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Il CCDU chiede lo stop immediato dell’elettroshock dopo la rivelazione sui danni cerebrali e il mancato consenso

In seguito alla recente pubblicazione di uno studio internazionale da cui risulta che quasi il 60% dei/delle pazienti sottoposti a Terapia Elettroconvulsivante (TEC), comunemente nota come elettroshock, non è stato adeguatamente informato sui gravi rischi della procedura, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) ha lanciato la petizione nazionale per la sua messa al bando della pratica denominata “Diciamo STOP all’elettroshock”. Nei giorni scorsi, a Milano, i volontari e le volontarie hanno distribuito dei volantini per sensibilizzare la popolazione su questo importantissimo tema e promuovere la sottoscrizione della petizione.

“Variazione umana”, opera del fotografo creativo Mik Pixel.

Nonostante la pioggia battente, i volontari e le volontarie del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU), un’Organizzazione di Volontariato, nel pomeriggio di sabato 27 settembre 2025 hanno animato le vie del centro di Milano distribuendo volantini per sensibilizzare la popolazione sulla Terapia Elettroconvulsivante (TEC), comunemente nota come elettroshock.

L’attività di sensibilizzazione, durante la quale sono state raccolte moltissime firme per la messa al bando della pratica, è giunta a poche settimane dalla pubblicazione di una vasta indagine internazionale che ha rivelato dati allarmanti: quasi il 60% dei/delle pazienti sottoposti a TEC ha dichiarato di non essere stato adeguatamente informato sui gravi rischi della procedura (si tratta del seguente studio: John Read, et al., A large exploratory survey of electroconvulsive therapy recipients, family members and friends: what information do they recall being given?Journal of Medical Ethics, 10 agosto 2025. Un’analisi dello stesso, a cura del CCDU, è disponibile al seguente link). Molti passanti hanno espresso incredulità, ammettendo di ritenere l’elettroshock una pratica ormai abolita in Italia.

Il CCDU rinnova pertanto l’appello per l’immediata messa al bando di questa tecnica controversa. La richiesta si basa su solide evidenze:

  • la mancanza di adeguati riscontri circa la scientificità della pratica: il meccanismo d’azione della TEC rimane “non ancora precisato” dal Ministero della Salute;
  • il riscontro di danni permanenti documentati: la pratica è associata a danni cerebrali permanenti, inclusa la perdita della memoria autobiografica e una riduzione del volume della materia grigia riscontrata nei mesi successivi al trattamento;
  • il suo uso viola importanti principi etici: Il fatto che, secondo il menzionato studio internazionale, che include anche l’Italia, il 63% dei/delle pazienti sia stato informato solo di “problemi di memoria temporanei” configura una grave violazione del diritto al consenso informato.

Il CCDU invita tutti i cittadini e le cittadine, nonché chiunque abbia una responsabilità politica a non tollerare oltre una pratica che, secondo l’Organizzazione, si configura come un residuo dell’approccio manicomiale in contrasto con le Linee Guida “Salute mentale, diritti umani e legislazione” elaborate congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani  (a questo link sono disponibili la versione originale, in lingua inglese, e la sua traduzione in lingua italiana a cura del CCDU).

L’Organizzazione invita altresì la cittadinanza a sostenere la petizione nazionale “Diciamo STOP all’elettroshock” per richiedere il bando totale della pratica su tutto il territorio nazionale, disponibile a questo link. (S.L.)

 

Per informazioni: info@ccdu.org

 

Vedi anche:

CCDU – Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, Elettroshock, un’indagine choc: quasi il 60% dei pazienti non è informato sui rischi, CCDU, 7 settembre 2025.

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, Partita la petizione: “Diciamo STOP all’elettroshock”, CCDU, 11 agosto 2025.

Italia. Ministero della Sanità, Circolare su “La Terapia Elettroconvulsivante (TEC)” del 15 febbraio 1999.

 

Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2025 da Simona