«Ricordo benissimo cosa stavo facendo e dov’ero il giorno in cui ci hanno comunicato la diagnosi di distrofia di Marianna. Ma abbiamo continuato a fare le stesse cose di prima, adeguandoci alla situazione», racconta Angelo Benvenuto, nella sua testimonianza di padre, in occasione della Festa del Papà.

In occasione della Festa del Papà, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) ha chiesto ad Angelo Benvenuto di raccontare la sua esperienza. Angelo è padre di Michele, 22 anni, e Marianna, 18, nonché marito di Ornella Occhiuto, presidente della UILDM Sezione di Genova. Ecco la sua testimonianza.
«Sono nato nel 1967 a Genova, per lavoro costruisco macchine per l’industria alimentare. Nel tempo libero amo leggere, andare in moto e mi diverto a supportare la squadra di wheelchair hockey di Marianna.
Mi è sempre piaciuto stare in compagnia dei miei figli, ma non sono mai stato eccessivamente protettivo, anzi ho sempre cercato di renderli autonomi. Ricordo benissimo cosa stavo facendo e dov’ero il giorno in cui ci hanno comunicato la diagnosi di distrofia di Marianna. Ma abbiamo continuato a fare le stesse cose di prima, adeguandoci alla situazione. Lei è sempre stata combattiva e piena d’iniziativa. Quando ho capito che poteva stare bene, mi sono tranquillizzato e, anche grazie a UILDM, siamo andati avanti. Anche l’hockey è stato un grande aiuto, ricordo la sua gioia quando ha provato la velocità della carrozzina da gara e la sua emozione al primo torneo a cui ha partecipato.
Michele si è responsabilizzato presto perché le attenzioni per molto tempo si sono concentrate su Marianna. Adesso studia Chimica all’Università ed è stato entusiasta del campo estivo che, insieme alla sorella, ha vissuto a Venturina con i volontari della Sezione di Milano. Per la prossima estate vuole coinvolgere anche una sua amica. Marianna invece sta pensando di studiare Psicologia.
Pur avendo coscienza dei suoi limiti, vuole fare tutto. Si sente che la sua generazione è diversa, non solo dalla mia ma anche da quella di chi oggi ha 30-35 anni. Mi parla di diritti al di là della disabilità, di parità dei sessi, ad esempio. In famiglia abbiamo cercato di educare sia lei che Michele a non vedere differenze di ruoli tra uomini e donne ma la sua generazione ha fatto un passo in avanti». (Chiara Santato)
Vedi anche:
UILDM Nazionale – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.
Ultimo aggiornamento il 19 Marzo 2025 da Simona