C’è un tema che si ripropone ciclicamente all’interno dell’associazionismo delle persone con disabilità, quello secondo cui l’aborto terapeutico lederebbe il diritto alla vita delle persone con disabilità. Di recente lo ha fatto l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) commentando un fatto di cronaca avvenuto in Inghilterra e rilanciato dal quotidiano l’«Avvenire». Questi i testi interessati: Silvia Guzzetti, «Noi Down discriminati e scartati, ma resistiamo», la battaglia di Heidi, «Avvenire», 30 settembre 2021, e ANFFAS Nazionale, Il Caso Crowter e le vite degne di essere vissute, «Superando.it», 5 ottobre 2021. Ne è scaturito il dibattito che segue. Tutte le riflessioni pubblicate sono state segnalate all’ANFFAS, alla quale è stata offerta la possibilità di replicare. Possibilità che non ha mai colto né pubblicamente, né privatamente.
- Aborto, parla un padre, riconoscere il diritto di scelta ed informare su tutte le sue implicazioni (20 settembre 2022)
- L’aborto non è una questione femminile, ma politica (18 settembre 2022)
- CoorDown: “Dear Furure Mom” non è una campagna anti-abortista (14 settembre 2022)
- «Dear Future Mom» e le ambiguità dell’associazionismo di settore (7 settembre 2022)
- Mettere le donne in condizione di mettere al mondo il mondo (4 novembre 2021)
- La libertà delle donne che fa paura anche alle persone con disabilità (22 ottobre 2021)
- La mistica della maternità e le associazioni di persone con disabilità (15 ottobre 2021)
- Senza giudicare, è questo il modo più adeguato per parlare di aborto terapeutico (7 ottobre 2021)
Vedi anche:
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Data di creazione: 2 Dicembre 2021
Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2022 da Simona