Sono passati quasi otto anni da quando venne pubblicato il DPCM del 2017 che ha ridefinito e aggiornato i livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, senza che si riesca a perfezionarne l’attuazione. Ora il Ministero della Salute ha trasmesso alle Regioni una nuova versione del cosiddetto “Decreto Tariffe”, sperando che questa volta riescano ad approvarlo. Il tutto accade mentre Cittadinanzattiva, insieme ad altre venti organizzazioni civiche e di pazienti, chiedono alle Procure regionali della Corte dei Conti di fare chiarezza sull’uso dei fondi erogati dallo Stato alle Regioni dal 2016 al 2023 per attuare dei LEA che non sono ancora entrati in vigore.
Sono passati quasi otto anni da quando venne pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 che ha ridefinito e aggiornato i livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, senza che si riesca a perfezionarne l’attuazione. Difficile tenere il conto delle tante versioni del cosiddetto “Decreto Tariffe” che negli anni si sono susseguite mentre Governo e Regioni continuavano a rimpallarsi reciprocamente le responsabilità dei ritardi. L’ultima versione trasmessa dal Ministero della Salute alle Regioni è datata 6 novembre 2024, ed è disponibile a questo link.
In essa sono previste prestazioni molto eterogenee come la procreazione medicalmente assistita (PMA), la consulenza genica, prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico come l’adroterapia o di tecnologia recente come l’enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica. Ci sono poi gli ausili: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità), gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando, arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
«Il nuovo Decreto sulle tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, secondo quanto si legge nel testo, sarà applicabile a partire dal 1° dicembre 2024 (rispetto al 1° gennaio 2025 previsto dall’ultima proroga)», è scritto in un approfondimento a firma di Luciano Fassari pubblicato sulla testata online «QuotidianoSanità.it» lo scorso 7 novembre, a cui rimandiamo per avere un quadro complessivo.
Questa invece la portata economica della misura: 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e 47,6 milioni di euro per la protesica, per una somma complessiva di 549,9 milioni di euro (vale a dire circa 150 milioni di euro in più rispetto alla versione approvata nel 2023).
Ora la nuova versione del “Decreto Tariffe” dovrà essere approvata dalla Conferenza Stato-Regioni, sperando che questa sia la volta buona. Nel frattempo, come abbiamo già avuto modo di riferire (se ne legga a questo link), Cittadinanzattiva, insieme ad altre venti organizzazioni civiche e di pazienti, ha inviato 20 esposti alle altrettante Procure regionali della Corte dei Conti per fare chiarezza sull’utilizzo dei 3 miliardi e 446 milioni di euro erogati, dal 2016 al 2023, dallo Stato alle Regioni affinché queste ultime garantissero ai cittadini e alle cittadine dei rispettivi territori le prestazioni sanitarie previste dai LEA del 2017, che tutt’oggi non sono ancora esigibili. Una situazione che ha di fatto negato ai cittadini e alle cittadine un accesso, equo e uniforme sul territorio nazionale, ai servizi sanitari. Gli enti promotori si riservano di citare in giudizio dei presunti responsabili qualora venissero riscontrate irregolarità, illegittimità, illiceità a danno dell’erario e conseguentemente dei cittadini e delle cittadine. (S.L.)
Vedi anche:
Luciano Fassari, LEA. Dalla PMA alle nuove protesi fino alle visite. Arriva la nuova versione dei tariffari per la specialistica ambulatoriale e la protesica. Il documento del Ministero della Salute, «QuotidianoSanità.it», 7 novembre 2024.
Un esposto alle Procure regionali della Corte dei Conti per chiedere trasparenza sui LEA, «Informare un’h», 11 novembre 2024.
Ultimo aggiornamento il 11 Novembre 2024 da Simona