Così viene definito il nuovo Centro Clinico NEMO di Napoli dalla comunità neuromuscolare italiana che lo ha voluto (innanzitutto le Associazioni AISLA, Famiglie SMA e UILDM) e che ne ha accolto con soddisfazione l’incontro inaugurale dei giorni scorsi. Quinto Centro NEMO a sorgere, dopo quelli di Milano, Messina, Roma e Arenzano, quello di Napoli sarà pienamente operativo dai prossimi mesi, con un reparto multidisciplinare che prenderà in carico pazienti e famiglie in un percorso di cura completo, basato sulle elevate competenze, senza però mai dimenticare l’aspetto umano. *
Nei giorni scorsi sono stati consegnati gli spazi destinati a ospitare il Centro Clinico NEMO di Napoli, frutto di un accordo di sperimentazione gestionale pubblico-privato, sottoscritto all’inizio dello scorso anno, tra la Fondazione Serena, ente gestore dei vari Centri NEMO, la Regione Campania e l’Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli,. La struttura sorgerà presso l’Ospedale Monaldi e costituirà la sede del quinto Centro NEMO, in aggiunta a quelli di Milano, Messina, Roma e Arenzano (Genova).
Nel dettaglio, NEMO Napoli si prenderà cura di quasi duemila persone all’anno, dal momento del ricovero fino al loro rientro a casa. Pazienti adulti e pediatrici, che convivono con malattie neuromuscolari (distrofie, SMA-atrofie muscolari spinali) o con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), provenienti dal territorio campano e dalle Regioni vicine.
Espressione della comunità neuromuscolare italiana, ovvero di AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), Famiglie SMA (Associazione Genitori per la Ricerca sull’Atrofia Muscolare Spinale) e UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), queste ultime organizzazioni dichiarano a una voce la grande soddisfazione per questo risultato, definito come «un’eccellenza multidisciplinare per le malattie neuromuscolari in Campania».
L’incontro inaugurale ha rappresentato anche un’opportunità di confronto su come la collaborazione tra l’Istituzione, il Terzo Settore e la Comunità dei pazienti sia capace di risposte resilienti al bisogno di cura.
Vi hanno partecipato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Alberto Fontana, presidente dei Centro Clinici NEMO, Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fondazione Telethon, Massimo Mauro, presidente dell’AISLA, Daniela Lauro, presidente di Famiglie SMA e Marco Rasconi, presidente della UILDM. Non hanno fatto mancare il loro saluto nemmeno Andrea Ballabio, direttore del TIGEM, l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli-Napoli e Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il SUD.
Il Centro NEMO Napoli è dotato di 23 camere di degenza, 3 camere per i day hospital, una sala medica, 3 ambulatori specialistici, una sala per l’accoglienza, una palestra, 2 aree relax, una sala colloqui e una spazio riunioni. «Il tutto – spiegano gli attori coinvolti – è frutto di un sostanziale intervento di ristrutturazione, iniziato nell’ottobre dello scorso anno, che rende evidente l’attenzione verso l’umanizzazione degli spazi ospedalieri, con l’obiettivo di far vivere in modo sereno l’esperienza del ricovero e supportare le difficoltà del periodo della degenza. Ne sono un esempio gli ampi balconi delle camere, dedicati all’ortoterapia e la scelta di porre al centro del reparto un’“area bimbi” dedicata all’accoglienza dei più piccoli».
I prossimi mesi saranno finalizzati alla costituzione del team multidisciplinare di professionisti, specializzato nella presa in carico delle malattie neuromuscolari, cosicché da ottobre il Centro potrà iniziare le prestazioni di cura in regime convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, senza oneri a carico dei pazienti.
«La giornata di oggi – ha dichiarato Alberto Fontana in occasione dell’incontro inaugurale – ha segnato il valore dell’impegno di una comunità che ha continuato a credere nella possibilità di realizzare il sogno. La sinergia con la Regione Campania e con l’Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli ha portato infatti a costruire la “casa” che presto accoglierà le persone con malattie neuromuscolari del territorio. Ringrazio quindi di cuore tutti coloro che hanno donato sostegno, professionalità, fatica e passione, per dare vita a questo Centro, con la consapevolezza che solo insieme possiamo continuare a dare risposte concrete al bisogno di cura di chi è affetto da queste patologie».
«Vedere il Centro NEMO Napoli prendere forma – ha sottolineato dal canto suo Maurizio Di Mauro – ci riempie di orgoglio e di emozione. Sono stati mesi intensi, ma siamo riusciti ad andare avanti e a completare i lavori di un reparto che sarà un fiore all’occhiello nei percorsi di cura e di assistenza dei pazienti affetti da patologie neuromuscolari. Voglio anch’io ringraziare tutti quelli che hanno lavorato senza sosta a questo progetto e che ci hanno creduto e continuano a crederci. Un reparto multidisciplinare che prende in carico il paziente e la famiglia in un percorso di cura completo, che avrà come cardine le elevate competenze, senza mai dimenticare l’aspetto umano e che rappresenta il futuro dell’assistenza ospedaliera». (Stefano Borgato)
* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti, per gentile concessione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Michela Rossetti (gdgpress@gmail.com).
Vedi anche:
NEMO (NeuroMuscular Omnicentre)
Ultimo aggiornamento il 7 Luglio 2020 da Simona