L’associazione “La nostra comunità” di Milano promuove il progetto “Violenza sulle donne con disabilità #rompereilsilenzio”. Attraverso esso si propone di costruire percorsi educativi rivolti a giovani donne con disabilità che fanno i conti con l’affettività e con la sessualità/riproduttività negata in famiglia e nella società; di sensibilizzare la comunità su questi temi; e di contrastare una cultura doppiamente discriminante verso le donne con disabilità. Per finanziare questo progetto l’associazione ha scelto di partecipare alla competizione lanciata da Aviva, una nota compagnia assicurativa. Se anche voi ne condividete le finalità, potete votarlo attraverso l’apposita piattaforma.
L’associazione “La nostra comunità” di Milano promuove il progetto “Violenza sulle donne con disabilità #rompereilsilenzio”. “La nostra comunità” opera nel territorio milanese da oltre trentaquattro anni, ed è un riferimento per i/le cittadini/e con disabilità che vi abitano. Essa offre servizi e realizza progetti orientati a offrire alle persone con disabilità opportunità di inclusione sociale e attiva. Inoltre agisce per sensibilizzare la cittadinanza su temi di rilievo sociale e culturale riguardanti le persone con disabilità.
In merito al progetto in tema di violenza, le promotrici dell’iniziativa argomentano: «La nostra esperienza ci ha fatto incontrare storie di grande sofferenza riguardanti forme di grave discriminazione affettiva e relazionale, spesso caratterizzata da episodi di autentica violenza di genere. Le forme di violenza diventano davvero complesse quando ad esserne vittime sono ragazze o donne con disabilità, specie se portatrici di un ritardo mentale o di un problema psichico. Siamo consapevoli che è un tema delicato e difficile da affrontare, e la consapevolezza che se ne parli ancora troppo poco è un dato oggettivo. I centri antiviolenza riconoscono di non essere preparati in modo sufficiente per affrontare il problema quando bisogna prestare aiuto a donne con disabilità; le donne con disabilità hanno paura a denunciare o, a volte, presentano poca capacità di valutare le violenze subite. Queste sono alcune motivazioni che ci portano a rompere il silenzio ed a presentare un progetto che sensibilizzi sul tema ed operi attraverso percorsi possibili di tutela, di protezione e di autonomia nelle scelte.»
Il progetto intende promuovere le seguenti azioni:
– dare degli strumenti/costruire percorsi educativi rivolti a giovani donne con disabilità che fanno i conti con l’affettività e con la sessualità/riproduttività negata in famiglia e nella società, donne che a volte agiscono in prima persona in modo non consapevole o non consensuale. Si tratta di percorsi che in molti casi le stesse donne con disabilità non riconoscono come possibili;
– informare/sensibilizzare la comunità sul problema della violenza partendo dalla vita reale, dalle esperienze di donne con disabilità;
– contrastare una cultura doppiamente discriminante verso le donne con disabilità per la fragilità che le identifica e per l’invisibilità che spesso caratterizza gli episodi di violenza sulla loro persona.
Le prime beneficiarie del progetto sono le giovani e le donne con disabilità, prevalentemente psichica ed intellettiva, che risiedono nella città di Milano (l’associazione stima di poter raggiungere 50/60 giovani donne con disabilità). Altri beneficiari del progetto sono le famiglie, gli operatori dei servizi istituzionali e del Terzo Settore che incontrano difficoltà ad affrontare situazioni di violenza di genere e la discriminazione multipla a cui sono esposte le donne con disabilità. Beneficiaria è anche la cittadinanza, destinataria delle azioni di informazione/sensibilizzazione culturale che il progetto promuove.
Per finanziare il proprio progetto, l’associazione ha scelto di partecipare alla competizione lanciata da Aviva, una nota compagnia assicurativa, che attraverso la piattaforma “Aviva Community Fund” sostiene iniziative volte alla valorizzazione della cultura della diversità, alla difesa del futuro dei più deboli e alla tutela della salute con donazioni fino a ventimila euro. Dalla piattaforma è possibile votare i diversi progetti presentati. Arriveranno alla fase finale le 21 idee più votate. La competizione si conclude il 7 maggio 2019. Condividendo le finalità di #Rompereilsilenzio, e considerando questo progetto apprezzabile, auspichiamo che riceva tanti voti.
Per maggiori informazioni: info@lanostracomunita.it
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (Pisa)
Per approfondire:
Sito dell’associazione La nostra comunità
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Ultimo aggiornamento: 4 aprile 2019
Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2019 da Simona