Facilitare l’incontro tra domanda ed offerta lavorativa attraverso una piattaforma internet specifica: “Trovo il mio lavoro” scaturisce da un’attenta analisi effettuata dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica per rispondere all’esigenza di inserimento lavorativo delle persone colpite da questa patologia. La piattaforma è pensata come uno studio pilota per persone interessate da fibrosi cistica, ma è aperta a tutte le persone affette da malattie rare.
Facilitare l’incontro tra domanda ed offerta lavorativa attraverso una piattaforma internet specifica: “Trovo il mio lavoro” scaturisce da un’attenta analisi effettuata dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) per rispondere all’esigenza di inserimento lavorativo delle persone affette da questa patologia. La piattaforma è pensata come uno studio pilota per persone interessate da fibrosi cistica, ma è aperta a tutte le persone affette da malattie rare.
Nella pagina di presentazione il portale è presentato come uno «strumento di orientamento ed incontro tra domanda ed offerta lavorativa, riferimento per le imprese come supporto funzionale, burocratico e documentale, per l’individuazione e l’inserimento di lavoratori qualificati».
Come previsto dalla Legge 68/1999 sul collocamento mirato selle persone con disabilità, l’obiettivo è quello di rendere più semplice ed efficace l’incontro tra i candidati e le aziende. L’aspirante lavoratore, rispondendo ad un complesso e dettagliato questionario, ha la possibilità di fare un’autovalutazione, mettere a fuoco le proprie attitudini personali e professionali, e costruire un profilo professionale conforme alle proprie caratteristiche, competenze e interessi. Le aziende, dal conto loro, hanno possibilità di visionare i curricula dei candidati, conoscerli nel dettaglio e chiamare, se individuata, la persona più idonea all’impiego nonché alla natura dell’azienda stessa.
«È circa un mese che abbiamo iniziato con il coinvolgimento e la disponibilità di varie aziende e uffici dell’impiego: non abbiamo ancora dati significativi, tranne il fatto, ma non può essere significativo, che il primo ad iscriversi, un diplomato, è stato poi subito assunto da una grande azienda multinazionale. Vi sono diverse società anche farmaceutiche che hanno assicurato che utilizzeranno la nostra banca dati” ha dichiarato alla stampa Gianna Puppo Fornaro, presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica, aggiungendo anche che sarebbero circa 150 e tutte giovani le persone affette da fibrosi cistica iscritte al portale ed in cerca di lavoro (Maurizio Paganelli, Il trovalavoro per i malati: la piattaforma della fibrosi cistica, «Repubblica.it», 5 luglio 2017).
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Per approfondire:
Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC)
Ultimo aggiornamento: 18 luglio 2017