiazione all’Auditorio del Polo Tecnico De Villa, con grande partecipazione di un pubblico entusiasta.

«I premi – sottolineano dall’Associazione sarda – sono stati assegnati agli studenti e ai gruppi classe che maggiormente si sono distinti con i loro lavori. Abbiamo trascorso una mattinata di condivisione e arricchimento che ha riempito di gioia e sorrisi tutti i partecipanti». Ed è proprio con iniziative come questa, aggiungiamo, rivolgendosi cioè direttamente alle scuole e facendolo in modo agile e intelligente, che realmente si può far crescere una nuova cultura sulla disabilità nei confronti delle nuove generazioni. (Stefano Borgato)

Per ulteriori informazioni e approfondimentiuildmsassari@tiscali.it.

 

* Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Vedi anche:

UILDM di Sassari (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).

 

Ultimo aggiornamento il 15 Maggio 2024 da Simona