L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una diffida al Ministero della Salute per avere diffuso uno spot dedicato all’uso delle mascherine del tutto inaccessibile alle persone con disabilità visiva. L’Associazione stessa, quindi, ha chiesto di rendere subito accessibili e perfettamente fruibili anche alle persone con disabilità visiva i contenuti di quello e di ogni altro video precedentemente pubblicato sul sito del Ministero, contenente raccomandazioni e consigli indirizzati alla popolazione, con riferimento al contrasto della diffusione della pandemia da Covid-19. *
«Riteniamo grave che ancora il Ministero diffonda e pubblichi video contenenti campagne promozionali del tutto inaccessibili a milioni di persone non vedenti o ipovedenti: in Italia ci sono quasi due milioni di persone con disabilità visiva, pari al 3% della popolazione»: a dirlo sono gli avvocati Rocco Berardo e Alessandro Gerardi, rispettivamente coordinatore delle Iniziative sulla Disabilità e consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, rendendo noto di avere inviato una diffida al Ministero della Salute per lo spot accompagnato dallo slogan La mascherina ci protegge e protegge i nostri cari. Usiamola bene, diffuso il 23 ottobre scorso, ritenuto totalmente inaccessibile alle persone con disabilità visiva.
In quel video, infatti, compaiono una serie di raccomandazioni ai cittadini riguardanti l’uso corretto della mascherina, ma solo scritte e quindi impossibili da leggere per le persone con disabilità visiva, discriminate, pertanto, nel prendere visione dei consigli contenuti nello spot.
«Per questo – dichiarano gli esponenti dell’Associazione Coscioni – abbiamo chiesto di rendere subito accessibili e perfettamente fruibili anche alle persone con disabilità visiva i contenuti del video, nonché quelli di ogni altro video precedentemente pubblicato sul sito del Ministero della Salute contenente raccomandazioni, suggerimenti e/o consigli indirizzati alla popolazione con riferimento al contrasto della diffusione della pandemia da Covid-19».
In assenza di un riscontro positivo, viene reso noto, l’Associazione Coscioni intende ricorrere alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’articolo 4, comma 3 della Legge 67/2006 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazione), così come modificata dall’articolo 28 del Decreto Legislativo 150/2011, «al fine di tutelare il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone con disabilità». (Stefano Borgato)
Per ulteriori informazioni: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).
* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
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Ultimo aggiornamento il 29 Ottobre 2020 da Simona