A gennaio è uscita la seconda edizione di «C’era una svolta. 18 favole con un finale diverso», realizzato ed edito da “Quelli del Sabato”, un gruppo di volontariato di Bellinzago Novarese. 18 ragazzi con disabilità, 18 scrittori professionisti, un autore e attore teatrale e un illustratore hanno rimesso mano a 18 favole classiche trasformandole in qualcosa di diverso, dando loro una svolta. «C’era una svolta», appunto, e la svolta non è una svista.
La Bella Addormentata era vegetariana, e attendeva il suo principe chiusa in una teca di cristallo, attorniata da salumi assortiti, nella bottega della zia pizzicagnola.
Cappuccetto Rosso era una “bambina di quarantasei anni” alla quale piaceva ancora fare i dispetti, suonare ai citofoni dei palazzi e scappare via, sgonfiare le ruote alle biciclette parcheggiate nei cortili, correre a perdifiato sui marciapiedi affollati mandando all’aria il banchetto dell’ortolano o del lattaio. E queste sono solo le cose più carine che faceva.
Come sarebbe meglio cucinare un bambino? Se lo chiedeva la strega di Anselmo e Greta (Hansel & Gretel) mentre si aggirava leggendo decine di ricette da tomi polverosi. Dunque vediamo, voi cosa preferireste? Bambini al forno con mele e zenzero, Bambini al vapore con patate novelle, Bambini alla griglia con verdure, Bambini in fricassea, Bambini flambé con panna, Bambini cotti come cotechini con rosmarino, cipolla e lenticchie…
C’è un ché di giocoso e liberatorio nella rivisitazione di fiabe classiche proposta nel testo «C’era una svolta. 18 favole con un finale diverso», realizzato ed edito da “Quelli del Sabato” nel 2016, che a gennaio 2017 è uscito nella seconda edizione.
“Quelli del Sabato” è un gruppo di volontariato che si è costituito nel 1992 a Bellinzago Novarese (in provincia di Novara). Inizialmente si prefigge l’organizzazione e la realizzazione di momenti ludico-ricreativi, in seguito, dal 2010, ha implementato le proprie attività con progetti più strutturati che spaziano dalla promozione del diritto al lavoro, alla diffusione di una cultura di parità, alla sperimentazione di diverse forme di comunicazione. Il progetto «C’era una svolta» nasce come un’occasione per raccontare e raccontarsi. 18 ragazzi del gruppo hanno letto 18 favole classiche e, a loro piacimento, sotto la guida di Francesco Baldi (autore e attore teatrale), ne hanno modificato i personaggi, i luoghi e il finale. Gli spunti scaturiti da questa attività sono stati inviati a 18 scrittori professionisti che si sono assunti il compito di «dare dignità di veri racconti alle nostre farneticazioni» (così si legge nella presentazione del progetto che precede le fiabe vere e proprie). Gli scrittori individuati sono: Ester Armanino, Biagio Autieri, Errico Bonanno, Luigi Romolo Carrino, Maria Paola Colombo, Lella Costa, Cristina Di Canio, Isabella Dilavello, Fulvio Ervas, Matino Gozzi, Linda Griva, Christian Mascheroni, Emiliano Poddi, Ivano Porpora, Raffaele Riba, Eduardo Savarese, Eleonora Sottili e Barbara Di Gregorio.
Il lavoro è stato completato dalle illustrazioni di Hikimi (Roberto Blefari) che conferiscono all’opera un sentore di freschezza.
Ci sono tanti modi per dare voce alle persone con disabilità, e, forse, quello che primeggia è il racconto autobiografico. Tuttavia si possono intuire tante cose anche dando loro la possibilità di cambiare il corso di una storia, lasciando la strada nota, già battuta e rassicurante, per un ignoto tutto da scoprire e inventare. «C’era una svolta», appunto, e la svolta non è una svista. Le svolte sono “pericolose”, chi può sapere cosa c’è dietro l’angolo? Ma “Quelli del Sabato” sono capitani coraggiosi, e «C’era una svolta» è una “barca” capace di solcare qualunque mare immaginario.
Simona Lancioni
Responsabile di Informare un’h di Peccioli (PI)
Per approfondire:
Visita il sito di “Quelli del Sabato”.
Visita il sito di Hikimi
Ultimo aggiornamento: 16 febbraio 2017
Ultimo aggiornamento il 16 Febbraio 2017 da Simona