Protagonismo e autodeterminazione delle persone con disabilità, internazionalità, attenzione ai diritti umani ed al genere sono alcuni degli elementi che possiamo trovare nei progetti realizzati da DPI Italia (Disabled Peoples’ International), a ben guardare gli stessi che, verosimilmente, hanno portato il Consiglio Direttivo dell’organizzazione a deliberare la ratifica del “Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”.
Lo scorso 13 marzo si è concluso un bel progetto realizzato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza da un gruppo di donne delle organizzazioni EducAid e DPI Italia (Disabled Peoples’ International), componenti della RIDS(Rete Italiana per la Disabilità e Sviluppo), per seguire due importanti iniziative centrate sull’inclusione sociale e nel lavoro delle donne con disabilità palestinesi. Se vogliamo farci un’idea di come lavora DPI Italia, questo progetto contiene molti indizi interessanti. C’è il protagonismo delle persone con disabilità nella gestione delle questioni che le riguardano direttamente, un protagonismo che trova il suo corollario nella spinta verso l’autodeterminazione; c’è l’attenzione ai diritti umani delle persone con disabilità; c’è l’internazionalità, quell’idea per cui confini e limiti (fisici e non) sono fatti per essere superati; c’è l’attenzione al genere già presente anche in altri progetti realizzati dall’organizzazione negli anni passati, progetti che hanno portato madri e figlie con disabilità a confrontarsi, che hanno trattato di violenza ed anche di assistenza personale.
Lo scorso 18 marzo il Consiglio Direttivo di DPI Italia ha deliberato la ratifica del Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea, ne dà comunicazione Rita Barbuto, che nell’organizzazione riveste il ruolo di direttore. Protagonismo e attenzione al genere, dicevamo.
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Estremi della pubblicazione:
Forum Europeo sulla Disabilità, Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Uno strumento per attivisti e politici, adottato a Budapest il 28-29 maggio 2011 dall’Assemblea Generale del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF) in seguito ad una proposta del Comitato delle Donne dell’EDF, approvato dalla Lobby Europea delle Donne, revisione realizzata alla luce della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità, versione in lingua italiana approvata dal Forum Europeo sulla Disabilità, traduzione a cura di Simona Lancioni e Mara Ruele, Peccioli (PI), Informare un’h, 2017, p. 70, in formato pdf.
Per approfondire:
Sito di DPI Italia (Disabled Peoples’ International).
Italiane e palestinesi insieme, per l’inclusione delle donne con disabilità, «Superando.it», 13 marzo 2018.
Simona Lancioni, Come e perché ratificare il Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità, «Informare un’h», 27 novembre 2017.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Tutto sul Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2018
Ultimo aggiornamento il 20 Marzo 2018 da Simona