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Italia, persone con disabilità discriminate nell’accesso alle cure

Il 63,3% delle persone con disabilità deve uscire dalla propria regione anche per effettuare delle semplici visite di routine, mentre il 79,6% deve rivolgersi a più di una struttura sanitaria prima di ricevere un’assistenza adeguata. Sono allarmanti e sconfortanti insieme i dati sull’accesso alle cure delle persone con disabilità in Italia contenuti in uno studio condotto dall’Istituto Serafico di Assisi, e divulgato lo scorso 3 dicembre. Tanto che lo stesso Istituto propone che una parte dei fondi del PNRR sia destinata proprio garantire l’accessibilità degli ospedali.

L’ingresso di un Pronto Soccorso.

Il 63,3% delle persone con disabilità deve uscire dalla propria regione anche per effettuare delle semplici visite di routine, mentre il 79,6% deve rivolgersi a più di una struttura sanitaria prima di ricevere un’assistenza adeguata. Sono allarmanti e sconfortanti insieme i dati sull’accesso alle cure delle persone con disabilità in Italia contenuti in uno studio condotto dall’Istituto Serafico di Assisi, un centro di eccellenza per la riabilitazione, la ricerca e l’innovazione medico scientifica per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali gravi e gravissime, e divulgato lo scorso 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Lo studio era rivolto alle persone con disabilità, alle loro famiglie e a numerose Associazioni del settore, ed ha messo in luce le numerose criticità del Servizio Sanitario Nazionale riscontrate dalle unità del campione.

In specifico il 49,8% degli/le intervistati/e dichiara di aver riscontrato l’assenza di percorsi specifici per persone con disabilità nelle strutture sanitarie, mentre il 36,7% afferma di averle trovate raramente. Il 37,6% segnala la presenza di barriere architettoniche. A ciò vanno aggiunte le lunghe ore d’attesa, le frequenti difficoltà nella comunicazione dei bisogni specifici al personale, e quelle nella gestione dei comportamenti problematici delle persone con disabilità psichiche. Un complesso di difficoltà che fanno sì che, appunto, il 63,3% del campione si ritrovi a dover uscire dalla propria regione per effettuare le cure necessarie o anche solo per delle semplici visite di routine.

«Sono numeri che restituiscono una situazione complessa, aggravata anche dalle difficoltà innescate dalla pandemia di coronavirus degli ultimi anni», ha dichiarato Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, sulle pagine di “Sanità 24” de «Il Sole 24 Ore», secondo la quale «nella maggior parte delle strutture sanitarie italiane mancano dei protocolli specifici per le persone con disabilità e c’è una forte carenza di personale adeguatamente formato. La nostra struttura ad esempio, essendosi sempre ispirata dalla volontà di coniugare il ‘curare’ con il ‘prendersi cura’, lavora quotidianamente per rendere i servizi ambulatoriali per persone con disabilità sempre più adatti al loro stato di salute. Ma il Servizio Sanitario Nazionale italiano è cucito su misura per il malato, non per il malato con disabilità. Ed è per questo che il tema dell’accessibilità alle cure per ogni individuo deve diventare una priorità su cui si fonda la democrazia sostanziale, la civiltà e il benessere di un Paese».

Questa la soluzione proposta da Di Maolo: «occorre una vera e propria svolta culturale che ci traghetti verso il pieno riconoscimento della dignità e dei diritti delle persone diversamente abili e che sia in grado di abbattere le disuguaglianze in tutti i settori della sanità. Ma al contempo è necessario anche mettere mano al PNRR [Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, N.d.R.] e destinare una parte di quei fondi all’accessibilità degli ospedali, così come è stato fatto per le strutture alberghiere e ricettive, e rendere finalmente effettiva e concreta la piena accessibilità alle cure». Misure urgenti e finalizzate ad adeguare l’offerta sanitaria ai bisogni, spesso delicati, delle persone con disabilità. (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Istituto Serafico di Assisi.

 

Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2022

Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2022 da Simona