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Livelli essenziali di assistenza: arrivano le richieste delle Regioni

Continua il “ping pong” tra Stato e Regioni sul “Decreto Tariffe”, ovvero il decreto che dovrebbe garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA) stabilendo le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Lo scorso 6 novembre il Ministero della Salute ha trasmesso alle Regioni l’ultima versione del testo. Ora però le Regioni propongono nuove modifiche.

Una mano su un vetro appannato (foto di Kristina Tripkovic).

Continua il “ping pong” tra Stato e Regioni sul “Decreto Tariffe”, ovvero il decreto che dovrebbe garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA) stabilendo le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Lo scorso 6 novembre il Ministero della Salute ha trasmesso alle Regioni l’ultima versione del testo (che è disponibile a questo link).

Ieri (12 novembre), quale esito di una riunione degli assessori alla Salute, le Regioni hanno avanzato ulteriori richieste (il cui testo è disponibile a questo link). Eccone alcune. Le Regioni con un piano di rientro ma che hanno i conti in regola chiedono di poter utilizzare i risparmi per sostenere spese sanitarie ulteriori rispetto ai livelli essenziali di assistenza. Un’altra proposta di modifica pare sia stata avanzata dalla Regione Lombardia e chiede di consentire alle Regioni con i conti in ordine di fissare importi tariffari superiori alle tariffe massime di remunerazione delle strutture che erogano assistenza ospedaliera ed ambulatoriale a carico del servizio sanitario nazionale (infatti il nuovo Decreto pone limiti molto stringenti sulla possibilità di fissare tariffe più alte rispetto a quelle definite). Viene inoltre richiesto un posticipo dell’entrata in vigore del Decreto: il 30 dicembre 2024 invece che 1° dicembre 2024 (data indicata nel Decreto).

Ma non basta, infatti le Regioni chiedono anche che tutte le ricette emesse entro il 29 dicembre siano erogabili con le vecchie tariffe entro e non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni del decreto, prorogabili di ulteriori 6 mesi. Ciò per evitare che nel caso in cui i tempi di somministrazione della prestazione si dilatino oltre quelli di entrata in vigore delle nuove tariffe, i cittadini e le cittadine non siano costretti a farsi rifare le ricette.

Ora le proposte avanzate dalle Regioni passeranno al vaglio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre a breve dovrà essere convocata una Conferenza Stato-Regioni straordinaria che dovrebbe portare all’approvazione definitiva del “Decreto Tariffe”. È difficile prevedere cosa accadrà qualora le richieste delle Regioni non venissero accolte. Intanto i cittadini e le cittadine aspettano questo provvedimento da quasi otto anni… (S.L.)

 

Vedi anche:

Una nuova versione dei tariffari per i livelli essenziali di assistenza, «Informare un’h», 11 novembre 2024.

Luciano Fassari, LEA. Dalla PMA alle nuove protesi fino alle visite. Arriva la nuova versione dei tariffari per la specialistica ambulatoriale e la protesica. Il documento del Ministero della Salute, «QuotidianoSanità.it», 7 novembre 2024.

Un esposto alle Procure regionali della Corte dei Conti per chiedere trasparenza sui LEA, «Informare un’h», 11 novembre 2024.

 

Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2024 da Simona