L’Osservatorio sui diritti delle persone con sclerosi multipla attivato dall’ l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) ha rilevato come per le donne con SM le situazioni di discriminazione possano risultare più frequenti e più complesse da individuare e da affrontare. Una circostanza che ha indotto l’Associazione ad occuparsi di disabilità al femminile, ed ora anche ad aderire al “Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”.
La sclerosi multipla è una patologia cronico evolutiva che colpisce le donne in misura doppia rispetto agli uomini. Una caratteristiche che ha messo l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) nelle condizione di rilevare con più facilità, rispetto ad altre associazioni di settore, le maggiori discriminazioni alle quali sono esposte le donne con disabilità. Un punto di osservazione privilegiato che l’ha portata ad aderire al “Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”.
«L’Associazione è impegnata da 50 anni nel vivere a fianco delle persone con sclerosi multipla e loro familiari, al fine di assicurare risposte di cura e di assistenza, percorsi di inclusione ed effettiva attuazione dei diritti. – spiega Renza Delpino, assistente alle funzioni istituzionali dell’AISM Nazionale, nell’illustrare le motivazioni che hanno portato all’adesione del Secondo Manifesto – La SM è una patologia cronico evolutiva che fa il suo esordio tra i 20 e 40 anni con un dato di prevalenza che vede le donne in rapporto di 2:1 rispetto agli uomini. Le caratteristiche della malattia, la sua imprevedibilità, la complessità del quadro sintomatico, determinano situazioni che possono produrre una forte discriminazione, cui le donne in modo particolare si trovano ad essere esposte, in quanto persone con SM, madri, caregiver [il familiare che presta assistenza continuativa ad un congiunto non autosufficiente a causa di una importante disabilità, N.d.R.], figure su cui ruota primariamente il carico familiare.
Da anni l’Associazione ha attivato attraverso il proprio Osservatorio sui diritti delle persone con SM un monitoraggio del livello di inclusione e partecipazione delle persone con SM: i dati a disposizione evidenziano come per le donne con SM le situazioni di discriminazione possano risultare più frequenti e più complesse da individuare e da affrontare. Per questo l’Associazione ha deliberato, fedele a questo impegno, di aderire al Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione europea che rappresenta la naturale cornice all’interno della quale vengono a collocarsi le iniziative ed i programmi sviluppati da AISM per contrastare la discriminazione delle donne e ragazze con SM ed affermare pienamente il loro diritto all’inclusione e partecipazione sociale in condizioni di reale eguaglianza e pari opportunità.»
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Estremi della pubblicazione:
Forum Europeo sulla Disabilità, Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Uno strumento per attivisti e politici, adottato a Budapest il 28-29 maggio 2011 dall’Assemblea Generale del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF) in seguito ad una proposta del Comitato delle Donne dell’EDF, approvato dalla Lobby Europea delle Donne, revisione realizzata alla luce della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità, versione in lingua italiana approvata dal Forum Europeo sulla Disabilità, traduzione a cura di Simona Lancioni e Mara Ruele, Peccioli (PI), Informare un’h, 2017, p. 70, in formato pdf.
Per approfondire:
AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Simona Lancioni, Come e perché ratificare il Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità, «Informare un’h», 27 novembre 2017.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Tutto sul Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Ultimo aggiornamento: 14 maggio 2018
Ultimo aggiornamento il 14 Maggio 2018 da Simona