«Perché non rendere i classici alla portata di tutti i bambini? Da questa domanda è nata l’idea di dare vita a una collana davvero accessibile, sia per i bimbi con difficoltà di comunicazione e linguaggio che per tutti i coetanei»: così Maria Antonella Costantino parla della collana “I Classici con la CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa)”, della quale è direttore scientifico per conto del Centro Studi Erickson, e che verrà presentata in anteprima il 5 aprile, a Bologna, nell’àmbito della Fiera del Libro per Ragazzi “Bologna Children’s Book Fair”. *
In occasione di Bologna Children’s Book Fair, la Fiera del Libro per Ragazzi in corso di svolgimento nel capoluogo emiliano fino al 6 aprile, il Centro Studi Erickson presenterà in anteprima la collana I Classici con la CAA [Comunicazione Aumentativa e Alternativa] raccontati da Maria Antonella Costantino e Carlo Scataglini, che debutterà con due titoli particolarmente noti, quali Pinocchio e Il Piccolo Principe.
Direttrice scientifica della collana è la neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza Maria Antonella Costantino, che sarà presente per l’occasione alla tavola rotonda di Bologna aperta a tutti, intitolata Tanti modi per leggere un “classico”: dai classici facili a quelli con la CAA, in programma per mercoledì 5 aprile (ore 14.45), durante la quale si parlerà dell’importanza della lettura, a partire dai classici, per tutti i bambini.
«Perché non rendere i classici alla portata di tutti i bambini? Da questa semplice, ma niente affatto banale domanda, è nata l’idea di dare vita a una collana davvero accessibile, sia per i bimbi con difficoltà di comunicazione e linguaggio che per tutti i coetanei», dichiara Costantino.
«La scelta di dedicare delle collane specifiche per rendere i classici alla portata di tutti i bambini – afferma dal canto suo Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson – rientra nella linea editoriale di Erickson, che pone l’inclusione al centro degli studi e dell’offerta formativa. L’utilizzo di alcuni criteri di semplificazione del testo per rendere autonoma la lettura e significativa la comprensione o la scelta di realizzare Inbook per bambini e ragazzi rientrano in un progetto più ampio, per consentire a tutti di fruire di un libro – e dei grandi classici – in modo semplice e immediato, uno strumento in più per favorire l’apprendimento, accostandosi al piacere della lettura».
«I Classici con la CAA – spiegano dal Centro Studi Erickson – rappresentano la versione Inbook della nostra collana I Classici Facili raccontati da Carlo Scataglini, che hanno rappresentato un ponte importante per passare dal testo semplificato alla versione Inbook. Sono infatti lineari, ma mantengono completezza e vivacità. Sono semplici e allo stesso tempo ricchi. Proprio questa mediazione ha reso possibile una traduzione in simboli fedeli e una ricchezza lessicale che rende I Classici con la CAA degli Inbook capaci di appassionare ragazzi di tutte le età. (S.B.)
Gli Inbook
I libri illustrati con testo integralmente scritto in simboli, pensati per essere ascoltati mentre un compagno di strada legge ad alta voce – conosciuti anche come Inbook – sono nati da un’esperienza italiana di CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa), con il contributo di genitori, insegnanti e operatori, e hanno cominciato a circolare spontaneamente – e in modo un po’ inaspettato – nelle case, nelle scuole dell’infanzia, nelle biblioteche e in molti altri contesti. Sono così diventati patrimonio di tutti i bambini, e non solo di quelli con una disabilità della comunicazione.
La forza del libro in simboli – introdotto già durante la scuola dell’infanzia – sta proprio nella sua trasversalità: considerare infatti i simboli come una vera e propria “lingua” non solo aiuta l’attenzione condivisa e l’ascolto da parte del bambino in difficoltà, ma è uno strumento collettivo che mette ciascuno in condizioni di maggiore autonomia e che permette una vera condivisione perché, come insegnano i bambini, non è uno strumento che connota la disabilità di un singolo, ma un’opportunità che potenzia le possibilità d’accesso di tutti.
L’elemento maggiormente specifico della lettura ad alta voce dei libri in simboli è che chi legge accompagna costantemente la lettura indicando con il dito uno per uno i simboli mentre sta leggendo (modeling), cercando di evitare che questo movimento vada a interferire con la vivacità del racconto. Il dito viene appoggiato nella parte inferiore del simbolo, in modo da lasciare libero e ben evidente sia il simbolo che la parola scritta, posizionata in alto per evitare il rischio che l’indicazione la possa coprire. A volte, nel corso della lettura, oltre ai simboli può essere utile indicare alcuni particolari delle immagini, per rinforzare passaggi salienti della storia. In genere, è l’adulto che legge e indica i simboli, mentre il bambino o i bambini ascoltano.
È disponibile il programma completo della tavola rotonda promossa dal Centro Studi Erickson per il 5 aprile, a Bologna, della quale si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: laura.cometa@ddlstudio.net (Laura Cometa).
* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
Ultimo aggiornamento: 5 aprile 2017