Il 28 giugno 2025 è il termine fissato per la piena applicazione della Direttiva dell’Unione Europea sull’Accessibility Act, ma, osservano da AccessiWay Italy, una start up under 30 impegnata a promuovere l’accessibilità digitale, dall’esame della versione italiana del European Accessibility Act emerge che il documento è privo dei principali requisiti tecnici per l’accessibilità. «È sorprendente che chi detta le regole sia il primo a non rispettarle», osserva Edoardo Arnello, CEO di AccessiWay Italy.
A partire da oggi – 28 giugno 2024 – manca esattamente un anno dal termine fissato per la piena applicazione della Direttiva dello European Accessibility Act (Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi), ovvero la Legge europea sull’accessibilità che punta a fornire gli strumenti normativi per una società più inclusiva delle persone con disabilità. «Il documento tradotto e recepito in Italia è tuttavia privo dei principali requisiti tecnici per l’accessibilità», è quanto emerge dal nuovo report di AccessiWay Italy, una start up under 30 impegnata a promuovere l’accessibilità digitale.
«Le barriere digitali, apparentemente meno visibili, sono al pari di quelle fisiche il vero ostacolo che impedisce ad oltre 87 milioni di cittadini europei (13 milioni in Italia) che vivono una forma di disabilità di poter accedere alle informazioni e ai servizi contenuti nei siti istituzionali dell’UE – osservano dalla start up –. Un dato sconfortante se si tiene conto che lo European Accessibility Act era stato annunciato come una vera e propria rivoluzione inclusiva ma ad oggi si è trasformato in un clamoroso flop a danno di chi vive quotidianamente una condizione di disabilità».
L’inaccessibilità di prodotti e servizi è una forma di discriminazione. «Assicurare che i contenuti online siano accessibili a tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive, non è solo una questione di conformità alle normative, ma anche di giustizia sociale e inclusione», argomentano ancora dall’impresa con sede a Torino. Queste alcune evidenze contenute nel report “Accessibilità: analisi dell’European Accessibility Act su EUR-LEX” (fruibile al seguente link): «Dall’audit di AccessiWay della versione italiana del European Accessibility Act, emerge che il primo file sulla normativa che regola l’accessibilità in Europa non è accessibile. Il report PDF/UA evidenzia diversi errori rilevati nel documento PDF che non rispetta le linee guida di accessibilità; testi che non sono leggibili da software di lettura dello schermo, immagini senza descrizioni alternative, o altri elementi non accessibili. Queste sono solo alcune delle criticità emerse, in generale, vengono disattesi gran parte di quegli accorgimenti tecnici fondamentali nella progettazione e sviluppo di siti web realmente inclusivi».
«È sorprendente che proprio il sito contiene le linee guida europee tradotte per l’Italia per l’accessibilità digitale sia inaccessibile per chi ha una disabilità. Questo dimostra quanto quella dell’accessibilità digitale sia una sfida complessa che va gestita a 360 gradi vista la delicatezza dei temi e l’impatto che alcuni errori o sviste possono avere sulla fruibilità dei contenuti e quindi dei diritti che debbono essere uguali per tutti i cittadini. Con la nostra attività stiamo cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che l’accessibilità web è un elemento essenziale per garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive, possano accedere e utilizzare le risorse online in modo efficace. Migliorare l’accessibilità non solo rende il sito web conforme alle normative, ma promuove anche inclusività e uguaglianza», conclude Edoardo Arnello, CEO di AccessiWay Italy. (S.L.)
Per informazioni: stampa@dpcomunicazione.it – ufficiostampa@accessiway.com
Estremi del report:
AccessiWay, Accessibilità: analisi dell’European Accessibility Act su EUR-LEX, a cura di Paolo Berro, [27 giugno 2024], 11 pagine, formato PDF.
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Ultimo aggiornamento il 28 Giugno 2024 da Simona