“Siblings, la solitudine dei supereroi”, è questa la denominazione della nuova iniziativa promossa dall’associazione di promozione sociale La RosaAmara di Cascina (Pisa) all’interno del progetto “A piccoli passi”. Come il nome lascia intuire, essa è rivolta ai fratelli e alle sorelle di bambini con disabilità o gravemente malati, e si propone di sostenere la loro crescita personale attraverso incontri ricreativi ed esperienziali gestiti da un team di professionisti.
All’interno di “A piccoli passi”, un progetto dell’associazione di promozione sociale La RosaAmara di Cascina (Pisa) – del quale ci siamo già occupati –, nasce “Siblings, la solitudine dei supereroi” ovvero: percorsi di terapia ricreativa per fratelli/sorelle di bambini con disabilità o gravemente malati.
Un team composto da educatori, counselor, guide ambientali e psicologi sosterrà la crescita personale dei siblings attraverso incontri ricreativi ed esperienziali individuali e di gruppo. Il termine inglese “siblings” è utilizzato nel mondo anglosassone per indicare un semplice legame di fraternità, spiegano gli operatori de La RosaAmara, mentre qui in Italia, ormai da molti anni, esso è utilizzato per individuare i fratelli e le sorelle di bambini/e con disabilità o affetti da gravi malattie. Essi/e sono «risorse uniche e preziosissime per l’intero nucleo familiare e allo stesso tempo […] “esseri speciali” bisognosi di cure e di attenzioni.» La relazione che lega il/la sibling al proprio fratello/sorella con disabilità è una relazione complessa che porta a sentimenti ambivalenti, per questo è fondamentale prestare «attenzione al loro sentire, al loro vissuto e a tutto il bagaglio emozionale che li accompagna sin dai primi momenti del vivere con il fratello. È essenziale che si dia voce a questi esseri speciali e alle loro emozioni che inevitabilmente sono “buone” e “cattive”. Oltre alle normali dinamiche tra fratelli, come la gelosia, l’invidia e la rivalità entrano in scena altri stati emotivi come il senso di responsabilità e quello di colpa… il bisogno di allontanarsi e quello di protezione. In parole povere, l’esperienza del siblings, che sarà comunque, inevitabilmente, la persona destinata a passare più tempo con il fratello, può essere molto faticosa in ogni fase della crescita. Ma è anche, indubbiamente, un’esperienza unica e ineguagliabile ed è responsabilità di tutto il tessuto sociale circostante quella di offrire a queste creature tutti gli strumenti possibili affinché le difficoltà si trasformino in possibilità di arricchimento. È importante che le famiglie di bambini affetti da disabilità o gravi malattie, sottoposte a immensi carichi di stress e di impegni, non vengano lasciate sole ad affrontare questo splendido e difficile “lavoro”.»
Con questo progetto l’Associazione cascinese vuole andare incontro alla richiesta di molti genitori, ma anche al bisogno che sempre più spesso emerge da parte dei fratelli di bambini affetti da disabilità di trovare una propria identità e di “sistemare” le proprie emozioni in uno spazio definito e accogliente. E lo fa attraverso la “peer sharing”, la pratica della comunicazione tra pari, che è già stata efficacemente sperimentata sia nel contesto ospedaliero, che in quello scolastico. Le modalità e gli strumenti sono quelli della terapia ricreativa, e prevedono che ogni tematica, in ogni gruppo, sia affrontata e “manipolata” attraverso attività specifiche di teatro, arte e sport (nel caso specifico: arrampicata, canoa ed escursionismo).
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Per informazioni: a.p.s.larosaamara@gmail.com
Per approfondire:
La RosaAmara
A San Casciano di Cascina l’inclusione si costruisce “A piccoli passi”, «Informare un’h», 25 luglio 2018.
Ultimo aggiornamento: 8 aprile 2019