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“Guarda cosa voglio dirti! Nessuno resta indietro”, una campagna per promuovere la CAA

Guarda cosa voglio dirti! Nessuno resta indietro” è il nome della campagna di raccolta fondi lanciata dal Coordinamento Etico dei Caregivers di Pisa allo scopo di diffondere l’uso della comunicazione aumentativa alternativa (CAA). Il desiderio dell’Associazione è quello di dare la possibilità di comunicare alle persone con disabilità, ai richiedenti asilo, ai profughi di guerra e a tutti coloro che, per ragioni diverse, hanno grave difficoltà ad usare il linguaggio orale o la scrittura, ma che hanno emozioni da esprimere, storie da raccontare, progetti da realizzare.

Il Coordinamento Etico dei Caregivers di Pisa ha lanciato su Eppela una campagna di raccolta fondi allo scopo di diffondere l’uso della comunicazione aumentativa alternativa (CAA). Il nome della campagna è anche quello del progetto che intendono realizzare: “Guarda cosa voglio dirti! Nessuno resta indietro”. Al loro fianco la Fondazione “ll cuore si scioglie”.

Il banner della campagna di raccolta fondi “Guarda cosa voglio dirti! Nessuno resta indietro” per promuovere la comunicazione aumentativa alternativa (CAA). Esso contiene gli estremi della campagna, la scritta “Guarda cosa voglio dirti” supportata dai simboli della CAA, e la foto del gruppo dei volontari del Coordinamento Etico dei Caregivers di Pisa.

Il Coordinamento Etico dei Caregivers è un’Associazione che da oltre 18 anni si occupa dell’integrazione di persone con disabilità che, tra gli altri obiettivi, ha quello di promuovere l’uso della CAA, un tipo di comunicazione che affianca alla parola scritta il simbolo che essa rappresenta. Il loro desiderio è quello di dare la possibilità di comunicare alle persone con disabilità, ai richiedenti asilo, ai profughi di guerra e a tutti coloro che, per ragioni diverse, hanno grave difficoltà ad usare il linguaggio orale o la scrittura, ma che hanno emozioni da esprimere, storie da raccontare, progetti da realizzare. Oggi ciò è possibile grazie ad una strategia innovativa e ad una tecnologia avanzata, la comunicazione aumentativa alternativa, appunto. I contributi che verranno raccolti permetteranno di realizzare laboratori per formare docenti, studenti dell’alternanza scuola-lavoro, educatori, famiglie, persone con disabilità, mediatori culturali, e tanti altri e altre affinché possano imparare ad utilizzare i software e gli hardware specifici e sempre aggiornati. Tutti impareranno a lavorare con la tecnologia messa a disposizione, ed insieme elaboreranno un messaggio di solidarietà con i simboli della CAA che sarà stampato su una maglietta distribuita ai partecipanti stessi. Da anni l’Associazione utilizza la CAA per coinvolgere nelle proprie attività persone con disabilità che altrimenti rimarrebbero escluse. Con loro hanno realizzato laboratori sulle emozioni, laboratori di canto, teatro, informatica creativa, agricoltura sociale, videomaker. In questi laboratori sono stati prodotti un ricettario, un canzoniere, un video promozionale dell’Associazione stessa. Ma la CAA può consentire di fare molto di più. Ad esempio può consentire a giovani adulti con disabilità l’integrazione nel mondo del lavoro. In una situazione di accoglienza emergenziale diventa uno strumento prezioso rivolto anche a chi viene da altri Paesi, ad esempio, a chi sta arrivando dall’Ucraina, fornendo la possibilità di comunicare e socializzare in modo immediato. Pertanto i fondi che verranno raccolti non saranno solo un contributo economico, infatti insegnare e diffondere l’uso della comunicazione aumentativa alternativa significa costruire un mondo più inclusivo per tutti e tutte, restituendo una possibilità di comunicazione a chi l’ha persa o a chi non l’ha mai avuta. La comunicazione è un diritto di tutti! (S.L.)

 

Vedi anche:

Pagina Facebook del Coordinamento Etico dei Caregivers di Pisa.

Pagina dedicata alla raccolta fondi su Eppela dedicata alla campagna “Guarda cosa voglio dirti! Nessuno resta indietro”.

 

Ultimo aggiornamento il 9 Maggio 2022 da Simona