Dopo un percorso accidentato, la Proposta di Legge che mira a punire i crimini d’odio contro la comunità LGBT e le donne torna in discussione alla Camera con un’importante novità: un emendamento estende le tutele previste dalla Legge punendo anche crimini commessi per ragioni legate alla disabilità della vittima.
La Proposta di Legge sull’omotransfobia, nota come Proposta di Legge Zan, dal nome dei suo primo firmatario, il deputato Alessandro Zan (Atto della Camera 569, “Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere”) è tornata in discussione alla Camera in questi giorni. La Proposta di Legge mira ad estendere le disposizioni contenute nella cosiddetta Legge Mancino (Legge n. 205 del 25 giugno 1993), che punisce l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici o religiosi, ai crimini d’odio contro la comunità LGBT e le donne.
A luglio il provvedimento era stato approvato in Commissione Giustizia, e, dopo la pausa estiva, l’iter si era nuovamente interrotto per le assenze legate alla pandemia di Covid-19 di molti deputati e deputate. Tornato in aula, la Camera, a scrutinio segreto, ha rigettato le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’opposizione. Tuttavia il testo alla Camera presenta un’importante novità, infatti, tra i soggetti meritevoli della tutela prevista dalla Legge, sono state incluse anche le persone con disabilità. È lo stesso deputato Zan a illustrare le modifiche introdotte: «Come maggioranza abbiamo formulato e presentato sette emendamenti, per mantenere pienamente efficace tutto l’impianto del provvedimento approvato in commissione Giustizia – ha dichiarato ai media – Anche in questo passaggio abbiamo lavorato tenendo presente l’obiettivo della proposta di legge: il contrasto alle discriminazioni, all’odio e alle violenze; per questo abbiamo deciso di accogliere la richiesta proveniente da molte associazioni di persone con disabilità di estendere le previsioni degli articoli 604 bis e ter del codice penale anche ai delitti commessi per ragioni legate alla disabilità della vittima» (Viola Giannoli, Omotransfobia, in Aula la legge Zan: “Testo esteso anche alla disabilità”. Respinte pregiudiziali di costituzionalità, «La Repubblica», 27 ottobre 2020).
Le persone con disabilità sono spesso anch’esse esposte a discriminazioni, violenze e odio proprio in ragione della loro disabilità, se la Proposta di Legge venisse approvata con questa nuova formulazione, sarebbe un bel segnale politico, giuridico ma anche culturale. (Simona Lancioni).
Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2020 da Simona