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Arriva il primo Disability Pride Toscana, ma non parla di Vita Indipendente

Domani, sabato 27 settembre, si svolgerà a Firenze, il primo Disability Pride Toscana, una manifestazione che si ispira ai Disability Pride organizzati negli Stati Uniti nei primi anni ’90, già “sbarcati” in Italia nel 2015. E tuttavia l’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) afferma che l’organizzazione della manifestazione non ha tenuto in adeguata considerazione i «disabili gravi», questo perché essa è incentrata sull’accessibilità (intesa per lo più in termini di barriere architettoniche), mentre non è previsto alcun intervento sulla Vita Indipendente e l’assistenza personale.

Un’immagine d’archivio di uno dei Disability Pride organizzati in Italia (fonte: Disability Pride Toscana).

Domani, sabato 27 settembre, si svolgerà a Firenze, il primo Disability Pride Toscana, una manifestazione che si ispira ai Disability Pride organizzati negli Stati Uniti nei primi anni ’90, già “sbarcati” in Italia nel 2015.

Dopo l’importante partecipazione riscontrata in questi dieci anni in molte altre città italiane – Torino, Genova, Milano, Taranto, Padova, Roma, Bologna e Palermo –, anche Firenze ha deciso di entrare a far parte del Disability Pride Network, una rete informale costituita da diverse realtà organizzate e da singoli che condividono il comune obiettivo di realizzare un mondo inclusivo.

E tuttavia l’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) afferma che l’organizzazione della manifestazione non ha tenuto in adeguata considerazione i «disabili gravi» (le persone con necessità di sostegno elevato, molto elevato e intensivo, se vogliamo utilizzare le espressioni utilizzate per rinominare la condizione di gravità all’articolo 4 del Decreto Legislativo 62/2024), questo perché essa è incentrata «sull’accessibilità (soprattutto [intesa in termini di] barriere architettoniche) e non c’è nessun intervento sulla Vita Indipendente», ed in particolare sull’assistenza personale.

Ma, spiegano dall’AVI Toscana, «per i disabili la Vita Indipendente:
–     è il cuore dei primi tre articoli della Costituzione;
–     secondo tutti gli studi è il fulcro della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità;
–     nell’articolo 4 dello Statuto della Regione Toscana c’è scritto espressamente che la Vita Indipendente è l’unica priorità per disabili e anziani».

A ciò si aggiunga che in materia di «barriere architettoniche ci sono non poca normativa, ed altrettanta giurisprudenza, anche importante, e numerosi interventi fatti, [mentre] sulla vita indipendente non c’è quasi niente». Ma probabilmente l’aspetto più importante è che «senza assistenza personale, ma con l’accessibilità, i disabili non gravi possono vivere o sopravvivere; [mentre] senza assistenza personale, ma con l’accessibilità, i disabili gravi muoiono, e questo semplifica le cose “colà ove si puote”». (S.L.)

 

Vedi anche:

Disability Pride Toscana.

AVI Toscana – Associazione Vita Indipendente della Toscana.

 

Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2025 da Simona