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A Badia a Settimo il “dopo di noi” è una meravigliosa realtà

È stata inaugurata a Badia a Settimo, nel Comune di Scandicci, Casa Humanitas, una comunità alloggio protetta destinata ad accogliere dieci persone con disabilità gravi quando verrà loro a mancare il sostegno della famiglia. Un progetto abitativo all’avanguardia promosso dalla Fondazione di partecipazione Ora con Noi.

Alcuni inquilini della Casa Humanitas sulla terrazza panoramica. Sullo sfondo il campanile della storica abbazia di Badia a Settimo.
Alcuni inquilini della Casa Humanitas sulla terrazza panoramica. Sullo sfondo il campanile della storica abbazia di Badia a Settimo.

È stata inaugurata domenica scorsa, il 27 maggio, a Badia a Settimo, nel Comune di Scandicci, Casa Humanitas, una comunità alloggio protetta destinata ad accogliere dieci persone con disabilità gravi quando verrà loro a mancare il sostegno della famiglia (il cosiddetto “dopo di noi“). Essa nasce dal progetto “Mettiamo su casa, facciamolo insieme“, promosso dalla Fondazione di partecipazione Ora con Noi e finanziato con la campagna di crowfunding “Pensati con il cuore”. Quest’ultima è stata realizzata dalla Fondazione Il Cuore si scioglie in collaborazione con la sezione soci Coop di Scandicci, la partecipazione della sezione soci Coop Firenze sud ovest e numerose altre associazioni del territorio. 

«Quando c’è un’emergenza in famiglia, come un ricovero di un genitore, quello che succede ai figli disabili è molto semplice – ha osservato Patrizia Frilli, vice presidente della Fondazione Ora con noi e presidente di CUI I Ragazzi del Sole (Comitato unitario invalidi) – vengono lasciati da soli e questo è molto traumatico.» Quando poi i genitori non ci sono più, essi vengono ospitati in residenze sanitare assistite (RSA), assieme ad anziani non autosufficienti e altri malati gravi. Una risposta mortificante per le persone con disabilità, che potrebbero ritrovarsi sole anche in giovane età. Casa Humanitas è stata pensata proprio per scongiurare che si verifichino situazioni del genere.

Situata nei pressi della storica abbazia di Badia a Settimo, il bellissimo monastero romanico del X secolo, Casa Humanitas è stata realizzata in un immobile donato dalla Pubblica Assistenza Humanitas di Scandicci nel 2015. Essa si trova al primo piano, sopra la Casa del Popolo, ed ha un accesso indipendente in Via dell’Orto; misura circa 500 metri quadri, ed è dotata di una zona notte, con sei camere doppie ed i relativi bagni, una zona giorno, con un’ampia cucina, una grande sala per mangiare e stare insieme, un piccolo angolo relax con alcune poltrone, una “sala morbida” per fare attività fisica e fisioterapia, gli spazi per gli operatori e l’infermeria. Un ambiente luminoso e accogliente, vivacizzato anche dagli arredi donati da IKEA Italia. Il tutto è completato da tre grandi terrazze panoramiche con vista sull’antico borgo e sulla Badia.

Un momento dell’inaugurazione della Casa Humanitas, davanti al murales fiabesco realizzato dallo street artist Skim.
Un momento dell’inaugurazione della Casa Humanitas, davanti al murales fiabesco realizzato dallo street artist Skim.

Raccogliere la sfida per costruire un futuro solidale, e assicurare percorsi individualizzati di autonomia delle persone disabili in modo da garantire elevati standard di qualità della vita anche quando la persona non sarà più assistita dai familiari, sono gli obiettivi che hanno portato alla costituzione della Fondazione Ora con Noi, i cui soci fondatori sono Humanitas Scandicci, Humanitas Firenze, CUI I Ragazzi del Sole e Casa dell’Iris. Obiettivi in linea con il modello organizzativo adottato a Casa Humanitas, che prevede percorsi educativi specifici, mirati all’autonomia dei ragazzi e delle ragazze che vi saranno ospitati, un inserimento graduale, e la costituzione di due gruppi famiglia (composti ciascuno di 5 persone). È inoltre previsto il coinvolgimento degli assistenti sociali e dell’Unità di Valutazione Disciplinare, ai quali è affidato il compito di fare un’analisi clinica e psicologico-sociale dei ragazzi stessi.

Che si tratti di un progetto all’avanguardia è dimostrato dall’attenzione all’autodeterminazione dei futuri inquilini. «Non siamo noi a scegliere cosa fare ogni giorno, ma sono loro a decidere – ha spiegato Marco Locci, coordinatore della cooperativa il Girasole, i cui operatori supporteranno i ragazzi in tutte le attività – nel pomeriggio si farà una piccola riunione con tutti gli inquilini e decideranno tutti insieme cosa preparare per cena: si fa la carne o la pizza? Si guarda la televisione o facciamo un gioco? Uguale per il fine settimana: partita della Fiorentina, gita fuori porta o discoteca? Questo è quello che già facciamo in altre case, dove gli inquilini non sono fissi come qui.»

«Il lavoro degli operatori è fondamentale – conferma Giuseppe d’Eugenio, presidente della Fondazione Ora con noi – e a loro sostegno ci saranno anche i volontari della fondazione. Non solo, ma hanno già dato la loro disponibilità nel dare ulteriore aiuto sia l’Humanitas di Scandicci sia quella di Firenze». Tutti loro dovranno organizzare gli spostamenti mattutini, accompagnando i ragazzi ai centri sociali o a lavorare, e coordinare le attività pomeridiane, serali e festive.

Sembra una fantasia fiabesca, come il murales realizzato su una parete dell’angolo relax dallo street artist Francesco Forconi, in arte Skim, invece è una meravigliosa realtà.

Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)

Per approfondire:

Fondazione di partecipazione Ora con Noi

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Durante e dopo di noi”.

 

Ultimo aggiornamento: 29 maggio 2018

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2018 da