Stando ai recenti dati divulgati dall’Eurostat, nel 2021, il 21,7% della popolazione dell’UE – ed il 24,3% di quella italiana – era a rischio di povertà o di esclusione sociale. Ma per le persone con disabilità il rischio è maggiore: il 29,7% della popolazione dell’UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità era a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quella senza disabilità. Tuttavia in Italia la differenza è minore: 27,1% rispetto a 24,3% (pari a 2,8 punti percentuali).
Un numero significativo di persone nell’Unione Europea è a rischio di povertà o di esclusione sociale, e le persone con disabilità affrontano un rischio maggiore. È quanto ha reso noto l’Eurostat, ovvero l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, con una propria nota del 14 dicembre 2022.
Nel 2021, il 21,7% della popolazione dell’UE – ed il 24,3% di quella italiana – era a rischio di povertà o di esclusione sociale, ossia viveva in famiglie che subivano almeno uno dei tre rischi di povertà e di esclusione sociale (rischio di povertà, grave privazione materiale e sociale e/o viveva in condizioni famiglia con intensità di lavoro molto bassa).
Le persone con disabilità erano a più alto rischio di povertà o esclusione sociale: il 29,7% della popolazione dell’UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (intesa come limitazione dell’attività) era a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quella senza disabilità.
Il fenomeno è stato riscontrato in tutti gli Stati membri dell’UE. Il divario assoluto più ampio tra le quote per le persone con e senza disabilità si è registrato in Irlanda (con il 39,3% per le persone con disabilità rispetto al 14,6% per le persone senza disabilità, che corrisponde a una differenza di 24,7 punti percentuali), seguita dalla Lettonia (41,2 % rispetto a 19,6%, pari a 21,6 punti percentuali) e Lituania (38,9% rispetto a 17,8%, pari a 21,1 punti percentuali).
All’estremo opposto della scala, la differenza minore tra le quote di persone è stata registrata in Grecia (28,3% per le persone con disabilità rispetto al 27,4% per le persone senza disabilità, pari a 0,9 punti percentuali), seguita dall’Italia (27,1% rispetto a 24,3%, pari a 2,8 punti percentuali) e dalla Finlandia (18,5% rispetto a 12,6%, pari a 5,9 punti percentuali). (S.L.)
Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2022 da Simona