La FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità) ha elaborato e presentato in Senato un’articolata proposta in tema di riconoscimento e sostegno della figura del caregiver familiare.
Il giorno 30 ottobre 2018, la FIRST(Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità), congiuntamente ad altre associazioni, ha preso parte ad un’audizione al Senato, presso l’11 commissione Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, dove vi è in atto la discussione sui vari DDL relativi al riconoscimento e al sostegno della figura del caregiver familiare, ovvero la persona che presta assistenza, in modo significativo e continuativo, ad una persona non autosufficiente a causa di una grave disabilità.
Infatti, nonostante la Legge 27 dicembre 2017, n. 205, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” (commi 254 e 255) istituisca un “Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020”, e proponga una definizione di questa figura, al momento ad essa non è riservato alcun tipo di riconoscimento e tutela.
FIRST ha elaborato un’articolata proposta che prevede delle modifiche alla definizione di caregiver familiare enunciata dal legislatore (riconoscendo tale qualifica solo a chi presta assistenza a persone con certificazione di handicap in stato di gravità, ed escludendo altri tipi di certificazione), ed una serie di richieste specifiche distinte per ambiti di intervento:
Occupazione e lavoro: pianificazione dei tempi di lavoro; dei congedi e delle ferie; misure per il mantenimento del posto di lavoro e per un reinserimento nel posto di lavoro dopo un periodo di sospensione; mantenimento dei regimi di protezione sanitaria, sociale e pensionistici; diritto a poter usufruire delle disposizioni di cui all’articolo 33 della legge n. 104 del 1992, in relazione allo stesso soggetto assistito; misure per il reinserimento nel mondo del lavoro per persone che abbiano perso il proprio congiunto e che si trovino a rischio di povertà.
Accessibilità a tutti i servizi (trasporti, alloggio, cultura, struttura d’inquadramento, comunicazione, ecc.) anche mediante un’integrazione economica.
Interventi di sollievo e di emergenza o programmati, attraverso l’impiego di personale qualificato anche con sostituzioni temporanee da svolgere presso il suo domicilio della persona con disabilità.
La domiciliarizzazione delle visite specialistiche nei casi di difficoltà di spostamento dell’assistito.
Riconoscimento retributivo e contributivo tramite riconoscimento del suo status di familiare che si prende cura di un familiare con disabilità grave, (riconoscimento del lavoro di cura); detti contributi pensionistici si andranno a sommare a quelli eventualmente già versati con il lavoro svolto. Per quello che riguarda i contributi ai fini pensionistici, la decorrenza retroattiva dev’essere massima, questo per favorire i caregiver sia nell’eventuale anticipata uscita dal lavoro e sia per consentire a quelli che si trovano al limite dell’età pensionabile, ma che hanno nel frattempo perso il loro congiunto o non, di poter accedere alle pensione anticipata come mezzo di sostentamento esistenziale, anche attraverso la contribuzione figurativa qualora quella scaturente dal rapporto di lavoro non sia sufficiente ai fini del raggiungimento pensionistico.
Accreditamento del lavoro di cura mediante convalida delle acquisizioni di titoli professionali, tramite il riconoscimento della sua esperienza nella attività di aiuto a livello socio-sanitaria.
Accesso alla salute ai caregiver familiari inoccupati in possesso di un reddito non superiore a euro 15,000, si applica l’esonero dal pagamento ticket sanitario previsto per i disoccupati; Ai fini del calcolo del reddito non si computa quello scaturente dall’ eventuale proprietà della prima abitazione.
Aiuto economico – assegno economico di supporto al caregiver family che consenta il pagamento di assicurazioni contro infortuni o come mezzo di sostentamento, per i familiari che hanno perso il lavoro.
Il comunicato ed il documento completo della proposta avanzata dalla FIRST sono scaricabili a questo link. (S.L.)
Fonte: FIRST – Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità
Per informazioni: firstfederazione65@gmail.com
Vedi anche:
FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità)
Ultimo aggiornamento: 6 novembre 2018