Alcuni passaggi della “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, meglio nota come Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia con la Legge 77/2013, saranno alla base dell’incontro online di approfondimento promosso dalla Federazione FISH per il pomeriggio di 22 novembre, intitolato “La violenza contro le donne con disabilità: garantire alle vittime protezione e sostegno”. L’incontro sarà aperto a tutte e tutti, a partecipazione gratuita.
«Concedere alle autorità preposte il potere di allontanare dalla propria abitazione un autore di violenza domestica, ordinandogli di stare lontano dalla vittima per un determinato periodo di tempo; garantire l’accesso a informazioni adeguate, considerando che, dopo aver subito la violenza, le vittime sono solitamente traumatizzate e necessitano di un facile accesso a informazioni chiare e concise sui servizi disponibili, in modalità comprensibili; creare case rifugio facilmente accessibili, in numero sufficiente e con un’adeguata distribuzione geografica, tenendo conto che le donne con disabilità hanno bisogno di avere accesso alle case rifugio come tutte le altre donne; mettere a disposizione linee di assistenza telefonica gratuite 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in tutto il Paese, che possano indirizzare le donne con disabilità verso i servizi di cui hanno bisogno, per offrire consulenza immediata da parte di esperte e indirizzare le vittime verso la sicurezza; fornire assistenza e consulenza medica immediata in caso di stupro o violenza sessuale rendendo questi servizi accessibili e più ampiamente disponibili»: sono tutti passaggi della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, meglio nota come Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia con la Legge 77/2013. E da questo si partirà nel pomeriggio del 22 novembre (ore 17-19), durante l’incontro online di approfondimento promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), intitolato La violenza contro le donne con disabilità: garantire alle vittime protezione e sostegno.
«Perché quando si verificano episodi di violenza nei confronti delle donne – sottolinea chi ha promosso l’incontro -, è importante fornire alle vittime protezione e sostegno. Ciò significa ricevere la protezione da parte delle forze di polizia, nonché il sostegno dei servizi di supporto specializzati come i centri antiviolenza, le case rifugio e accedere a linee telefoniche dedicate. Significa anche garantire che i servizi sociali comprendano la realtà e le preoccupazioni delle donne vittime di violenza e le sostengano nel ricostruire e riprendere la propria vita. Tenendo sempre presente che non è sufficiente istituire strutture di protezione e servizi di sostegno per le donne vittime di violenza, perché è altrettanto importante garantire le informazioni sui loro diritti e che sappiano dove e come ottenere aiuto».
Aperto dai saluti di Vincenzo Falabella, presidente della FISH e moderato da Silvia Cutrera, coordinatrice del Gruppo Donne FISH, l’incontro prevede la partecipazione di Elisa Marino dell’Ufficio legislativo FISH, che tratterà il tema La normativa sulla violenza nei confronti delle donne; Vittoria Doretti, medica e coordinatrice della Rete Regionale Codice Rosa della Toscana, componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza nei confronti delle Donne e sulla Violenza di Genere costituito presso la Presidenza del Consiglio (Il percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato alle vittime di violenza in particolare donne, bambini e persone discriminate); Simona Lancioni, responsabile di Informare un’H – Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) (Non c’è posto per te! Campagna di sensibilizzazione perchè nessuna donna vittima di violenza sia esclusa dai Servizi antiviolenza); Sara Carnovali, avvocata e ricercatrice in Diritto Costituzionale (BeSafe! Linee guida per l’accessibilità dei servizi di assistenza e supporto alle vittime di violenza); Valentina Fiordelmondo, referente per le tematiche di genere e coordinatrice nell’AIAS dello sportello discriminazioni multiple CHIAMA chiAMA di Bologna e Margherita Borri, educatrice e operatrice dello sportello per donne vittime di violenza e discriminazioni multiple dell’AIAS di Bologna (Vicine alle donne con ogni mezzo). (Stefano Borgato)
L’incontro sarà aperto a tutte e tutti, a partecipazione gratuita. Per parteciparvi collegarsi a questo link. La registrazione verrà successivamente messa a disposizione nel sito e nel canale YouTube della FISH.
* Il presente contributo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
Per approfondire ulteriormente i temi trattati nell’incontro stesso, si faccia riferimento, nel sito del Centro Informare un’h, a: Linee guida per accogliere donne con disabilità vittime di violenza (2022); Dossier – Convenzione di Istanbul e donne con disabilità (2023); Sezione su La violenza nei confronti delle donne con disabilità; Sezione su Donne con disabilità.
Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2023 da Simona