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La disciplina del trattamento sanitario obbligatorio è incostituzionale?

Una recente Ordinanza della Corte Suprema di Cassazione ha sollevato pesanti dubbi sulla legittimità costituzionale della norma che attualmente disciplina il trattamento sanitario obbligatorio (TSO), dal momento che essa non garantisce a chi vi è sottoposto il diritto ad un’adeguata informazione e al contradditorio. Su questo importante e delicato tema sarà incentrato il seminario online denominato “Sorpresa!? Il TSO è incostituzionale: dialogo su una controriforma” organizzato per il prossimo mercoledì 2 ottobre dall’Associazione Diritti alla Follia.

Una realizzazione grafica dedicata al “dubbio”.

Con la pubblicazione dell’Ordinanza n. 24124 – avvenuta lo scorso 9 settembre – la Corte Suprema di Cassazione ha sollevato pesanti dubbi sulla legittimità costituzionale della norma che attualmente disciplina il trattamento sanitario obbligatorio (TSO), dal momento che essa non garantisce a chi vi è sottoposto il diritto ad un’adeguata informazione e al contradditorio (se ne legga più dettagliatamente al seguente link). Su questo importante e delicato tema sarà incentrato il seminario online denominato “Sorpresa!? Il TSO è incostituzionale: dialogo su una controriforma”, organizzato per il prossimo mercoledì 2 ottobre (alle ore 16) da Diritti alla Follia, un’Associazione impegnata nel settore delle disabilità psicosociali. Diritti alla Follia già nel 2017 aveva evidenziato le criticità ora espresse anche nell’Ordinanza della Corte di Cassazione, e nel 2021 ha avanzato una propria Proposta di riforma delle procedure per l’attuazione del TSO tesa ad introdurre specifiche garanzie per i cittadini e le cittadine (la Proposta di cui si tratta è disponibile a questo link). L’evento intende mettere in luce l’urgenza di modificare gli articoli 33-34-35 (Norme per gli accertamenti ed i trattamenti sanitari volontari e obbligatori) della Legge 833/1978 (Istituzione del servizio sanitario nazionale) perché, spiegano da Diritti alla Follia, «le persone sottoposte a TSO non sono adeguatamente coinvolte nel processo decisionale e spesso non ricevono una comunicazione chiara e tempestiva sulla loro condizione. I controlli da parte delle autorità, come Sindaco e Giudice Tutelare, spesso si limitano a mere formalità. Di conseguenza, il TSO diventa una limitazione della libertà personale senza un vero contraddittorio. L’uso della contenzione e la mancanza di comunicazione con l’esterno aggravano ulteriormente la situazione».

Il seminario si svolgerà in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione (a questo link), dove interverranno Michele Capano, avvocato e presidente dell’Ente ospitante, Alessandro Attilio Negroni, giurista e professore di Filosofia del Diritto presso l’Università di Genova, Gioacchino Di Palma, avvocato civilista (cassazionista), e Alberto Brugnettini, vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU). (S.L.)

 

Per informazioni: dirittiallafollia@gmail.com

 

Vedi anche:

Associazione Diritti alla Follia.

Associazione Diritti alla Follia, [Proposta di] Riforma della procedura di applicazione del trattamento sanitario obbligatorio (proposta di modifica della L. 23-12-1978 n°833 art. 33-34-35), 26 aprile 2021.

 

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Simona