di Emilia Terracciano, garante delle persone con disabilità del Comune di Vico Equense
Lo scorso 8 marzo anche Vico Equense (Napoli) ha formalizzato l’adesione al “Secondo Manifesto Europeo sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”. Una scelta politica importante con la quale l’Ente comunale ha voluto esprimere la volontà e l’impegno «di tutelare le donne, in particolare con disabilità, poiché solo considerando simultaneamente le variabili del genere e della disabilità è possibile prevenire e contrastare la discriminazione multipla che le penalizza rispetto al resto della comunità», lo ha sottolineato Emilia Terracciano, garante comunale dei diritti delle persone con disabilità e promotrice dell’iniziativa, alla quale, ben volentieri, diamo spazio. (S.L.)
Il Comune di Vico Equense, situato in Penisola Sorrentina (Napoli), con una Delibera di Giunta del 26 febbraio scorso ha aderito al Secondo Manifesto Europeo sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Il provvedimento è stato formalizzato in concomitanza con la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, l’otto marzo. Un segnale importante, che esprime la volontà e l’impegno dell’Ente comunale di tutelare le donne, in particolare con disabilità, poiché solo considerando simultaneamente le variabili del genere e della disabilità è possibile prevenire e contrastare la discriminazione multipla che le penalizza rispetto al resto della comunità. In qualità di Garante comunale dei Diritti delle persone con disabilità, mi sono fatta promotrice dell’iniziativa, ma la mia vicinanza e l’impegno verso le questioni di genere nascono già qualche anno fa. Ho fatto esperienza, in quanto membro di un’associazione di contrasto alla violenza, nonché in seno alla Commissione comunale per le Pari Opportunità, dove ho svolto l’incarico prima di Presidente e poi di componente rappresentante delle persone con disabilità. È stato per me naturale maturare le motivazioni per promuovere presso l’Ente comunale l’adesione a questo documento così rilevante, ed è risultato altrettanto naturale per l’Amministrazione rispondere positivamente, poiché le tematiche della disabilità e di genere sono trattate con sensibilità e in maniera trasversale.
L’adesione al Secondo Manifesto ci offre la possibilità di avere a disposizione uno strumento per approfondire e affrontare sul territorio anche temi molto poco discussi, quali i diritti sessuali e riproduttivi, a causa di barriere culturali fondate su stereotipi e pregiudizi. Ritengo fondamentale, a questo proposito, l’attivazione di percorsi che permettano a tutte le donne con disabilità di acquisire conoscenza e consapevolezza dei propri diritti.
L’impegno sarà anche quello di includere la disabilità in tutti i provvedimenti e in qualsiasi iniziativa che riguardi le donne.
Coinvolgere le donne con disabilità in tutte le fasi del processo decisionale, dalla programmazione alla realizzazione, rappresenterà un altro importante risultato nella lotta alle discriminazioni multiple, verso il raggiungimento di una compiuta e concreta pari opportunità.
Breve riepilogo delle adesioni al Secondo Manifesto
Ad oggi (22 marzo 2021) hanno aderito al Secondo Manifesto 57 tra enti pubblici e privati. Tra questi figurano: la Regione Emilia-Romagna; 12 Comuni: Arborea, Bergamo, Buggerru, Cagliari, Catania, Cornaredo, Decimomannu, Escolca, Olbia, Porto Viro, Sassari, Vico Equense; un sindacato: CGIL nazionale e CGIL di Catania; il CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità); due federazioni di associazioni di persone con disabilità: FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela Diritti delle persone con disabilità); numerose associazioni/centri di persone con disabilità, associazioni di donne, centri antiviolenza. L’elenco completo degli enti aderenti è consultabile a questo link.
Estremi della pubblicazione:
Forum Europeo sulla Disabilità, Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea. Uno strumento per attivisti e politici, adottato a Budapest il 28-29 maggio 2011 dall’Assemblea Generale del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF) in seguito ad una proposta del Comitato delle Donne dell’EDF, approvato dalla Lobby Europea delle Donne, revisione realizzata alla luce della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità, versione in lingua italiana approvata dal Forum Europeo sulla Disabilità, traduzione a cura di Simona Lancioni e Mara Ruele, Peccioli (PI), Informare un’h, 2017, p. 70, in formato pdf.
Esso è disponibile che in versione facile da leggere (qui la presentazione), e nella versione in comunicazione aumentativa alternativa – CAA (qui la presentazione).
Per approfondire:
Comune di Vico Equense (Napoli).
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Tutto sul Secondo Manifesto europeo sui diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Ultimo aggiornamento il 22 Marzo 2021 da Simona