Una recente Delibera della Giunta Regionale Toscana stabilisce che le aziende sanitarie provvedano all’attivazione delle “Unità per Stati Vegetativi” e delle “Speciali Unità di Accoglienza Permanente”, rispettivamente rivolte a persone in stato vegetativo, e persone in stato di minima coscienza. La presa in carico in queste unità è a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale e dura al massimo due anni, al termine dei quali vengono attivate le modalità assistenziali in RSA o progetti di assistenza domiciliare.
Sulla base dei dati epidemiologici si stima che in Toscana il numero delle persone che si trovano in stato vegetativo o di minima coscienza oscilli tra 220 e 360 unità. Per dare una risposta assistenziale a queste persone la Giunta Regionale Toscana ha predisposto diversi strumenti: ha approvato, su proposta del Consiglio Sanitario Regionale, il “Percorso assistenziale delle persone con gravi cerebrolesioni acquisite” (Delibera n. 599/2009, Allegato A), si è dotata delle “Linee di indirizzo per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza” (Delibera n. 303/2012, Allegato A), ed ora, con la Delibera n. 309 del 26 marzo 2018 (Allegato A), ha stabilito che le aziende sanitarie provvedano all’attivazione delle “Unità per Stati Vegetativi” (USV) e delle “Speciali Unità di Accoglienza Permanente” (SUAP), rispettivamente rivolte a persone in stato vegetativo, e persone in stato di minima coscienza. Vediamo nel dettaglio le più importanti diposizioni previste in quest’ultimo intervento.
La Delibera 309/2018 definisce l’organizzazione di setting di assistenza residenziale territoriale per le persone in stato vegetativo e per quelle con grave disabilità conseguente a patologia neurologica. In concreto è previsto che l’organizzazione delle aziende sanitarie debba prevedere, nell’ambito dell’offerta di assistenza residenziale territoriale, le “Unità per Stati Vegetativi” e le “Speciali Unità di Accoglienza Permanente”, che si contraddistinguono in base alla diversa intensità assistenziale con la quale sono organizzate le risposte alle differenti tipologie di bisogno presente.
È inoltre previsto che l’assistenza erogata in dette unità sia a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale, e che il percorso con presa in carico sanitaria, nei diversi setting assistenziali residenziali, ospedalieri e territoriali, si concluda di norma entro i due anni dall’evento acuto. Trascorsi i quali, nel caso di impossibilità di rientro al domicilio della persona, l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM) disabilità dispone l’assistenza in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA); mentre nel caso di adeguatezza ambientale/familiare, la stessa UVM disabilità attiva progetti domiciliari che prevedendo prestazioni di assistenza diretta alla persona.
Entro il 2018 nelle aziende sanitarie devono essere attivate modalità di raccordo con le famiglie e con le associazioni dei familiari per il monitoraggio dei percorsi assistenziali delle persone in stato vegetativo e in stato di minima coscienza, e devono essere emanati indirizzi aziendali per la presa in carico delle persone con esiti medio-gravi al fine del possibile recupero e reinserimento sociale.
In ogni azienda sanitaria è individuato un Team esperto – composto dalle seguenti figure: fisiatra, neurologo/neurofisopatologo, fisioterapista, infermiere e assistente sociale – che effettua la valutazione dei pazienti ai fini dell’attuazione del percorso tra i vari setting, assicurandone il monitoraggio almeno semestrale. Il Team opera nelle diverse fasi garantendo il supporto all’Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio (ACOT) e alla UVM disabilità per il governo complessivo del percorso assistenziale.
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Riferimenti normativi:
Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 309 del 26 marzo 2018, Organizzazione di setting di assistenza residenziale territoriale per persone con grave disabilità conseguente a patologia neurologica acquisita al termine della fase acuta – subacuta e per persone in fase di esiti, Allegato A.
Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 303 del 16 aprile 2012, Accordo ai sensi dell’art. 9 del Decreto legislativo 28 agosto 1997 n° 281 tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome e gli Enti locali sul documento “Linee di indirizzo per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza”. Recepimento, Allegato A.
Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 599 del 13 luglio 2009, PSR 2008-2010: definizione del percorso assistenziale per le persone con gravi cerebrolesioni acquisite, Allegato A.
Ultimo aggiornamento: 11 aprile 2018