«Investire in accessibilità è investire sulla crescita del Paese»: lo hanno dichiarato i ministri Garavaglia (Turismo) e Stefani (Disabilità), presentando il Decreto Interministeriale che stabilisce le modalità di accesso e fruizione al Fondo previsto dalla Legge di Bilancio per il 2022 a sostegno dell’accessibilità delle strutture turistiche, che si avvale di una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.*
Come anticipato anche da testate come «Superando.it», il ministro del Turismo Massimo Garavaglia e la ministra per le Disabilità Erika Stefani hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, il Decreto Interministeriale che stabilisce le modalità di accesso e fruizione al Fondo previsto dalla Legge di Bilancio per il 2022 (Legge 234/21) a sostegno dell’accessibilità delle strutture turistiche, che si avvale di una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
«Tali risorse – ha dichiarato per l’occasione il ministro Garavaglia – si affiancano a quelle già disposte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in favore della sostenibilità dell’offerta turistica nazionale. Si tratta anche in questo caso di un supporto messo in campo dal Governo in favore dell’effettiva transizione di un settore nevralgico del Paese verso quegli obiettivi di sostenibilità sociale che l’Agenda ONU 2030 identifica chiaramente. Questi altri obiettivi di sostenibilità, infatti, concetto associato comunemente ai soli scopi di natura ambientale, sono insiti nell’evidente fine sociale di questo provvedimento, che favorisce finalmente lo sviluppo di strutture in grado di ospitare un target cui, per troppi anni e gravemente, è stato negato il diritto di poter godere di una recezione adeguata».
«Finanziando la certificazione di tutte le strutture imprenditoriali che decidono di investire nell’adeguarsi in favore dei turisti con bisogni speciali – ha aggiunto – diamo un segnale importante, perché avere la certificazione è diverso dall’essere semplicemente a norma. La mappatura delle strutture idonee ad accogliere le persone con disabilità farà dunque crescere nell’insieme la forza del Sistema Paese, se è vero che ciò produrrà anche un significativo valore aggiunto al settore turistico nazionale, favorendone diversificazione, capacità di penetrazione e quindi l’opportunità di poter attingere a un bacino potenziale significativamente più ampio. Si tratta pertanto di un provvedimento che favorirà un aumento del Prodotto Interno Lordo, sia per gli investimenti che saranno implementati dagli operatori del settore, sia per i correlati effetti in termini di aumento del livello di domanda turistica che gli stessi saranno in grado di produrre già nell’immediato».
«Il percorso che stiamo tracciando oggi – ha affermato dal canto suo la ministra Stefani – è importante. Noi dobbiamo per un verso stimolare la nostra società affinché sia più inclusiva nei confronti delle persone con disabilità, dall’altro dobbiamo pubblicizzare le iniziative già volte all’inclusione, per far comprendere che il turismo accessibile non è beneficenza da parte di chi fornisce un servizio, ma rappresenta una grande opportunità di investimento. Con questo provvedimento, quindi, abbiamo predisposto un sistema per far sì che vi sia un portale dove le strutture accessibili siano anche rintracciabili, per disegnare la panoramica di un Paese che crea una vera offerta turistica, mettendo a disposizione dei servizi per tutti. Da una parte, dunque, individuiamo i criteri per valutare quali sono le strutture accessibili e quali no, dall’altra creiamo anche un’offerta turistica ben definita». (Stefano Borgato)
* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
Ultimo aggiornamento il 21 Aprile 2022 da Simona