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Un presidio per i maltrattamenti alla Stella Maris e il pulmino donato

del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa

Il prossimo venerdì 21 febbraio il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa organizza il 14esimo presidio di solidarietà per le vittime di maltrattamenti avvenuti, nel 2016, in una struttura gestita dalla Fondazione Stella Maris. Il Collettivo chiede inoltre che cessino gli abusi attuati attraverso l’uso del tappetto contenitivo. L’iniziativa si terrà davanti al Tribunale di Pisa, alle ore 10.30, in occasione della nuova udienza per i reati contestati. Oltre a segnalare questo importante evento, diamo spazio ad una lettera aperta scritta dal medesimo Collettivo in relazione alla donazione di un pulmino alla struttura Casa Verde, anch’essa gestita dalla Fondazione Stella Maris.

La locandina del presidio di solidarietà organizzato, per il prossimo 21 febbraio, dal Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa per gli abusi commessi in una struttura gestita dalla Fondazione Stella Maris e per chiedere la cessazione dell’uso del tappetto contenitivo.

Il prossimo venerdì 21 febbraio il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa, un gruppo sociale costituitosi allo scopo di sostenere le persone maggiormente colpite dal pregiudizio psichiatrico, organizza il 14esimo presidio di solidarietà per le vittime di maltrattamenti avvenuti, nel 2016, nella struttura di Montalto di Fauglia (in provincia di Pisa) destinata a ospitare persone autistiche, gestita dalla Fondazione Stella Maris. Il Collettivo chiede inoltre che cessino gli abusi attuati attraverso l’uso del tappetto contenitivo. L’iniziativa si terrà davanti al Tribunale di Pisa (in Piazza della Repubblica), alle ore 10.30, in occasione della nuova udienza per i reati contestati (se ne legga a questo link). Oltre a segnalare questo importante evento, diamo spazio ad una lettera aperta scritta dal medesimo Collettivo in relazione alla donazione di un pulmino alla struttura Casa Verde, anch’essa gestita dalla Fondazione Stella Maris. La lettera aperta è indirizzata ai soggetti coinvolti nella donazione del pulmino: al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Sindaco di San Miniato Simone Giglioli, all’Arcivescovo di San Miniato Giovanni Paccosi, alla sezione soci COOP Valdarno Inferiore, alla CGIL Toscana, al CAAF CGIL Toscana, allo SPI CGIL Toscana e a Giulio Caravella consigliere della Fondazione “Il Cuore si scioglie”. (S.L.)

Apprendiamo con stupore dalla stampa e dalle TV locali della Toscana che un nuovo pulmino è stato donato alla struttura Casa Verde gestita dalla Fondazione Stella Maris attraverso una raccolta di fondi che ha coinvolto molti soggetti pubblici e privati. Siamo contenti che i ragazzi di Casa Verde abbiano un pulmino per gli spostamenti, ci stupiamo che fino a oggi non lo avessero.

Vi informiamo che la Fondazione Stella Maris è un’istituzione privata convenzionata, sotto processo da anni per maltrattamenti ai giovani ospiti di una delle sue strutture (quella di Montalto di Fauglia in provincia di Pisa) destinata a ospitare giovani adulti con autismo. Più di 280 gravissimi episodi di violenza sono stati registrati dalle telecamere in soli tre mesi nel 2016 che, comunque si concluda il processo, rimarranno impressi nelle coscienze di chi li ha subiti e delle loro famiglie. Nel corso del processo alcuni operatori hanno anche parlato dell’uso disinvolto di “tappeti contenitivi”, dove gli ospiti, in caso di crisi, venivano arrotolati per essere contenuti e immobilizzati. Tappeti contenitivi il cui utilizzo la Regione Toscana dice di non aver mai autorizzato.

A questo link potete vedere, a riguardo, il reportage di RaiNews24 “Spotlight. Storia di Mattia – Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” a cura di Maria Elena Scandaliato.

La Fondazione Stella Maris ha ricevuto 5,2 milioni di euro nel 2016 (l’anno dei maltrattamenti) e 4,5 milioni di euro nel 2022 da parte della Regione Toscana, che non si è mai neanche degnata di costituirsi parte civile al processo in corso. Anzi, ha assegnato nel 2021 alla Stella Maris, nel pieno della bufera processuale che vedeva la fondazione coinvolta non in uno ma in due processi penali (a seguito della morte di un paziente in circostanze sospette) la sua più alta onorificenza, il Gonfalone d’argento. Veniamo a sapere oggi che la Regione Toscana, rappresentata in questa occasione dal suo stesso presidente Eugenio Giani, ha voluto ulteriormente contribuire con fondi pubblici alla raccolta di 50.000 euro a favore della struttura Casa Verde [di San Miniato (Pisa), N.d.R.], anch’essa appartenente all’arcipelago Stella Maris. Eppure sul territorio, anche sanminiatese, esistono realtà associative che stanno sperimentando percorsi di cura alternativi rispetto a quelli adoperati dalla Stella Maris che meriterebbero sostegno e contributi.

Avevamo già scritto a novembre 2024 alla redazione dell’Informatore COOP, che nel mese di ottobre aveva dato notizia di questa raccolta fondi. Chiedevamo che i fondi raccolti dai soci (molti dei quali rappresentano anche i ragazzi maltrattati e le loro famiglie) potessero essere assegnati ad associazioni, onlus e a fondazioni più bisognose. Chiedevamo che fosse fatta conoscere ai soci COOP anche l’altra realtà legata alla Stella Maris, quella dei maltrattamenti e delle violenze. Questa opportunità ci è stata negata. La redazione dell’Informatore COOP mai ha risposto a una nostra ulteriore seconda lettera, nella quale facevamo presente che era assurdo anche il solo pensare che una Fondazione che riceve milioni di euro dagli enti pubblici abbia anche la sfacciataggine di chiedere ulteriori contributi ai clienti COOP. E veniamo a conoscenza oggi di contributi elargiti anche dalle varie articolazioni della CGIL Toscana: come se non bastassero le elargizioni della Regione Toscana.

Ci stupisce anche la posizione del Sindaco di San Miniato e ancor più quella della curia arcivescovile che pur essendo a conoscenza dei fatti gravi accaduti a Montalto di Fauglia (una struttura direttamente dipendente dal vescovo sanminiatese), pur leggendo sui giornali le atrocità che lì si sono compiute, pur sapendo che da anni un processo si sta svolgendo su quei fatti, non ha mai sentito il bisogno di dire una parola di condanna verso quei fatti o una parola di solidarietà verso i ragazzi maltrattati e le loro famiglie. Oggi invece plaude a questa iniziativa palesemente propagandistica fatta solo allo scopo di rilanciate una Fondazione in evidente crisi d’immagine e sotto processo con accuse terribili.

Se nessuno prende mai posizione le cose difficilmente cambiano. Anzi: solamente quando viene data l’opportunità di esprimersi su questioni di interesse collettivo si può sperare di migliorare la società in cui viviamo. E quella della Stella Maris è una vicenda che riguarda tutti.

 

Per ulteriori informazioni: antipsichiatriapisa@inventati.org

 

Vedi anche:

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud.

 

Ultimo aggiornamento il 13 Febbraio 2025 da Simona