È stato pubblicato il bando per partecipare alla 6a edizione di “Uno Sguardo Raro – the Rare Disease International Film Festival”, il festival di cinema internazionale sul tema delle malattie rare 2021. Quattro le categorie in gara: cortometraggi italiani, cortometraggi internazionali, cortometraggi di animazione e documentari. Il termine ultimo per partecipare alla selezione è il 15 maggio 2021.
È stato pubblicato il bando per partecipare alla 6a edizione di “Uno Sguardo Raro – the Rare Disease International Film Festival”, il festival di cinema internazionale sul tema delle malattie rare 2021. Esso il primo e unico festival cinematografico sul tema delle malattie rare a livello europeo. Il festival seleziona e promuove le migliori opere video sul tema delle malattie rare, dell’inclusione sociale e della diversità.
Termine ultimo per partecipare alla selezione è il 15 maggio 2021. Il bando di concorso del Festival è disponibile sul sito del Festival, oltre che sulla piattaforma Filmfreeway. Queste le quattro categorie in gara: cortometraggi italiani, cortometraggi internazionali, cortometraggi di animazione (della durata massima di 15 minuti) e documentari (di massimo 20 minuti). A queste corrispondono altrettanti premi in denaro (500 euro): Miglior Cortometraggio Italiano, Miglior Cortometraggio Internazionale, Miglior Cortometraggio di Animazione, Miglior Documentario.
Quest’anno Uno Sguardo Raro cambia date e si svolgerà dal 4 al 10 ottobre. Scelta che ci allontana dalla Giornata delle Malattie Rare di febbraio, a cui il Festival rimane idealmente collegato, per continuare a parlare dei temi legati alla comunità dei pazienti affetti da patologie rare, complesse, croniche ed invalidanti anche in un altro periodo dell’anno.
Protagonisti di Uno Sguardo Raro, infatti, sono sempre cortometraggi che raccontano storie di persone extra-ordinarie per continuare a sensibilizzare il pubblico sul tema delle malattie rare attraverso il linguaggio universale e immediato del cinema. Una giuria tecnica lavorerà alla preselezione delle opere tenendo conto della aderenza ai temi proposti, della qualità narrativa, di quella tecnica e della capacità divulgativa. L’ultima parola sarà della giuria di qualità, formata da professionisti del cinema e della televisione insieme a membri della comunità dei malati rari, del mondo della comunicazione, della sanità e dell’Istruzione, presieduta per il terzo anno da Gianmarco Tognazzi, che selezionerà i finalisti per ogni categoria dalla short list della giuria tecnica.
Oltre ai premi principali sono previsti diversi premi speciali, tra i quali: il Premio USR-HEYOKA dedicato a quelle opere che metteranno in luce, in particolare, temi quali l’empatia, la diversa abilità, la tenacia e la resilienza selezionate dalla giuria degli “Heyoka” della community di Ability Channel; il Premio Giuria Popolare decretato dalle votazioni del pubblico, più altri legati a categorie speciali come il Premio USR-FERPI e quello USR – PA Social. I corti finalisti saranno visibili on-line sulla piattaforma streaming unosguardoraro.tv 2 settimane prima della Cerimonia di Premiazione a chi si registrerà per votare le opere.
Uno degli obiettivi principali di Uno Sguardo Raro RDIFF è quello di far comprendere che le differenze sono solo negli occhi di chi guarda: i bisogni, i desideri, i sogni appartengono a tutti, al di là delle diverse possibilità o disabilità. La magia del Cinema è quella di mettere in luce il valore della persona sopra a quello della malattia che, spesso purtroppo, è l’unico aspetto che risalta negli occhi di chi guarda. Il Festival è nato per far sentire meno isolato chi vive le difficoltà di una malattia rara o disabilitante raccontando le loro storie attraverso il caleidoscopio delle emozioni, ma vuole anche donare un nuovo sguardo, uno sguardo raro per l’appunto, a chi dall’esterno percepisce solo l’aspetto della malattia o della limitazione.
«Ci auguriamo – dice Claudia Crisafio, attrice, autrice e co-fondatrice di Uno Sguardo Raro insieme a Serena Bartezzati, donna con una malattia rara e professionista della comunicazione, – che i giovani registi siano ispirati dal nostro evento ad esplorare la comunità dei rari e di chi convive con una disabilità per contribuire a creare una società più aperta ed inclusiva.» L’idea di creare il Festival si deve proprio all’incontro di queste due donne che hanno fatto propria una convinzione di Ingmar Bergman: «Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima.»
Collaborano alla realizzazione del festival partner pubblici e privati, nazionali ed internazionali, del mondo delle malattie rare, della disabilità, dello spettacolo, della cultura cinematografica, della Sanità e dell’Istruzione in una fattiva e feconda rete di collaborazione.
Si definisce RARA una malattia che colpisce meno di 5 persone su 10.000. Le patologie rarissime ne colpiscono meno di una su un milione. Ma sono rare le malattie, non i/le pazienti. Infatti, secondo le stime, le persone interessate sarebbero oltre il milione e mezzo in Italia e 30 milioni in Europa.
Macchina organizzativa del Festival è l’associazione “Nove Produzioni”, libera associazione di fatto, apartitica e apolitica e senza scopo di lucro, fondata dalla presidente Claudia Crisafio nel 2017 con il sostegno di soci appartenenti al mondo del cinema e alla comunità dei malati rari, per organizzare la manifestazione cinematografica Uno Sguardo Raro. (S.L.)
Per informazioni: serena.bartezzati@unosguardoraro.org, telefono: 346 955 4495 .
Per approfondire:
Sito del festival “Uno Sguardo Raro”.
Ultimo aggiornamento il 7 Aprile 2021 da Simona