di Yannis Vardakastanis*
«Con le proprie norme sui diritti dei passeggeri – scrive il presidente del Forum Europeo sulla Disabilità Vardakastanis -, l’Unione Europea ha adottato misure importanti e tuttavia si può fare molto di più, specie per il trasporto aereo. In tale settore, infatti, siamo ancora discriminati da aerei e aeroporti inaccessibili, norme di sicurezza poco chiare, mancato riconoscimento dei nostri cani da assistenza, risarcimenti limitati per carrozzine danneggiate o assistenza inadeguata».

Diamo ben volentieri spazio, qui di seguito, alla nostra traduzione della prefazione di Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, al prossimo Rapporto sui Diritti Umani Rights delayed: Air travel for passengers with disabilities (letteralmente “Diritti in ritardo: Viaggi aerei per passeggeri con disabilità”), che l’EDF stesso pubblicherà nel prossimo mese di novembre.
Il principio della libera circolazione è stato uno dei più grandi traguardi raggiunti dall’Unione Europea. Purtroppo, non tutti possono studiare, lavorare, viaggiare o vivere in un altro Paese dell’Unione: la mancanza di accessibilità, infatti, soprattutto nei trasporti, rappresenta un grave ostacolo alla libertà di movimento di 100 milioni di persone con disabilità in Europa.
Il trasporto, però, non è un lusso di cui possiamo fare a meno: è un servizio fondamentale che ci rende membri attivi della società e determina il nostro accesso ai diritti più elementari, tra cui l’istruzione e il lavoro.
Con il proprio quadro normativo sui diritti dei passeggeri, l’Unione Europea ha adottato misure importanti per garantire il nostro diritto al trasporto e tuttavia, si può fare molto di più, soprattutto per quanto riguarda il trasporto aereo. In tale settore, infatti, nonostante l’esistenza di una legislazione europea ben definita, siamo ancora discriminati da aerei e aeroporti inaccessibili, norme di sicurezza poco chiare, mancato riconoscimento dei nostri cani da assistenza, risarcimenti limitati per carrozzine danneggiate o assistenza inadeguata.
Ci auguriamo dunque che il nostro prossimo Rapporto sui Diritti Umani dedicato a tale tema fornisca prove per migliorare le norme esistenti e, soprattutto, sensibilizzi sui numerosi ostacoli che continuano a escluderci.
Va ricordato che la mancanza di sistemi di trasporto accessibili ci obbliga a notificare in anticipo ogni volta che desideriamo viaggiare, a contattare a lungo le compagnie di trasporto per viaggiare con i nostri ausili per la mobilità e i cani da assistenza, a pianificare attentamente ogni fase dell’itinerario e a sostenere costi più elevati. La maggior parte dei passeggeri, invece, ha la certezza che, a meno che non si verifichi un evento eccezionale, completerà il viaggio senza problemi, mentre le persone con disabilità sanno che completare il viaggio senza problemi può essere un’eccezione.
A partire quindi dal nostro prossimo Rapporto, speriamo di poter aprire la strada a un’esperienza di viaggio più inclusiva e accessibile e come recita il nostro motto, Niente su di Noi senza di Noi, il movimento per la disabilità è pronto a supportare le autorità pubbliche, gli aeroporti e le compagnie aeree in questo processo.
* Presidente dell’EDF (European Disability Forum). Il presente testo è già stato pubblicato sulla testata «Superando», e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2025 da Simona